Capitolo 1

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La mattina del primo giorno di scuola, ero abbastanza in ansia. Mi ero già vestita ed avevo preparato lo zaino, presto.

Ero seduta sul divano ed accanto a me avevo Shoto. Stavamo guardando la TV.

Stavamo aspettando per mio padre che ci accompagnasse a scuola.

Dopo una ventina di minuti, lo vidimo sbucare dalla cucina, entrambi ci alzammo prendendo i nostri zaini e seguimmo papà fuori di casa, aprendo la macchina e facendoci entrare.

In macchina, presi il telefono.

______

Arrivati in classe, mi feci strada verso il penultimo banco vicino alla finestra. I miei occhi seguirono Shoto, mettersi da totalmente tutt'altra parte dell'aula.

Guardai i miei compagni sedersi nei banchi su cui era scritto il loro nome.

Lentamente, iniziò un leggero vociare, poiché tutti iniziarono a fare conoscienza.

D'un tratto, sentì la porta spalancarsi facendo rumore.

Portai lo sguardo verso la porta e vidi un ragazzo dai capelli biondo cenere e gli occhi cremesi.

Il biondo si guardò intorno, per poi posare gli occhi su di me ed avvicinarsi a me con passo pesante.

«Fottuta comparsa, questo è il mio banco, smuoviti il culo.» Mi disse. Alzai un sopracciglio, infastidita. «Scusami?» «Scuse non accettate, togliti dal cazzo.» Disse con arroganza.

«Questo è il mio banco.» Dissi, indicando il mio nome scritto sul banco «Beh, la fottuta circolare non dice lo stesso.» Disse, mostrandomi il telefono.

In sintesi, per i primini velgono scelti i posti nei banchi. Non ha senso, lo so. Ecco, il fatto è che ne hanno mandati due. Nel primo, i posti erano totalmente diversi, nel secondo, le postazioni del banchi sono come quelli attuali.

«Ne hanno mandata un'altra, ma lo controlli il telefono?» risposi infastidita. «HAH?! ma che cazzo dici?!»

Nuovamente, la porta si aprì.

«Chiudete il becco.» Guardai verso la porta, vedendo mio padre. "Oddio, non può essere vero." Era avvolto dentro un sacco a pelo.

Lo vidi alzarsi in piedi, per poi spogliarsi dal sacco a pelo.

«La scuola è iniziata da venti minuti, hai già iniziato a litigare con qualcuno, (Tn).»

«Cosa?! No! È lui che ha iniziato ad urlarmi contro e parlarmi come se io fossi sua sorella!» Dissi, innervosita. «Sei tu la testa di cazzo che ha sbagliato banco!»

«Linguaggio.» Disse mio padre, rimproverando il biondo antipatico.

«I posti sono stati cambiati, guarda la nuova circolare.» Continuò.

Il biondo prese il telefono. «Cazzo..» Bisbigliò. «Linguaggio.» Disse papà, ancora. «Il tuo posto è esattamente dietro dietro di lei.»

«No, diavolo, non ci sto con quest'inutile comparsa!» Disse ad alta voce. «Oddio, chiudi il becco e siediti, biondo ciclato!» Dissi, sbattendo le mani sul banco.

«(Tn).» Mi richiamò mio padre.

Sbuffai.

«Tutti e due volete far visita al preside Nezu durante il primo giorno di scuola?»
Io scossi la testa, il biondo sospirò infastidito.
«No.» Disse, per poi sedersi dietro di me.

REWRITE THE STARTS || K,BDove le storie prendono vita. Scoprilo ora