the thong - capitolo 2

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Chuck Ikram

Nessun cattivo è mai veramente cattivo e nessun buono è mai veramente buono ~Loki.

Parlare di lui con con qualcuno che non lo conosce é sempre strano, è molto strano che qualcuno di qui non lo conosca, ed é ancora più strano che una persona che non lo conosce chiede qualcosa di lui, ma non è cosi più strano quando quella persona è Camille.

Ora mi trovo in macchina con lei, la sto portando a scuola perché oggi attacco a lavorare un po' più tardi e quindi posso andare a fare colazione nel bar più buono di Roma, so che chiunque non sia di questo quartiere crede che il bar più buono sia al centro, magari davanti al Colosseo, ma non è cosi, il bar più buono della capitale è quello davanti al liceo dove andavamo io e gli altri, che è quello dove sto portando la piccoletta cioè il liceo Machiavelli.

Da quando siamo partiti da casa Camille non ha detto una parola, tranne per mandarmi a fanculo quando le ho chiesto perché non si é ancora fatta la patente.

Spesso provo a ricordarle che ,anche se suo padre è in carrozzina per colpa di un incidente stradale, non deve per forza succedere anche a lei, ma comprendo la sua paura e finche lei rimarrà in Italia ci sarò sempre io a farle da taxi.

So che, anche se sono le sette di mattina, non è quello il motivo del suo silenzio, 'sta ragazza è la persona più eloquente sulla faccia della terra, quando non ha nessuno con cui parlare si parla da sola guardandosi allo specchio, non sto esagerando glielo visto fare con i miei occhi.

É in silenzio perché nel cervello minuscolo che si ritrova ci sono una quantità spropositata di domande e sta cercando il modo per farmele senza far sembrare troppo che la sua vita ora dipenda da questo, cosi le rispondo prima che me le faccia.

"Artyom é russo" Si gira a guardarmi confusa e poi mi chiede più risposte con quei occhioni da cerbiatta.

"Prima mi hai chiesto perché non posso chiamarlo, quello è il motivo, lui è russo ed è  da quando è tornato in Russia che ha cambiato numero quindi ora nessuno di noi lo ha più, neanche Iva" Non la nomino per pura casualità e  Camille sicuramente crederà che io l'abbia fatto solo perché anche Iva è russa, ma non è cosi.

"E non avete il numero dei genitori, magari loro vi aiutano a trovarlo?" Mi chiede.

"Si, l'abbiamo, ma il padre vive a Milano, una volta Matteo è andato a chiedergli il numero del figlio o qualsiasi altro modo per comunicare con lui, lui ha risposto che dovevamo lasciarlo stare e che Artyom non era la brava persona che noi credevamo fosse"

"Ah.." La sento dire mentre mi giro per guardare la strada.

"E per la cronaca brutto stronzo, non abbiamo mai creduto che Artyom fosse una brava persona ma gli volevamo bene lo stesso" Dico sfogandomi e parlando come se quel bastardo mi ascoltasse.

"Perché non era una brava persona, in che senso?" La voce le trema ed è simbolo del fatto che non sa se questa domanda era appropriata da fare.

"Ogni persona ha un lato buono e un lato cattivo, non in tutte le persone la bontà occupa la percentuale maggiore e in nessun caso non è presente almeno l'uno percento di bontà, quindi tutti abbiamo entrambi i lati" Le dico il mio punto di vista.

"Artyom è sempre stato una persona complicata, ti ho raccontato che sono stato in carcere minorile per tre anni, giusto?"

"Mhm" Annuisce.

"Lui era il mio compagno di cella e pensa che non mi ha parlato per un anno intero, io ero li dentro per spaccio e lui per aggressione aggravata, aveva picchiato un ragazzo della sua età fino a fargli perdere quasi del tutto i sensi, l'aveva fatto perché questo ragazzo aveva picchiato un ragazzino indifeso davanti ai suoi occhi" La vedo spalancare appena gli occhi per lo stupore.

BloodObssession -help meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora