Capitolo 8

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Leon si sedette sul bordo del letto, fissando il soffitto. Le ultime settimane erano state un turbine di emozioni e cambiamenti, e non riusciva a scrollarsi di dosso la sensazione che qualcosa non andasse. Gus era stato distante, più silenzioso del solito, e Leo non poteva fare a meno di preoccuparsi.

"Perché non riesco a capire cosa lo turba?" si chiese Leon, passando una mano tra i capelli. "Abbiamo sempre parlato di tutto, ma ora sembra che ci sia un muro tra di noi."

Ripensò a tutte le piccole cose che aveva notato: i sorrisi forzati, le risposte evasive, gli sguardi persi nel vuoto. "Forse è solo stress," cercò di rassicurarsi, ma una voce dentro di lui continuava a sussurrare che c'era di più.

"Devo trovare un modo per aiutarlo," decise Leon. "Ma come posso farlo se non so nemmeno cosa lo preoccupa?"

Si alzò e iniziò a camminare per la stanza, cercando di mettere ordine nei suoi pensieri. "Forse dovrei solo dargli spazio," pensò. "Ma e se invece ha bisogno di qualcuno con cui parlare e io non sono lì per lui?"

La confusione e l'incertezza lo assalirono. "Non posso continuare così," si disse. "Devo fare qualcosa, qualsiasi cosa, per farlo sentire meglio."

Leo si fermò davanti alla finestra, guardando fuori. "Gus, qualunque cosa stia succedendo, non sei solo," pensò. "Troveremo un modo per superare questo, insieme."

Autrice

allora , questa volta mmi sono fatta aiutare dalla mia amica , però solo con i suoi consigli , visto che è venuta da me a passare il pomeriggio , spero sia bello ditemi che ne pensate .

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