Capitolo 2

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Pov's chiara

Non ci posso ancora credere che abbia un vero padre o meglio non posso credere che mi voglia con sé visto che appena sono nata ha abbandonato me e mia madre e non si è mai interessato a come stavamo.

Ma perché proprio adesso non riesco proprio a capire, vengo risvegliata dai miei pensieri da un agente che mi avvisa che siamo arrivati a casa o meglio alla mia ex case

Agente: signorina ci fermiamo qui così può prendere le sue cose e poi andremo dritti in centrale

Chiara: em ok va bene faccio subito

Agente: si nessun problema faccia pure con calma

Detto questo scendo dalla volante e mi dirigo vero l'ingresso e posso dire che per la prima volta non ho paura che mi venga fatto del male non appena varcherò questa porta. Non appena entro senza guardarmi intorno vado nella mia stanza assicurandomi che nessuno mi segua perché poi sarebbe difficile spiegare perché una ragazza della mia età dormi in un materasso che si trova in una soffitta piena di ragnatele e polvere, apro quello che io definisco il mio armadio prendendo i miei jeans e la mia felpa mettendo tutto in uno zaino.

Esco di corsa da quella casa e rientro in volante pronta a conoscere la mia nuova famiglia.

Qualche minuto dopo....

Siamo arrivati in centrale da ormai una 30 di minuti e ancora non ho visto nessuno, sono sistemata su una piccola stanza dove si trova una scrivania e dei quadri bellissimi, e a dirla tutta non riesco a capire quanto ci voglia ancora ma senza volerlo fare apposta in quel momento la porta viene aperta ed entrano un agente seguito da due uomini molto alti e robusti

Agente: signorina Chiara le presento il suo nuovo tutore legale nonché suo padre il signor Andrea Russo

Andrea: ciao Chiara

Agente: vi lascio soli cosi potrete conoscervi

Andrea: si grazie

Chiara: salve signor Russo, e salve anche a lei altro signore

Andrea: Non serve tutta questa formalità puoi anche chiamarmi solamente Andrea per il momento e quando vorrai potrai chiamarmi papà, lui è Alexander uno dei tuo otto fratelli

Alexander: ciao piccolina non sai quanto sono felice di conoscerti

Andrea: va bene ora direi di andare, chiara prendi pure le tue cose ma prima ti vorrei dare un abbraccio

Senza lasciarmi rispondere uno alla volta mi da un abbraccio e devo dire che sono nuova a questo tipo di affetto quindi rimango molto rigida e mi esce un lamento di dolore non appena quello che ho scoperto essere mio fratello mi abbraccia con troppa forza

Alexander: o scusa ti ho fatto male?

Chiara: no tutto bene, che ne dite andiamo

Recupero il mio zaino e insieme a loro ci dirigiamo all'uscita dove troviamo due auto che ci portano fino all'aeroporto dove mi ritrovo davanti un enorme aereo che capisco essere di Andrea Russo cavolo la mia famiglia ha un aere privato, non appena entro non posso credere ai miei occhi per quanto è grande

 Recupero il mio zaino e insieme a loro ci dirigiamo all'uscita dove troviamo due auto che ci portano fino all'aeroporto dove mi ritrovo davanti un enorme aereo che capisco essere di Andrea Russo cavolo la mia famiglia ha un aere privato, non appe...

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Alexander: allora ti piace

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Alexander: allora ti piace

Chiara: si è molto bello

Andrea: lieto che ti piaccia, se vuoi puoi sederti su quelle poltrone e vederti ciò che vuoi noi intanto staremo sulle altre poltrone a lavorare ma se ti serve qualcosa chiedi pure

Mi siedo allungando la poltrona per stare più comoda e poi Ruby Read il mio film preferito ma dopo poco mi addormento.

Povs'Alexander

Ancora non ci posso credere che abbia ritrovato la mia sorellina e che in questo momento si trova nel mio stesso posto, quando siamo arrivati nella centrale di polizia non vedevo l'ora di vederla e stringerla a me ma abbiamo dovuto aspettare ben 30 minuti per dover firmare dei moduli per l'affidamento.

Non appena l'ho vista sono rimasto scioccato da quanto è magra e bella sembra come se fosse mal nutrita ma non ci diedi peso anche se mi sono un po' insospettito quando l'ho abbracciata e si è lamentata come se gli avessi fatto male ma ho deciso di lasciar stare.

Ora siamo tutti sullo stesso aereo lei si è messa su una delle poltrone a guardare un film mentre io e mio padre stiamo portando avanti tutto il lavoro che abbiamo da fare.

Ormai manca qualche ora al nostro arrivo e io ho appena finito di lavorare e sono stanchissimo ma anche eccitato perché tra poco saremo a casa tutti quanti insieme, vengo svegliato dai miei pensieri da qualcuno che si sta lamentando o meglio sta gridando così mi giro subito verso mia sorella e la vedo girarsi e urlare nel sonno e preso dalla paura corro da lei per cercare di svegliare e calmare cosa che ottengo con difficoltà visto che non vuole proprio aprire gli occhi. Ad un tratto si alza di scatto e per poco non mi dava una capocciata ma dettagli, sia io che mio padre preoccupati la fissiamo in silenzio senza dire nulla che potrebbe turbarla ma lei non appena si gira verso di noi e mi vede così vicino si ritrae come se fosse spaventata da me a quel punto è proprio papà il primo a voler parlare

Andrea: ei tesoro tutto bene

Chiara: è a sisi non vi preoccupate tutto bene

Alexander: sicura stavi urlando e piangendo nel sonno

Chiara: si ti ho detto che sto bene

Alexander: ok stai calma, comunque stiamo per atterrare ti conviene allacciarti le cinture

Detto questo vado anche io al mio posto e mi allaccio le cinture aspettando di toccare finalmente terra, non appena scendiamo io mi sgranchisco un po' per poi essere pronto a tornare a casa.

Alexander: benvenuta a Ney York Chloe, a finalmente casa dolce casa.

THE MAFIA GIRLDove le storie prendono vita. Scoprilo ora