1. Ruoli

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POV:Harper

"Sei in ritardo, Harper" mi disse il coreografo

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"Sei in ritardo, Harper" mi disse il coreografo.
"Lo so" corsi in camerino a cambiarmi. Ero molto eccitata, oggi ci avrebbero dato i ruoli. Sul palco mi aspettavano i miei compagni molto incuriositi nel sapere l'opera di quest'anno.

"Buongiorno ragazzi" la voce della professoressa Corner (la direttrice) portò i ragazzi a mettersi in un'unica fila sul palco, uno vicino all'altro.

"Prima di annunciare l'opera di quest'anno vorrei dirvi che la nostra scuola ha voluto un gruppo teatrale più talentuoso. E questo mi ha portata a dover scegliere i migliori di voi" delle ragazze iniziarono a bisbigliare e i ragazzi a disperarsi. Ma io non avevo paura. Ero una delle più brave e lo sapevo perché mi avevano lodata innumerevoli volte. Prima come attrice migliore del gruppo e poi come attrice migliore di tutta la regione. Ovviamente come attrice studentessa migliore di tutta la regione. Perché di sicuro non avrei potuto competere con un'attrice adulta ed esperta.

"SILENZIO!" Tutti si zittirono e io sghignazzai poiché i miei compagni riuscivano sempre a mettersi nei guai.

"Allora, i 'prescelti' sono: Harper, Margaret, Charlotte, Noah, Simon, Victory, Ethan" alzò la testa per vedere le nostre reazioni. Certo ero stata ammessa ma... Charlotte. Era l'unico problema.

Partiamo da una regola: l'LGBT+ mi fa schifo. La odio. Quindi... Ecco, quello che sto per raccontare è un errore. Ho solo baciato una ragazza. E quella ragazza era lei. Charlotte. Sì, non era stato proprio un bacio. Mi aveva spinto contro un muro e... Non andiamo nei dettagli.

"L'opra di quest'anno sarà Heartstopper" siamo apposto. Se scelgono me e Charlie li ammazzo.

"I provini sono Martedì, vi aspetto per scegliere i ruoli"

Andai in bagno per sciacquarmi la faccia.
"Ehi"
Eccola, eccola.
Silenzio.
"Ehi" risposi.
"Tutto bene? Sei pallida" cavolo, me l'ero dimenticata. Charlotte ed empatia facevano scintille.

"Uhm... Sì... Solo... Un po' di ansia" dissi lavandomi le mani.
Si avvicinò lavandosi le mani vicino alle mie.

"Harper Cooper che ha ansia? Non ti crede nessuno" mi diede una spinta con la spalla.
Mi guardò. Non ero ansiosa perché avevo i provini. Ma perché avevo i provini con... Lei.

"Dì la verità, è per me, vero?" Con queste parole si allontanò un po' e sentii più freddo che mai.
"Cosa?" La mia voce tremava.
"Harper, non è successo niente. Ok?"
"O-ok"
"Harper..." Ancora lei.
"Sì, lo so"
"Non è niente, sul serio" ancora lei.
"Ovviamente, io non... non sono..."
"Harper... Sul serio" ancora lei
"Sì, Char"
"Har..." Lei e le sue parole dolci.
"LO SO MA QUELLA SERA HO PENSATO SOLO A TE. C'ERI SOLO TU! PER ME C'ERI SOLO TU! E TE NE SEI ANDATA! TE NE SEI.. te ne sei andata" esplosi in mille sentimenti contrastanti e spiacevoli.

Anche se ero diversa, mi sentivo uguale alla me di quella sera. La me di quella notte stellata. La me che era restata da sola. E la me che non volevo essere.

"E mi dispiace, ma è tutto diverso. Io sono cambiata, migliorata. E sono pronta a lavorare con te." Mi appoggiai al muro del bagno e mi strofinai la faccia.
"È stato solo un errore" mi ripetei ad alta voce in modo che lo potesse sentire.
"Bhe, ma se ci fossimo amate o solo piaciute per davvero forse..." Riuscì a tirare fuori la più grande cavolata. E allora dovetti dirglielo.

"Io... Io non sono... così." La guardai con speranza. Era evidente che a lei non interessavo più. Il fatto era che lei non mi era mai interessata.
"In che senso?" Mi chiese incuriosita
come al suo solito.
"Sono omofoba, in teoria" dissi guardandomi le scarpe per evitare che i nostri occhi si scontrassero ancora una volta.

POV:Charlotte

POV:Charlotte

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Omofoba. Stava scherzando... Pensava davvero che potesse essere possibile andare a letto insieme e poi dire di essere omofoba? Anche se fosse stato vero non le avrei creduto.

"Omofoba?" Chiesi. Volevo più materiale. Mia madre mi diceva sempre che dovevo studiare criminologia per le tante domande che facevo.

"Sì, o-omofoba" mia madre, però, diceva anche che scavare nelle risposte non faceva male e a volte anche essere scontrosa poteva aiutare. E questo rispecchiava le mie caratteristiche. Curiosa e scontrosa.

La spinsi contro il muro mentre il suo respiro aumentava. Le tenevo le spalle strette e mi guardava con terrore.

"Mi spieghi come fai ad essere omofoba?!"
Sei troppo scontrosa, troppo, troppo.
"M-ma" sembrava un agnellino impaurito con gli occhi pieni di la crime davanti alla mia faccia davvero vicina alla sua.

La lasciai subito andare a mi strofinai le tempie.

"Oddio... Scusa. Scusa è che a volte ho solo degli... degli attacchi di rabbia" la guardai negli occhi quegli occhi verdi che ancora adesso mi facevano impazzire.

La porta del bagno si aprì di scatto ed entrò Margaret con la sua faccia pazza che portava sempre nella borsa.

"Oh, che bello! Siamo state ammesse! Ammesse! AMMESSE!" saltellava nella piccola stanza con occhi pieni di gioia. Era una delle poche ragazze ancora ottimiste al giorno d'oggi.

"Abbiamo capito, Margaret" le disse Harper divertita. Harper e Margaret sono sempre state amiche. Non erano 'culo e camicia' come oso dire di me e Simon. Ma a volte nei corridoi si salutavano. Cioè... Ehm. A dirla tutta Margaret la salutava saltellando e Harper faceva finta di niente.

"Dov'è lo champagne? Stavate già festeggiando? Senza di me?" Io e Harper ci guardammo. Cavolo, mi sentivo una vergogna.
"Sì, festeggiando..." Dal suo tono di voce capii che non era ancora arrabbiata. Harper era la ragazza più calma del mondo. Si arrabbiava solo per le cose importanti. E forse non me n'ero accorta ma quello che avevo fatto era stato importante.

Spazio autore:
Ciao ragazzi! Spero che l'inizio vi piaccia. Non è un granché ma l'idea è venuta velocemente e la storia si svilupperà di sicuro in modo più attraente. Vorrei specificare che è molto simile all'ultima storia di ZiSoBo, ma si tratta solo di una coincidenza. La storia è stata sviluppata nella mia immaginazione e sono sicura che anche lei possa essere fiera di affermare che siano i lettori a scegliere cosa leggere.
Ditemi se devo continuarla perché a me piacerebbe molto!

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