La M.A.N.A (Mana Administration Network of America) un ente pubblico fondato nel 2089, che nel tempo ha preso più potere del governo stesso, un ente creato per gestire l'impiego del mana nei vari settori. Negli anni la parte di popolazione che possedeva il mana è passato dal 6% nel 2078 al 75% nel 3022. Quindi facendo un po' di calcoli capiamo che la maggior parte di quest'ultimi sono bambini o adolescenti. Ovviamente esistono anche persone adulte che possiedono il mana, ma queste non superano la quarantina. C'è solo un problema in questo ente, infatti ha un lato oscuro e segreto, una gilda di assassini usati come marionette per svolgere il lavoro sporco. Essi sono l'élite, cresciuti sin da piccoli per uccidere. Molti di loro provengono dalla strada o da orfanotrofi. Questo afflusso di bambini arriva dalla generazione 2M, alla quale appartengo io e tutti i possessori di mana nati intorno all'anno 3000. Perché? Perché le persone avevano paura di noi, del nostro potere e ci abbandonavano a noi stessi...
Qualcuno bussò alla porta. Non aspettavo nessuno. Allora mi avvicinai al pomello della porta, dopo aver aperto la serratura. Aprii la porta... uno sparo... e un dolore lancinante alla spalla. Mi ritrovai steso per terra. Imprecai, non potevo rigenerarmi. La porta sbatté, qualcuno mi mise a sedere sul pavimento con la schiena poggiata sul fondo del letto. Era una donna, avrà avuto intorno ai diciott'anni. Era castana aveva i capelli che le arrivavano sotto le spalle, lisci come seta, la pelle era liscia e gli occhi erano grigi, come i miei. Aveva una felpa nera di qualche taglia più grande e dei jeans baggy. Non vidi armi e cercai di reagire. Provai ad alzarmi, un sussurro <Bullet... > e dalla punta del suo dito una piccola sfera partì a una velocità incredibile andandosi a schiantare nella mia gamba, che cedette. Capii che non dovevo opporre resistenza, dovevo analizzare tutto, ma in quel momento sapevo solo che era un'assassina. Prese il telefono e digitò qualche numero, per qualche momento squillò... rispose una voce metallica, forse preregistrata. < Identificarsi, prego > disse la voce, < Parla 3M 3870, ho trovato e immobilizzato 2M 2024, sono in attesa di ordini dal capitano 2M 090. > replicò la ragazza. I miei sensi si stavano affievolendo e ricordo solo che 3M 3870, o come si chiamava, mi prese di peso e mi porto fuori dal condominio. Dopodiché mi sbatté dentro un camioncino, salì anche lei, chiuse la porta e diede dei colpetti alla macchina. Qualcuno mise in moto e partimmo per non si sa dove... Passarono più di quaranta minuti, sentivo il mana scorrere in me. Qualcosa mi stringeva all'altezza dei gomiti, impedendomi i movimenti. Venivo sballottato su e giù dai movimenti bruschi della vettura. Aprii gli occhi. Non c'era niente nel camion, a parte me e la ragazza. < Oh, ti sei svegliato? Piacere io mi chiamo 3M 3870 e tu?> disse la sequestratrice, < Io sono...> provai a dire prima di essere interrotto < Scherzavo, so chi sei! Tu sei 2M 2024 o come ti fai chiamare "Ki-ho". >. Qualcosa, un ricordo, un ricordo triste mi si accese nel cervello. Qualcosa di cui mi ero dimenticato, qualcosa di cui volevo dimenticarmi: "2M 2024". Questo era il codice con cui mi chiamavano all'orfanotrofio, dove ho passato l'infanzia. Rimasi zitto per qualche minuto, e poi dissi < Che volete da me? Sono un semplice assassino, non pensavo che addirittura la M.A.N.A fosse sui miei passi.>, < Divertente!> disse lei con una lieve risata < E' umile da parte tua definirti semplice. Un "semplice" assassino con 893 uccisioni confermate, il corpo ricoperto di cicatrici provocate da ferite da fuoco, con un aura di morte e Ombra da far paura a un intero esercito, è qualcosa di raro, non credi anche tu? >. Sospirai, mi avevano in pugno. Sapevano chi sono, dove abitavo, cosa facevo, da dove venivo, e ogni proprietà del mio mana. < Hai già deciso di arrenderti? Non me lo aspettavo dalla leggenda, dal grande... "Ki-ho". > mi stuzzicò lei ridendo. < Comunque > continuò lei,
< Hank, stacca le connessioni e dirigiti al punto 1B4 > disse mentre lanciava il suo telefono dal finestrino...
Ero perplesso, "che sta succedendo ?" mi chiesi. Poi un voce profonda che però ispirava fiducia e sicurezza interruppe i miei pensieri e disse < Bene, tutte le comunicazioni sono state scollegate, slega il ragazzo e preparatevi a scendere, forza!>. La ragazza iniziò ad allentare la corda. <Ti chiedo scusa per la ferita alla gamba, ma era necessaria per reggere il gioco.> disse 3M 3870. Rimasi zitto e annuii indicando la ferita ormai rigenerata. Scendemmo. Davanti a me c'era un capannone grigio, era abbastanza grande da contenere otto jeep, ma dentro ce ne era solo una. L'uomo che fino a prima era al volante mi guardò. Aveva una barbetta molto, molto, corta e castana come i capelli anche quelli corti, sembrava un militare. Mi guardò a lungo e sentii qualcosa che mi scrutava nell'anima in posti che nemmeno io conoscevo...
Però allo stesso tempo era rassicurante, sentivo di potermi fidare. <Avanti, dobbiamo sbrigarci> disse la ragazza mentre metteva in moto la jeep. Stavo salendo e Hank mi passò un borsone, pesava. <Che c'è qua dentro? > chiesi, <Esplosivi, tanti, e altrettante munizioni> rispose. Poi Hank si sistemò al volante e la ragazza accanto a lui, io ero dietro in mezzo a mucchi di esplosivi...
E lì pensai "cosa sto facendo, seguo degli sconosciuti che fino a poco fa collaboravano con chi voleva uccidermi" e "poi cosa vogliono fare con tutto questo esplosivo". Mi alzai di scatto, aprii il borsone con le munizioni e ne presi un mucchietto, e dissi <Levitation>, i proiettili si sollevarono in aria. Ebbero un leggero tremito. L'aria intorno ai proiettili si stava condensando diventando nera e quasi tangibile.
<Che stai facendo?!> urlò Hank. <Che volete da me?> dissi io. La ragazza, lì accanto, sospirò e imprecò sotto voce. Io urlai <Burst>,
La spalla di Hank esplose... gli altri proiettili deviarono. Iniziai a correre più forte che potevo, cercando di allontanarmi.
Poi qualcosa, dentro di me, disse "Ehy, vieni da me ..."Continua...
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White Shadow
FantasyPubblicazione cancellata, forse ogni tanto esce qualcosa La storia dell'assassino Ki-ho, dal passato complicato. Cerca di sfuggire alla M.A.N.A e ritornare alle origini .... Pubblicato settimanalmente, eccetto festivi e imprevisti Mi raccomando la...