Tamar

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Giuda la vide e la credette una prostituta, perché essa si era coperta la faccia. Egli si diresse su quella strada verso di lei e disse: «Lascia che io venga con te!». Non sapeva infatti che quella fosse la sua nuora.

Genesi, 38:15-16


(Sta cambiando i pannolini sporchi a due bambolotti)

Volere è potere
Volere è potere
Volere è potere
Volere è potere

Routine quotidiana
togli la Sindone sporca, metti la Sindone pulita.
Chissà se la mia amica Rahav,
che conserva ogni feticcio religioso,
collezionerebbe anche questi...
Allattare, pulire, cambiare, addormentare:
i verbi della mia nuova religione.
Consacrata alla mungitura quotidiana per nutrire questa prole che mi ha finalmente eletta.
Puzzo di latte
ma sono Santa
puzzo di merda
ma sono Santa
fatta puttana
ma una puttana Santa, madre di Israele.
La mia remunerazione è qui che dorme:
i lombi di Giuda mi hanno pagata con un doppio bonifico.
Immediatamente contabili,
disponibili dopo nove mesi.

Volere è potere.

E via con la routine:
metti la tetta, togli la tetta
Karatekid nutriente
togli il pannolino, metti il pannolino
inalazione per aerosol del nutrimento trasformato in Nutella.
La cacca dei miei figli ha già un profilo su Facebook,
evidentemente linkato al profilo Twitter,
Instagram, MSN, Skype, Meetic, MySpace,
Stardoll, Sexbook, I Google, Flickr,
tutti controllati con una app dal mio iPhone,
generata appositamente per la merda
per entrare a contatto con il resto della merda mondiale,
qualunque odore abbia.
Ho una app per controllarne il colore;
una app per condividere gli odori con tutti i miei amici;
una app per partecipare al premio: la cacca di mio figlio è la più bella;
una app per utilizzarla come concime per Farmville.

Volere è potere.

Strana la vita:
due sposi mi hanno lasciata arida,
il padre mi ha innestata per due, senza volerlo.
Per mesi ho pianto
colpevole per la mancata fecondità
e la morte di Er, primogenito improduttivo.
Ma Jod sa,
consapevole che difettoso ero lo stelo, non l'utero.
Egli non ha eliminato un pollinoso pistillo per uova scadute
e questi due cicciobelli, che aridificano i miei siliconi, sono il frutto scagionante.

Onan, il fratello, povero disgraziato
ribelle agli ordini paterni,
ha preferito morire da anticonformista segaiolo.
Sono così brutta?
Non ero abbastanza per lui?
Non sarebbe stato meglio una candela smorzata senza amore, ma fertile
che una vita stroncata per un lavoro amanuense e dissipatore?
Forse fu soltanto spiazzato dalla paternità.

Volere è potere.
Volere è potere.
Il mio mantra quotidiano.
Volere è potere.

Ognuno è libero di scegliere la propria strada
si chiama Libero Arbitrio.
Lo dice Beatrice, Santa ingiustificata, alla fine del primo Canto.
Il mio libero arbitrio si è acceso quando Giuda,
giovane leone che loderà Jod,
timoroso di rimanere orfano di tutta la prole,
ha ignorato il levirato, obbiettando che Shela fosse carne troppo fresca
per questa uxoricida involontaria,
Betsabea al quadrato,
vedova nera di doppio lutto.
E questo arbitrio fantasioso si è ingegnato nell'inganno.
Il suocero diventa compagno,
i figli, cognati.
Sto allattando i miei cognati.
Avete mai pulito il culo dei vostri cognati?

Volere è potere!

Sapete cosa non capisco?
Perché quando mi ha vista su quel marciapiede -
quando mi ha caricata, cadendo nella ragnatela -
o quando mi ha scopata -
quando mi ha lasciato anello e bastone, pegni della borsa dovuta -
perché mio suocero,
doppiamente suocero,
non mi ha riconosciuta?
Prostituta per assecondare il destino.
Come si dice di no, quando il Re dell'Universo chiama?
Chiedetelo a Myriam...

Indegnamente SantiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora