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* Scena 6: L'Intruso Notturno
Nizar, ancora intento a studiare il misterioso ologramma, sente un rumore provenire dal piano di sotto. Si avvicina cautamente alla finestra e spia fuori. Al chiaro di luna, vede una figura incappucciata che esce da un piccolo portale luminoso. L'uomo è alto, atletico e indossa un costume bianco e oro che sembra uscito da un fumetto di fantascienza. Con movimenti agili, si avvicina alla casa di Nizar e, puntando un dispositivo verso la finestra, fa qualcosa.
Nizar, con gli occhi sgranati, assiste alla scena incredulo. L'intruso sta copiando i suoi poteri!
* Scena 7: Lo Scontro
Nizar si precipita fuori di casa, indossando il suo nuovo costume. Lo sconosciuto lo aspetta, un sorriso beffardo sotto la maschera.
NIZAR: Chi sei e cosa stai facendo?
INTRUSO: (Con una voce distorta dall'elettronica) Ottime domande, ragazzino. Ma non ho tutto il tempo del mondo per rispondere.
[Inizia uno scontro frenetico. Nizar usa la sua velocità e la telecinesi per attaccare l'intruso, ma quest'ultimo replica con mosse identiche. I due si scambiano colpi rapidissimi, sfrecciando tra le case.]
NIZAR: (Anfando) Come fai a...
INTRUSO: (Ridacchiando) Ho i tuoi stessi poteri, amico mio! E sai cosa significa? Che sei superato!
[Lo sconosciuto sferra un potente pugno telecinetico che manda Nizar a sbattere contro un muro.]
NIZAR: (Alzandosi con fatica) Non finirà così!
[FINE SCENA]
Dialogo stile Deadpool e Wolverine:
NIZAR: (Stropicciandosi la testa) Ma dai, non è possibile! Come hai fatto a copiare i miei poteri? Hai rubato il mio quaderno degli appunti?
INTRUSO: (Con una voce robotica) No, ho semplicemente usato un po' di tecnologia avanzata. Diciamo che ho fatto un "backup" dei tuoi poteri.
NIZAR: (Ironico) Un backup? Ma sei un genio del male o un tecnico informatico?
INTRUSO: (Ridacchiando) Un po' di entrambe le cose, amico mio.

NIZAR: Simone? Ma... come? Sei tu l'intruso?
SIMONE: (Con un tono calmo) In un certo senso, sì.
NIZAR: Ma perché? E i tuoi poteri?
SIMONE: (Sospira) È una storia lunga. Vedi, io ho sempre ammirato i tuoi poteri, Nizar. Sono unici, speciali. E volevo capire come funzionavano, come poterli replicare.
NIZAR: Ma perché hai dovuto prenderli in questo modo? Potevi chiedermi di aiutarti.
SIMONE: Avevo paura che mi rifiutassi. Avevo paura che tu non mi capissi.
Nizar sente un misto di rabbia e delusione. Il suo migliore amico, la persona di cui si fidava di più, lo aveva tradito.
NIZAR: Ma come hai fatto? Come hai copiato i miei poteri?
SIMONE: (Indicando il dispositivo che aveva usato per copiare i poteri di Nizar) Questo è un prototipo che ho sviluppato. Mi permette di assorbire e replicare le abilità degli altri.
NIZAR: E l'organizzazione di cui parlavi? Ne fai parte anche tu?
SIMONE: Sì, ma non sono come loro. Io voglio usare questi poteri per aiutare le persone, non per far del male.

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