Eccoci ritornati
Si riparte
❤️🩹TIMOTHY
Sono ben due ora che il mio cervello non vuole smettere di elaborare pensieri, paranoie e ricordi.
Quando Adam ha sparato una pallottola nella gamba di Noah, il mio cuore si era fermato, avevo smesso di ragionare, la vista si era annebbiata e tutto intorno a me sembrava anomalo.
La paura si era impossessata di me
Ricordo ancora il primo momento in cui ho conosciuto Noah, in cui ho capito che sarebbe diventato fondamentale della mia vita, così come Jackson.
Diciamo che il nostro primo incontro non è stato uno dei migliori, o almeno è diventato tutto un gran caos, però riesco a descriverlo con solo due parole:
Ubriachi fradici
Non ricordo molto della nostra serata, ma sono convinto che ci siamo divertiti molto, e ne ho ancora le prove, proprio sulla mia pelle, uno stupidissimo tatuaggio, un mini spiderman cartoon sulla mano sinistra.
Come sempre la sera prima di Natale, passeggiavo per la stradina che percorrevo da piccolo da casa mia a casa dei miei nonni; era piena di alberi colorati, case di lusso e bambini in bici. Ma quella sera tutto ció era oscuro e tutti i ricordi rimanevano tali: la neve ricopriva gli alberi spogli, le strade erano ghiacciate, quindi i bambini preferivano rimanere in casa al caldo con le loro famiglie, le abitazioni lussuose erano molto illuminate per il Natale e si riusciva a notare dalle grandi finestre, l'interno, con alberi decorati con luci e palline colorate, tutto ciò era magico e ma allo stesso tempo surreale per me.
Proprio in una di quelle case vidi uscire Noah, ma non come le persone normali dalla porta d'ingresso, ma dalla finestra e proprio quel giorno io e Noah diventammo grandi amici.
5 anni prima
Le strade di Washington erano molto fredde e la mia pelle era diventata letteralmente ghiaccio.
Come ogni anno sono comunque qui, a percorrere i ricordi, il tragitto di casa mia verso casa dei miei nonni, una piccola stradina che facevo ogni anno nel periodo natalizio, perché mi piaceva sentire l'aria di festa che la circondava.Le luci delle grandi case così tanto graziose e preziose piene di amore e gioia.
Amavo il periodo natalizio, già eccome se lo amavo, era la mia festività preferita, quando ero piccolo ogni fine estate non vedevo l'ora che iniziasse il periodo natalizio, ogni settembre costruivo un piccolo calendario con i cartoncini colorati e nastri oro e rosso con il conto alla rovescia per il Natale, mi aiutava a affrontare le lunghe giornate noiose, o almeno questo fino all'età di 6 anni.
Durante la mia tenera età, per me era tutto magico, tutto era gioioso, la mia vita era perfetta, fino a quel giorno, dove tutto intorno a me è crollato.
Odio ricordare quel periodo
Ma i miei pensieri vengono interrotti quando il mio sguardo ricade su una finestra in particolare tra le tante case, non ci faccio subito caso, ma appena mi ci avvicino rimango paralizzato ma anche molto divertito.
Un ragazzo, credo poco più grande di me, che cerca di uscire dalla finestra alta di una casa: le mani si aggrappano saldamente al bordo della finestra, i muscoli delle braccia, che fuoriescono dalla maglietta a maniche corte bianca, tesi mentre si solleva leggermente per passare una gamba all'esterno. Il viso, concentrato, riflette una miscela di determinazione e euforia. I piedi cercano un appiglio mentre il corpo, piegato e raccolto, si prepara a scendere. Il vento, freddo, sferza la pelle scoperta, e l'altezza della caduta sotto di sé crea una tensione palpabile.

STAI LEGGENDO
Unconditional
RomanceQuesta è la storia di due amiche inseparabili sin da piccole, loro contro il mondo, saranno travolte da amori incondizionati e segreti oscuri. Ci troviamo a Los Angeles, Chloe e Scarlett si trasferiscono per studiare al college, ma un segreto oscuro...