L'alba giunse e io uscii dalla mia camera. Avevo bisogno di fare evaporare via i miei pensieri nella frescura del mattino. Per tutta la notte non avevo chiuso occhio. Le parole di Zed non avevano fatto altro che riecheggiare nella mia mente senza darmi tregua. Mi avevano svilito tanto da rimanere seduta sul letto e restare sveglia.
Camminaii a grande falcate e raggiunsi il cortile di pietra con lo stemma del drago. Stavolta avrei iniziato ad allenarmi prima degli altri o comunque era quella l'intenzione. Peccato che mi ritrovai Kayn in mezzo ai piedi.
Si stava già allenando, ma una volta notata la mia presenza, si girò di scatto.
Sorrise serafico.
< Ahh mi fa piacere che tu sia qui. Possiamo allenarci insieme. > disse ridendo.
Mi avvicinai a lui e presi una lancia tra le varie armi a disposizione.
< Non c'è nessun problema. > risposi.
Roteó gli occhi infastidito.
" Sembra dura di comprendonio. Ma è più capace di te. "
Alzai le sopracciglia e mi guardai attorno.
Chi aveva parlato? Non era la voce di Kayn.
< Sembra che non siamo da soli. > annunciai continuando a cercare.
Kayn sbuffó irritato. Poco dopo, si avventò su di me iniziando ad attaccarmi con la sua falce. Era rossa e nera e con un occhio inquietante. Si muoveva freneticamente da ogni dove.
< Ha parlato la tua falce? > nonostante fosse una domanda, la mia era anche un'affermazione. E questa cosa lo infastidiva parecchio.
" Non dovresti sentirmi. Ma visto che sei riuscita a prevalere sul darkin, immagino abbia i suoi. . . Vantaggi, sì. "
Mentre cercavo di bloccare le falciate di Kayn, la voce del suo darkin, Rast, mi distrasse. Tanto che finii a terra beccandomi una bastonata tra le gambe ed un calcio.
Mi allontanai il più in fretta possibile o mi avrebbe massacrato senza alcuna pietà.
< Sembra che la cosa ti irrita parecchio. > provai a stuzzicarlo.
Tossii forte per poi sputare un po' di sangue
Inarcò un sopracciglio.
< Cosa esattamente? Perché di te mi irrita tutto. > ringhiò partendo alla carica.
Schivai il più possibile i suoi attacchi, ma non riuscivo a contrattaccare.
< Sentire Rast, la tua arma darkin. Ti infastidisce. > gli risposi.
< Sai quanto può interessarmi. Ormai è come il vento, non lo sento più. Presto dominerò anche lui e non sentirai più la sua voce. > ghignò caricandomi.
Feci un bel volo, fermandomi appena sul bordo del cortile, ma Kayn era già su di me.
< Sei patetica. Quel darkin doveva essere davvero scadente! > scoppió a ridere per poi spingermi con un calcio e farmi rotolare giù a valle.
Caddi rotolando per una manciata di minuti. Le frasche, cespugli pieni di spine e varie pietre, mi avevano procurato un sacco di graffi e lividi.
Ero finita giù a valle. Non mi ero mai allontanata così tanto finora.
Sentii Kayn ridere e sgolarsi. Ma non riuscii a capire cosa avesse da dire. Alzaii lo sguardo e lo vidi sul bordo del cortile di pietra farmi il dito medio per poi andare via.
Mi rialzaii e tolsi le foglie incastrate tra i miei capelli insieme a qualche spina.
La salita era troppo ripida per essere scalata, avrei dovuto fare un lungo giro e salire l'infinità di scalini per arrivare al campo dell'Ordine dell'Ombra.
Sbuffai scocciatae mi incamminaii in fretta. Dovevo essere presente agli allenamenti in tempo.
Kayn me l'avrebbe pagata. Per quanto odiassi l'idea, Kayn insieme al suo darkin, erano gli unici che mi avrebbero potuto dare delle risposte. Almeno credo.
Rast sembrava avere una bella parlatina. Dovevo approfittarne.
Iniziai a correre più velocemente. Il sole era ormai sorto, Syndra mi avrebbe punito. Potevo benissimo saltare la colazione, ma non la presenza agli allenamenti. Negli ultimi giorni era irritata e nervosa. La notizia dell'avanzata dei noxiani verso di noi l'aveva destabilizzata.
Come darle torto?
Anche a me l'idea di quei bastardi mi terrorizzava. Ma le mie emozioni non dovevano fermarmi. Questa volta li avrei combattuti. Non sarei più tornata da loro. Nemmeno morta.
Dopo una manciata di minuti, riuscii ad arrivare in tempo per gli allenarmi. Qualcuno mi diede un'occhiata storta ma non disse nulla.
< Che hai combinato? > Accanto a me soffiò l'ombra di Zed.
Non ebbi il tempo di rispondere perché subito dopo sparì.
Troppa folla.
Syndra davanti a noi iniziò a dare ordini a destra e sinistra.
< Il labbro spaccato ti dona > Kayn mi diede una spallata e passò davanti a me.
Mia asciugai il viso con la manica cercando di pulire lo sporco e il sangue. Non avevo idea in che condizioni fossi. Poco importava, avrei dato il massimo.
< I noxiani sono a due giorni da qui. Oltre a noi, anche i Navori e qualche vastaya, si stanno preparando per contrattaccare. Non è nostro interesse interagire con loro. Dobbiamo distruggerli e recuperare l'arma. > Syndra ripeteva queste parole ogni tanto come un promemoria.
Iniziavo a pensare che lo dicesse per sé stessa e non per noi.
Due giorni di distanza da loro. . .
Syndra aveva finito la frase con " recuperare l'arma". Mi chiedevo se stesse tenendo la farsa per Zed o non sapesse nulla. Eppure Kayn sapeva tutto. Dovevo prestare maggiore attentiome alle mie azioni.
O forse era tutto per confordermi e c'era un'altra arma darkin per davvero.
A volte dimenticavo che Zed mi stesse col fiato sul collo.
Non capivo cosa si aspettasse da me. Non era ciò che pensava. Non avevo nessun ricordo al riguardo. Ricordo solo che quel giorno ci stavamo spostando, come sempre, ma un gruppo di solari armati ci avevano attaccato. Ricordo anche che Swain aveva iniziato ad uccidere chiunque gli capitasse a tiro, senza fare distinzioni tra alleati e nemici. E poi qualcosa dalle sue mani cadde. Era luminosa, forse una piccola lama. Quando si voltò per raccoglierla vidi un'altra lama simile nell'altra mano.
Aveva una strana espressione in viso, tanto da essere storpiata e non sembrare più lui.
Venne colpito più e più volte, ma respinse tutti rialzandosi e venendo verso di me come una furia. Poi, si avventò con le lame lacerando il mio corpo. Nonostante i miei sforzi di ricordare, questo era l'ultimo ricordo che avessi prima di risvegliarmi qui.
"Angolo autrice:
Scusate l'assenza, ma salute, vita incasinata, progetti qua e là, mi hanno letteralmente risucchiata. Sto lavorando sodo per la pubblicazione del mio primo libro e il mio cervello sta dando numeri. Sento i neuroni scoppiettare e ogni tanto ho bisogno di queste fughe, queste pause bizzarre in cui mi viene voglia di inventare e massacrare personaggi a caso. XD detto ciò, spero che riuscirò a che a completare questa piccola Fanfiction. Come sempre, spero in un vostro feedback. Alla prossima apparizione 😘🤣"
STAI LEGGENDO
La Lama dell'Ombra
FanficLa mia vita non mi era mai appartenuta, adesso però, mi muovevo per mia volontà. Mi era stata concessa la possibilità di essere migliore di quello che ero. < Io sono solo un'ombra e tu una lama >