Aziraphale si allontana di qualche passo dalla parete, rimirandola. I suoi occhi brillano per l'entusiasmo: l'angelo non aveva mai provato a dipingere su una superficie così grande e il risultato è molto meglio di ciò che si aspettava.
Il murales si estende per tutta la parete del salottino e rimarrà perfettamente incorniciato tra divano e soffitto, una volta che avrà rimesso i mobili al loro posto.
Sul muro, prima bianco e anonimo, si stagliano ora due figure in abiti larghi e semplici, di spalle: una vestita di nero, con i capelli rossi e lunghi; l'altra vestita di bianco, con dei morbidi ricci color platino. Sopra i due, un'ala bianca troneggia, a ripararli dalla pioggia, la prima pioggia mai venuta al mondo. Sotto di loro, le mura del giardino dell'Eden.
Il loro primo incontro sulla Terra.
Aziraphale è emozionato all'idea di come reagirà Crowley quando lo vedrà. Era da tempo che desiderava arricchire quell'angolo e quasi quasi è un peccato che il divano gli dia le spalle.
"Angelo!": la voce di Crowley suona allegra dall'ingresso. Il demone è appena tornato da una serie infinita di acquisti che l'ha tenuto lontano dal cottage tutto il giorno. Sembrava che Aziraphale gli avesse commissionato le cose più improbabili: a cosa poteva mai servirgli un sostegno per asciugamani a forma di pianta grassa? Se non fosse assurdo, il demone penserebbe che l'angelo l'abbia tenuto fuori casa apposta.
Aziraphale non riesce a contenersi oltre: Crowley DEVE vedere cos'ha fatto! "Caro! Raggiungimi pure nel salottino!". Con uno schiocco di dita, l'angelo miracola un fuoco vivace acceso nel camino e spegne la luce: l'atmosfera è perfetta, con la penombra rossastra che rende più vividi i riflessi sulle ali nere di Crowley.
"Angelo, non sono sicuro di aver trovato proprio tutt...": Crowley mette piede nella stanza e rimane a bocca aperta. Davanti a lui, sul muro, si stagliano due figure bellissime e assolutamente familiari. La pioggia tratteggiata tutt'intorno a loro risulta quasi veritiera, nei bagliori arancioni delle fiamme che si alzano e si abbassano.
Poco distante, un Aziraphale eccitatissimo agita i pugni in su e in giù: l'angelo non sta più nella pelle dalla felicità."Ti piace?": chiede gongolando e quasi scodinzolando.
Crowley si porta una mano agli occhiali e se li sfila lentamente, sempre guardando il muro a bocca aperta. Poi, avanza di qualche passo, per fissare meglio i dettagli del disegno.
"Angelo, io...è...bellissimo. Siamo bellissimi".
Aziraphale sposta il peso da un piede all'altro e porta i pugni vicini, all'altezza del petto: "E' il nostro primo incontro qui sulla Terra! Sulle mura del Giardino dell'Eden!".
"Sì...me lo ricordo...": lo sguardo di Crowley si sposta lentamente su Aziraphale; vedere l'angelo così eccitato e felice gonfia il petto del demone di qualcosa che non riesce a descrivere con le parole umane. La lingua biforcuta sguscia appena tra le labbra sottili e la coscienza del demone viene investita da una nube di colori brillanti, su tutti il giallo, pieno e vibrante: Aziraphale è felice, felice come l'ha visto poche volte finora.
Lo sguardo di Crowley accarezza avido la figura vestita di nero sulla parete davanti a lui: anche di spalle, così dimessa, spaventata dalla prima pioggia, è aggraziata ed elegante. I capelli rossi ricadono sulla sua schiena in lunghe ciocche scomposte ma corpose, ricche di sfumature meravigliose. E' così che lo vede Aziraphale, dunque?
Così bello?
§§§§§§
Le labbra dei due si allacciano nell'ennesimo bacio appassionato. Angelo e demone sono avvinghiati stretti, arrotolati tra le lenzuola satinate color crema, le pelli appena imperlate di sudore. Il demone in questo momento sta sovrastando l'angelo ma è una vittoria momentanea.
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Ineffable Kinktober 2024
FanfictionSMUT - GAY SEX - HET SEX - GRAPHIC DEPICTION OF VIOLENCE - STRONG LANGUAGE - DOMESTIC VIOLENCE - IN PROGRESS 31 prompt per il mese di Ottobre 31 parole chiave 31 piccoli universi in cui immergersi Pubblicazione non regolare - sforerà la fine del mese