2. Luna e stelle

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Flashback

2 anni prima

POV: Harper

"Vai alla festa?" Victory mi guardò.
"Noi matricole non siamo ammesse" le risposi. Victory era la mia gemella. La mia gemella identica. Ma dato che eravamo l'esatto opposto, lei era sportiva e si sentiva più un maschio e io ero sofisticata e alla moda, avevamo imparato a distinguerci. Già quando avevamo cinque anni ci facemmo il solenne giuramento che non ci saremmo mai vestite in modo identico.

"Ma Elisa ha detto che..."
"Quale Elisa? Quella gallina o quella scema?" Mi guardò sopraffatta. Victory vestiva di una corazza dura. Ma anche lei era fragile, dentro.

"Dubiti sempre di me!... L'unica scema qui sei tu" si alzò ma la presi per un braccio.
"Imbuchiamoci". E Victory... Ecco, lei dava sempre una seconda opportunità.

La festa era iniziata da mezz'ora. Le luci dentro la casa erano accese e la musica suonava a palla. Ma io ero nascosta in una stanza a leggere.

"Ti annoi anche tu?" Una ragazza entrò nella stanza. Ma io l'avevo già vista... la ragazza della pallacanestro! Aveva un'anno più di me.

"Non sei ammessa qui, lo sai?" mi ricordò. Come faceva a sapere che eri una matricola?

"Buonasera" dissi scettica. La ragazza era entrata senza bussare e senza neanche salutarmi.

"Devi essere Harper" disse in conclusione al suo ragionamento mentale. Era evidente che non mi avesse ascoltata.

Non ce la facevo. Già sopportare mia sorella era difficile. Ma cercare anche di socializzare con una maleducata era impossibile.

"Tieni, volevo berlo io, ma tu nei hai più bisogno" prima che mi alzassi mi porse un bicchiere pieni di un liquido bianco che assomigliava a urina o... a... non mi veniva in mente altro.
Cazzo, alcol.

"Non bevo" sembrò sorpresa dall mia affermazione. Lo bevve lei tutto d'un sorso.

Eravamo distese sul pavimento. A parlare delle nostre passioni. Avevamo chiuso la porta a chiave in modo che nessuno ci potesse sentire.
Mi venne voglia di una pizzetta e decisi di voler uscire e andare a prenderla.
"Dove hai messo la chiave?" chiesi cercandola sui mobili vicini.

"Ahm... lì, da qualche parte. Ma resta!" La guardai maliziosamente.
"Ho fame..." Stavo ancora perlustrando i mobili alla ricerca di una chiave.
Due mani mi avvolsero il bacino facendomi sussultare.

"Hai fame?" Mi chiese.
Come per istinto avvolsi le sue dita affusolate alle mie.

POV:Charlotte

Sobbalzai in preda al panico per quell'inaspettato gesto da parte di Harper.

Tolsi subito le mani dalle sue.

"Scusa" presi il mio giubbotto e corsi cercando di aprire la porta.

Cazzo, le chiavi.

Cercai nei mobili più vicini come qualche minuto prima aveva fatto Harper.

"Dove sono!" Urlai. Mi guardai intorno.

In trappola con Harper Cooper, la matricola, dopo aver flirtato con lei.

Non sapevo cosa fare.

Rimanemmo chiuse senza parlare per un po'.

Io ero distesa sul divanetto e lei seduta per terra a rilanciarsi una pallina rimbalzante.

Volevo il silenzio assoluto. Ma era interrotto da quella pallina.

"La puoi smettere?!" Mi guardò confusa.
Oh, no. Io mi arrabbiavo spesso. Lei di meno ma comunque a scuola era famosa per la sua poca pazienza.

"Cosa vuoi?" Disse calma continuando a lanciare la pallina. Come se non avessi detto niente. Era dura. E non le importava di quello che pensavo... e cavolo se questo mi piaceva.

"Ehm... Niente, scusa" stavo arrossendo.

"Meglio" disse. Andai in panico.

Basta, mi ero stufata. Mi alzai. Avrei trovato la chiave e non le avrei più parlato.

Mi alzai da divanetto.

"Dov'è la chiave?" Chiesi. Ma sapevo che non avrei avuto alcuna risposta.

"Non lo so Luna"

Luna? E da dove l'aveva tirata fuori questa?

"Lu-na?"
"Luna" nei suoi occhi apparve una scintilla di divertimento.

Come? Prima arrabbiata e ora che flirti?

"Perché?" Mi guardò ancora più divertita.

"Niente"

Anch'io sorrisi.

"Dai, Stella!" Fu come se il suo cuore si fermasse.

"Sei la mia luna..." Mi guardò cercando la mia approvazione.

"Hai bevuto?" Dissi a cercare le chiavi.

"No"

E ora che cosa facevo?
A me piaceva lei?

"Oddio" si portò una mano alla bocca, ansiosa. Non so perché, ma sapevo che si era accorta di quello che aveva detto.

"Ehm... Dobbiamo trovare un modo per uscire" per l'ennesima volta mi misi a cercare le chiavi. Il mio cuore perse un battito quando mi girai e lei era lì, che mi guardava.

"Senti, non so... non ho... mai avuto una relazione" mi sfregai le mani sul collo. Impacciata com'ero.

"E quindi? Pensi che io..."

Basta... La mia pazzia arrivò a mille.
Sì, ero pazza... Pazza di lei.

Corsi velocemente verso di lei e la spinsi sul muro più vicino.

"Stella" mi avvicinai alle sue labbra mentre mi scompigliava i capelli.

"Dimmi" rispose... Il suo cuore a mille... La sua voce...

"Un segreto... Mi piaci anche tu..." Le nostre lingue si toccarono.

Ma lei si allontanò.

"Scusa, ma per me... io non sono così... mi puoi aiutare... ma ho bisogno di riflettere, prima di una relazione"

Come? Prima le piaccio e poi dice di non essere queer? Deve decidersi, almeno prima di baciarmi.

"Non ti posso aiutare... Harper" dissi secca, dura...

Presi velocemente il giubbotto. Tirai un calcio alla porta facendola aprire di scatto.

E la lasciai lì... Lasciai lì la mia stella





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⏰ Ultimo aggiornamento: 5 days ago ⏰

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