Distesa nel letto, con il corpo ancora avvolto dal ricordo della notte trascorsa, Vera cercava di mettere ordine nei suoi pensieri. Il profumo di Bruno era ancora impresso sulla sua pelle, ma era la sua assenza a colpire più duramente, l'eco di una distanza che sembrava incolmabile.
Non poteva fare a meno di ripensare a come tutto fosse iniziato. La prima volta che aveva incontrato Bruno, la sua presenza l'aveva subito travolta. C'era qualcosa di magnetico in lui, qualcosa che lo rendeva inarrivabile e allo stesso tempo irresistibile. Era un uomo che, con la sua sola presenza, dominava ogni spazio, ogni conversazione. La sua sicurezza, la sua potenza erano tangibili, come un'aura che si espandeva intorno a lui. Per Vera, era l'incarnazione di tutto ciò che non aveva mai conosciuto: una forza inarrestabile, un uomo capace di ottenere tutto ciò che voleva, senza esitazione.
Ma Bruno non era solo potere. C'era una complessità nascosta sotto quella superficie impeccabile, un'ombra che lo avvolgeva e lo rendeva ancora più affascinante. Lei sapeva dei suoi trascorsi difficili, di una famiglia che non lo aveva mai realmente sostenuto. Bruno si era fatto da solo, ogni successo, ogni conquista era il risultato della sua determinazione implacabile. Aveva imparato il valore delle cose nel modo più duro e non si era mai concesso debolezze, nemmeno nel loro rapporto.
Vera si rese conto che, pur avendo avuto poche occasioni con lui, quelle volte erano state tutto. Solo due volte prima della notte appena trascorsa. Due incontri intensi, che l'avevano fatta sentire viva come mai prima d'allora. E poi, la notte appena passata... tre. Tre volte in tutto, ma ognuna di quelle notti era stata un'esperienza diversa da tutto ciò che aveva conosciuto prima. Con Bruno non era solo attrazione fisica, non era solo il desiderio di stare insieme. Era molto di più.
Bruno le aveva fatto sentire per la prima volta cosa significasse fare veramente l'amore. Lui l'aveva guardata, toccata, con un'intensità che le era sconosciuta. Aveva sentito di appartenere a lui in quei momenti, come se il mondo fuori non esistesse più, come se fosse stata destinata a lui da sempre. Eppure, ogni volta che si lasciava andare con lui, c'era sempre quella distanza che non riusciva a colmare, quella sensazione di non essere mai abbastanza vicina.
Per Vera, Bruno era tutto. Ogni pensiero, ogni fantasia ruotava intorno a lui. Era l'uomo che, con un solo sguardo, la faceva tremare, che con un solo tocco la faceva sentire viva. Eppure, era anche l'uomo più irraggiungibile che avesse mai conosciuto. Bruno era circondato da donne, sempre desiderato, sempre al centro di ogni attenzione. Ma non era solo la sua bellezza fisica a renderlo così inafferrabile. Era la sua complessità, la sua profondità che lo rendevano un enigma impossibile da risolvere. Nessuna delle sue relazioni sembrava durare, nessuna riusciva a scalfire quella corazza che indossava con così tanta sicurezza.
Lui sapeva ottenere tutto quello che voleva. Lo aveva sempre fatto, con il lavoro, con la vita. Non c'era niente che gli sfuggisse. Eppure, sembrava che non volesse lei. Per quanto si fossero avvicinati, per quanto intenso fosse stato il loro legame, ogni volta che sembravano connettersi davvero, Bruno si allontanava, come se fosse spaventato da quello che sentiva, o forse, semplicemente, non la desiderava come lei desiderava lui.
Era questa la verità che la feriva di più. Non capire cosa lo spingesse a respingerla. Era stata con altri uomini prima, ma mai, mai aveva sentito quello che provava con Bruno. Eppure, a lui non bastava. Sembrava che non volesse altro da lei, che il loro rapporto fosse destinato a non andare oltre quei pochi momenti rubati alla notte. Ma perché? Perché Bruno, l'uomo che aveva tutto, non la voleva?
Mentre Vera si rannicchiava tra le lenzuola, il vuoto che sentiva dentro di sé si faceva più pesante. Gli occhi si riempirono di lacrime non versate, e il suo cuore batteva forte, confuso tra il desiderio di scacciarlo dalla sua mente e l'impossibilità di farlo. Bruno l'aveva fatta sentire viva, ma allo stesso tempo le aveva mostrato cosa significasse desiderare qualcuno senza poterlo avere davvero.
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inaspettato
RomanceAvevo voglia di sfogarmi, di urlare al mondo che ero lì. Ma restai spettatrice mentre l'ennesima persona, quella sera, mi parlava di sé. Era più un monologo che una vera conversazione. "Scusami, devo prendere un po' d'aria, torno subito," dissi, def...