Giorgio's pov
M.G.-GIORGIO MUOVITI, SIAMO IN RITARDO-
Giorgio-Eeeee, un attimo sto chiudendo la valigia-
Mamma mi raggiunse al piano di sopra e mi fece sedere sul bagaglio per poi chiuderla
M.G.-Sono trucchetti che devi sapere-
Le sorrisi e le diedi un bacio sulla guancia e poi corsi al piano di sotto per bermi la mia tazzina di caffè e lasciai la valigia da portare giù a mamma.
Finii la tazzina, recuperai l'ultimo borsone e poi raggiunsi i miei in macchina.
Mi sedetti nel posto centrale posteriore della macchina.
Mentre i miei correvano come dei matti per arrivare in orario io guardavo il telefono e mi arrivò uno strano messaggio da un numero sconosciuto di Whatsapp.
C'era scritto:"Torna da me Pandino, non sono pronto a lasciarti andare". Sapevo perfettamente chi era stato a scrivermi quel messaggio ma non lo calcolai neanche.
Arriviamo alla stazione giusto in tempo e scendemmo tutti di corsa dalla macchina per scaricarla insieme. Subito dopo ci furono: Le duemila raccomandazioni, gli abbracci e i pianti dai miei genitori che mi avrebbero rivisto solo l'anno dopo.
Presi lo zaino sulle spalle, misi il borsone sulla valigia che iniziai a trascinare verso il treno, la caricai e mi girai un'ultima volta.
Vidi mia madre in lacrime e mio padre che cercava di consolarla ma lei non ne voleva sapere.
Li salutai un'ultima volta con la mano prima che il treno chiudesse le porte per poi iniziare a viaggiare. Cercai un posto comodo nel treno dove avrei dovuto passare le prossime dieci ore e lo trovai vicino al bagno dove mi accomodai, misi la valigia e il borsone nel portabagagli sopra di me e misi lo zaino nel posto vicino al mio. Estrassi il computer e il mouse sempre dallo zaino e mi misi a compilare gli ultimi moduli per la scuola.
Arrivai a metà lavoro quando sentii il mio telefono vibrare e pensai che fosse mia madre, quindi lo accesi; fu un grosso errore
Apri whatsapp e trovai un altro messaggio da parte di Andrea.
Andre era il mio ex.
Siamo stati insieme per tre anni ed eravamo una bella coppia ma, quando scoprii che mi aveva tradito ben quattro volte, decisi di lasciarlo e, da quel momento, era diventato appiccicoso e ossessivo.
Mi scrisse: "So che sei partito pandino, ma non preoccuparti, non sentirai la mia mancanza".
Quel messaggio mi fece preoccupare e decisi velocemente di spegnere il telefono per riprendere quello che stavo facendo finché non cominciarono a tremarmi le mani. A quel punto decisi di posare tutto e cercare di dormire ma con scarsi risultati.
Pensai tutto il santo tempo a quel maledetto messaggio e pensai che me ne fossero arrivati altri per cui decisi di accendere di nuovo il telefono e avevo ragione, mi erano arrivati innumerevoli insulti da parte sua ma continuai lo stesso a non rispondere.
Posai il telefono all' interno dello zaino e, per il resto del viaggio, rimasi fermo con le braccia conserte a guardare fuori al finestrino.
Arrivai in stazione alle undici e un quarto; passai per un bar a prendere un caffè e una barretta di cioccolato per poi dirigermi verso l'uscita a prendere il pullman che mi avrebbe portato a scuola.
Quando salii sul pullman notai un ragazzo con uno strano ciuffo rosso e gli occhi completamente neri e decisi di sedermi vicino a lui. Misi la valigia davanti ai miei piedi e poi mi appoggiai allo schienale del sedile. Non sapevo se cominciare io la conversazione o aspettare che lui si accorgesse del fatto che c'era un completo sconosciuto a fianco a lui. Neanche il tempo di pensarci che mi saluto.
??-Ciao!-
Giorgio-Ciao...-
??-Tu sei?-
Giorgio-Giorgio-
??-Aaaa... Il famoso nuovo arrivato, io sono Nikola piacere-
Giorgio-Pia... Aspe, mi conoscono già tutti-
Nicola-Abituati, in questa scuola le voci girano in fretta-
Giorgio-Beh, ho notato, non sono neanche arrivato-
Parlammo per tutto il viaggio per arrivare a scuola e mi spiego un po come funzionassero le giornate lì.
Arrivammo e lui mi aiutò a scaricare la mia roba dal pullman e mi accompagnò al centro della scuola dove, poco dopo, si sarebbe svolto il discorso di inizio anno.
Ci sedemmo vicino ad un gruppo di ragazzi un po' strani, tutti amici di Nick.
La preside fece il suo discorso poco emozionante e poi ci mandò ognuno nella propria camera.
Passai per il corridoio insieme a Nick per prendere la valigia e poi ci avviammo insieme verso le camere.
Arrivammo davanti al corridoio che conduceva ai camerini quando lui notò in me una faccia perplessa.
Nick-Qualche problema?-
Giorgio-Ecco...-
Nick-Non dirmi che non hai la più pallida idea di quale sia camera tua-
Giorgio-Em...-
Nick-Dammi il tuo telefono va'-
Estrassi il mio telefono dalla tasca del mio jeans nero e glielo passai.
Entrò direttamente nell'app della scuola dove aprì un E-mail che non avevo ancora mai aperto.
Quando l'aprì gli si ingrandito occhi e gli comparì un sorriso
Nick-Finalmente!-
Giorgio-Cosa?-
Sbirciai il mio telefono e vidi numero della stanza, 211. Poi guardai il nome del mio compagno di stanza: Alexander Conti
Giorgio-Chi è Alexander?-
Nick-E' uno dei ragazzi del mio gruppo che, per gli scorsi tre anni, è stato in camera da solo-
Giorgio-Ti prego, dimmi che é simpatico-
Nick-E uno dei migliori del gruppo, poi te li faremo conoscere -
Sorrisi e poi andammo in ascensore per poi raggiungere il terzo piano.
La mia era la terza camera a sinistra
Nick-Se hai bisogno di me sono alla сamera 220 -
Mi lasció da solo davanti alla mia futura camera con all'interno una persona che non conoscevo.
Appoggiai una mano alla porta prima di iniziare a bussare, avevo un sacco d'ansia di non riuscire a fare amicizia neanche con il mio compagno di stanza.
"Ce la posso fare" Mi dissi tra me e me anche se con poca sicurezza
Bussai due volte e mi rispose una voce un po strana e pensai che fosse Alex
Alex-Avanti!-
Entrai ed era seduto per terra a svuotare le valigie
Alex era biondo ma con molte mesh blu e azzurre sparse per tutta la testa; il naso era privo di gobba e aveva un minimo di punta alzata come il mio, o almeno così me lo vedevo; Gli occhi erano castani con le pupille molto strette.
Alex-Ciao... Hai bisogno di qualcosa?-
Giorgio-Em...Io...Dovrei essere il tuo compagno di stanza-
Sorrise e le strette pupille gli si ingrandirono.
Alex's pov
Non ci potevo credere, finalmente mi avevano messo in stanza con qualcuno.
Mi alzai da terra e gli andai incontro. Aveva i capelli castano scuro che fuori uscivano sotto forma di ciuffo da un cappellino grigio. Era poco più basso di me, mi arrivava all'incirca all'orecchio, e alzò lo sguardo per fissarmi con quei suoi occhi color nutella.
Alex-Non mi hai detto come ti chiami-
Giorgio-G...Giorgio-
Alex-Bene "Giorgio" io prendo il letto più comodo e quindi tu prenderai la parte di destra-
Giorgio-Seriamente?-
Alex-Sì-
Giorgio-Ora ho capito perchè sei sempre stato da solo-———————————
✨Spazio Autrice✨
E questo è stato SOLO il primo capitolo di uno, spero fantastico, libro.
Fatemi sapere se vi è piaciuto e pubblicherò una/due volte al mese.
Alla prossima😜
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This is Not Love
RomanceGiorgio, un ragazzo che si porta dietro alcuni problemi del passato, si trasferisce in una nuova scuola in cui incontra un gruppo di amici tra cui Alex...