Primo mese
Finalmente mi sono risvegliato, mi sembra tutto così surreale che per un attimo spero di essere in paradiso, magari con mia sorella.
Un infermiere si avvicina a me, leggo sul cartellino appeso al lungo camice il suo nome.
Hwang Hyunjin.
Un nome una poesia.
Suona dolce e raffinato come il suo viso, che è completamente comparabile alla perfezione:
Labbra carnose, occhi felini, viso snello e naso senza difetti.
Cosa si può chiedere di più dalla vita?
Sembra anche molto giovane."Buongiorno signor Lee, sono e sarò il suo infermiere per questi due giorni di permanenza all'ospedale centrale di Seoul.
Fortunatamente non si è procurato grandi problemi fisici se non una grave botta alla testa, in cui le abbiamo messo 5 punti.
La cucitura è sulla fronte, vicina all'attaccatura dei capelli.
Se si sta preoccupando per motivo estetico stia tranquillo, non si vede nemmeno.
Dobbiamo fare gli ultimi accertamenti sulla sua salute mentale e fisica e poi la dimetteremo.
Come ultima cosa le chiedo gentilmente di alzare le maniche della tunica, ovviamente quando se la sente, non voglio metterla a disagio. Devo medicarle le ferite che si è procurato...se poi ha bisogno di parlare ci sono, oggi avrò solo il turno con lei" mi dice tenendo gli occhi incastonati nei miei.Mi sento un po' troppo osservato, ma onestamente non mi dispiace se è lui l'osservatore.
Non sembra antipatico da come si è presentato, magari potremmo parlare un po'.
Felix scherzi? Sicuramente gli darai fastidio, ha detto che gli puoi parlare solo per cortesia.
Chi vorrebbe mai una persona piena di stupidì segni sulle braccia e un corpo grasso come il tuo? Anzi, tra poco è ora di pranzo, vedi di non mangiare altrimenti dovrai faticare e farti del male, almeno capisci che non ti devi permetter di mangiare.Ah, quasi mi dimenticavo di te, stupida vocina del cazzo.
Magari gli parlerò qualche volta, non vorrei mai dargli fastidio per colpa delle mie inutili lamentele.
"Felix mi dia il braccio per favore" disse lui dato che sono stato cinque minuti abbondanti a fissare il nulla...anzi, mi correggo, sono rimasto a fissare quel gran pezzo di gnocco.
Allungo timoroso il braccio verso di lui, non alzando le maniche.
Non ce la faccio a vedere le mie orribili braccia, sporche di sangue e piene di segni che variano dal bianco al viola scuro.
No, non ce la faccio.
Mi alza con cautela la manica della tunica, chiedendomi prima il permesso con lo sguardo, dato che aveva dedotto dalla mia esitazione che ero particolarmente in ansia.
Il suo tocco delicato sul mio braccio mi fa venire i brividi, cerco di evitare le sue mani sulle mie ferite.
"Felix...se me ne vuoi parlare, anche solo per sfogarti, ci sono" mi dice guardando questa volta i miei occhi pieni di lacrime che riflesse con la luce creano delle intere costellazioni.
Nei suoi occhi vedo un mare che si muove, come se il casino che c'è nella sua testa si stia sfogando nei suoi occhi e stia per fare uscire delle lacrime.
Probabilmente è per la pena che fa così.
Perché infatti, chi vorrebbe mai parlarmi veramente? Sono solo un ragazzino incompreso, pieno di insicurezze e problemi.
Chi mi guarderebbe con degli occhi normali e non colmi di pena?L'infermiere prende in mano una boccetta piena di disinfettante e del cotone che tampona leggero sul mio braccio, bruciando leggermente la mia pelle candida piena di quei "segni speciali".
Dire che sono a disagio è dire poco, non ho mai fatto vedere a nessuno le mie cicatrici e non le vorrei far vedere nemmeno a lui, d'altronde non ci conosciamo e so solo il suo nome e cognome, peccato che sono obbligato, e onestamente preferisco un infermiere come lui che una di quelle squallide galline che intravedo nel corridoio, attraverso la porta che rimane quasi sempre semi aperta.
Le chiamo "squallide galline" perché è proprio così che sono, galline che pensano che facendo vedere una piccola porzione di seno si possa attirare l'attenzione e di tutti.
Per non parlare poi delle gonne fin troppo corte e il sedere tirato in fuori, direi più che agghiacciante.
Oltre ad essere squallide sono anche arrapate.
Assorto nei miei pensieri, non mi accorgo che Hyunjin ha finito di medicarmi gli avambracci, che subito retraggo e nascondo con la grande e larga camicia dell'ospedale.
"Perfetto, abbiamo finito. Intanto sono arrivati i risultati dei vari esami fatti e sembra tutto apposto, le chiedo di firmare questo modulo e avremo finito" mi dice con tono dolce che quasi mi scioglie.
Che carino.
Anche gay sei ora?
In realtà non ci ho mai pensato, ma non credo, è solo che lui è molto attraente.
Mi porta un foglio pieno di scritte che ovviamente faccio finta di leggere e firmo. Mi alzo in piedi lentamente, aiutato ovviamente dall'infermiere che mi fa fare con lui i primi tre passi per poi lasciarmi.
Bisogna comunque tenere conto che mi sono appena svegliato.
Perfetto, ora tornerò a casa e sarà tutto come prima.
Si, "perfetto" per modo di dire.
STAI LEGGENDO
Die with a smile-Hyunlix-
FanfictionDove Felix è in coma da poco meno di un anno, e durante questo arco di tempo vivrà un'altra vita con un ragazzo a lui sconosciuto. Ma se Felix un giorno si risvegliasse e vedesse una persona a lui molto familiare? *dal testo*: "Quindi Felix ti piace...