Margherite intrecciate tra le loro chiome. Tanto era l'amore da non resistere più di un secondo distanti. Le dita a sfiorarsi e gli occhi a cercarsi. Sempre. Si trovavano uno sopra l'altro. La testa di Louis poggiata tra i fili d'erba. Aveva sgualcito la propria ghirlanda nell'alzare il mento verso il compagno. Le labbra socchiuse in attesa del contatto magico con quelle di Harry. I nasi a sfiorarsi e gli occhi chiusi. Inerme sotto il corpo del ragazzo. Vittima della piccola distanza che separava i loro visi. La spalla leggermente sollevata per provare a colmare quei pochi centimetri. Il respiro caldo sulle labbra. Il sorriso accennato sul volto del più piccolo nel sapere la tortura che stava infliggendo al liscio. La collana pendeva dal suo collo, sospesa tra i due corpi. Una mano a tenersi sollevato e l'altra ad accarezzare il cotone bianco sul petto del maggiore. Le labbra si sfiorarono appena cercandosi. Dopo attimi infiniti, si trovarono. Leggeri schiocchi si sollevarono nell'aria. Un bacio languido, pieno di amore. Sorrisi a contornare i loro visi. Consapevoli, complici, del loro amore. Le lingue ad accarezzarsi lentamente, assaporandosi. I visi inclinati a rendere più intima quella passione innocente. Il cuore batteva forte dentro il loro petti. Non aveva mai smesso di farlo da quando si erano incontrati. Si guardarono negli occhi. Verde nel blu. I loro visi si illuminarono di nuovo. Le loro labbra si incontrarono un'ultima volta e poi il riccio si stese al suo fianco.
"Ti amo cucciolo" sussurró il maggiore per poi aggrapparsi al fianco dell'altro. Disegnava figure immaginarie sulla sua maglia con le dita per poi sollevare il viso e incrociare il suo sguardo.
"Pure io ti amo micio" gli sorrise dolce il compagno.
