Un nuovo inizio di amore

Capitolo4

Sebastian
Era passato una settimana ormai abbiamo risolto il problema. Gli abbiamo trovato chi aveva ucciso tutti quei bambini lì e da lì stiamo un po' passando con i nostri amico. Siamo tornati a casa il giorno dopo sono andato a vedere come stavano tutti il mio amico era disperato per mio cugino che era sparito ormai da due settimane e non mi aveva avvertito. Io mi spaventai lasciai il bambino con mio padre Con lui riusciva a stare a volte di chiese che era successo.

Sebastian
              Che è successo come sparito che è successo ha solo 19 anni dimmi cosa è successo per favore eiji

Eiji
      Non lo so, un certo punto è arrivata tua sorella che è venuta a prenderla a scuola di solito va lui a prenderlo a scuola non è arrivato lo abbiamo cercato ovunque. Non volevo preoccuparti eri nel caso della regina e anche occuparti di ciel che si allontanava da lui era peggio l'abbiamo cercato oppure il mio fidanzato l'ha cercato anche se non l'ho fatto arrivare oltre perché avevo paura che le successe qualcosa lui abbiamo chiamato la polizia per nessuno sa dove è andato o è spa

Io un certo punto mi comincia a dare il panico, ma il panico orribile mio figlio gli era scappato mio padre e mi vede con un panico orribile che comincia a piangere però io non me ne accorgo. Non riuscivo a tranquillizzarmi. Mi ha dovuto abbracciare mio padre per tranquillizzarmi e farmi che mi rilassa, arsi i cantando una canzone e lì mi rissa. Mio figlio piangeva perché era spaventato pensando che era successo qualcosa. L'ho preso in braccio per tranquillizzarlo e dirgli che stavo bene, però tremavo non incolpava il mio amico perché so che non era colpa sua era passato tre mesi e non si sapeva niente di mio cugino Fino a che è uscito aggiornare che hanno ucciso quattro ragazzi e mi chiamarono per andare a vedere se c'era il cadavere mio cugino e per fortuna non c'era allora gli chiese alla polizia che era successo lui mi spiego che hanno trovato questi ragazzi è una fabbrica abbandonata e può essere che ci sono ancora persone vive io avevo lasciato mio figlio con Mio con il fidanzato del mio amico con lui giocava si divertivano e l'avevo lasciato con mia sorella che gli ho detto di non uscire di casa. Il mio amico era venuto con me e mi ero portato fin siamo arrivati a quella fabbrica e sì come sapevamo sotto la fabbrica c'era delle stanze sotto abbiamo trovato persone che stavano torturando di uno di loro era mio cugino erano ragazzi un pochino più grande di loro Avranno avuto come 23:24 anni non so giusta l'età un certo punto vedo che mio cugino urla di dolore, spingo al ragazzo il poliziotto lo detiene il mio amico vede che sta bene però ha una ferita nel braccio lo benda e tutto io l'ho preso in braccio. Io avevo abbastanza forza per farlo. Non mi interessava che pensava io l'ho prese lui tremava della paura mi disse che questi ragazzi prendevano da un sacco da tempo la gente e lui uccideva se non facevano quello che loro volevano e che aveva ucciso quattro dei suoi amici. Questi finirono la carcere porta il mio cugino a casa non sono riuscito a tranquillizzarlo gli pare che sta addormentassi a partita. Ora mi dedicherò anche a mia sorella e mio cugino so che mio figlio ha bisogno di me, però ci sono anche loro li dovevo spiegare a una forma a mio figlio che anche loro erano la mia priorità quando mio cugino non si addormentò andai dal mio bambino.

Sebastian
                Bambino mio, devo parlare con te. So che sei ancora piccolo e non so se capirai questo però devi cominciare a dormire da solo a fare le cose da solo. So che sei troppo fragile però devi cominciare a fare tutto da solo. Non posso sempre stare con te. Starò lì se hai bisogno, però partire via ora Farai le cose da solo e cercherai di imparare a fare le cose da solo.

Quando cominciai a dire quello, a cominciato a piangere, spaventato pensando che l'abbandonavo ho capito subito che per lui era difficile lo tranquillizzai e gli disse che non lo lasciavo da solo. Mia sorella mi disse di non farlo che noi, se abbiamo bisogno di lui lo chiamava che quello che era successo a mio cugino e perché questi li andavano seguendo un bel po', ma non solamente loro sino a tanti ragazzi a scuola, la scuola università che andava in una università che ci sono quei tipi i ragazzi lo avevano preso di mira da un sacco di tempo lui era riuscito a fuggire varie volte, minacciandoli dicendo che sapevano chi era suo fratello il suo Cugino Avevano paura di te e non si avvicinavano a lui. Hanno saputo che tu non c'eri gli hanno approfittato lui sempre sia affinché a te ogni volta che succedeva qualcosa correva a te e quello loro hanno approfittato sapendo che tu non c'eri sua sorella gli disse di non fare quello a suo figlio e che lui sempre per loro in qualsiasi istante suo figlio era troppo piccolo per capire le cose e aveva bisogno di stare con lui, perché per lui era difficile capire queste cose. Lui capì abbraccio a sua sorella e si misero a vedere un film fino a che si sentiva una urla. Era suo cugino aveva in braccio suo figlio mio avevo in braccio mio figlio salì su Gli dissi a mio cugino che ero a fianco suo. Non avevo lasciato a mio figlio però scende con mio cugino che si è messa a vedere film con noi e così è successo tutto ho capito che tutti hanno bisogno di me a partire da ora mi concerterò in tutti prenderò cura nel mio piccolino di mia sorella e io mio cugino mio padre c'è sempre e anche lui capì che io ho bisogno di lui. infatti grazie a lui io sono riuscito tranquillizzarmi tante volte anche mio padre riuscì a tranquillizzare mia sorella e mio cugino però più riuscivo io a tranquillizzare mio cugino e così capì che tutti avevano bisogno di me il mio amico se sento col palle, ma gli ho detto di no mi sono fidanzato si è messa a fianco a lui dicendo che non era sua colpa sua che ce l'avevano in mira anche a lui. Infatti, quel giorno volevano rapire i ugualmente mio cugino però anche lui, però, mio cugino non l'ha permesso perché lui aveva 17 anni era ancora piccolo e non l'ho permesse e si è messa in mezzo che lui era più grande di lui io lo protesse Ero tanto orgoglioso di lui per fare tutto questo.