twelve

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"Stamattina è mancata la prof. di religione e abbiamo avuto sostituzione da una professoressa di italiano, non nostra, che ci ha reso tutti interessati e curiosi dalla sua storia, la sua storia d'amore. Una di quelle che leggi solo nei libri, che se recitata in un film neanche ci credi..."


[...] "Avevo 16 anni ed avevo appena rotto con il mio primo ragazzo che, avevo scoperto, era andato a letto con una ragazza di quinta per soddisfare il mio rifiuto. Frequentavo un Liceo Classico ed era il 19 novembre, o meglio, il quarto giorno in cui "occupavamo" la nostra scuola. D'improvviso io, insieme ad altri quattro ragazzi più grandi di me, fummo sorpresi da due alti poliziotti che iniziavano a fare domande. Erano le 11 di sera, c'erano due gradi, mi coprivo con delle coperte portate da casa e tutto ciò che avevo mangiato era una fetta di pizza. "Allora? Cosa succede qui? Dobbiamo entrare o parlate da soli?" nessuno di noi rispose. Uno dei poliziotti, con degli occhi blu bellissimi anche al buio, si fece avanti, ci guardò e disse "Uno di voi venga con me, il resto andate dentro e per domani tutto questo deve finire", ci guardò ancora e mi indicò. "Tu, vieni"- disse con aria arrogante Occhi Blu. In quel momento avrei tanto preferito tirargli un pugno più che dargli delle spiegazioni a riguardo. L'altro poliziotto salì in macchina, Occhi Blu mi guardò e disse "Non ti mangio, devi solo far finta di parlare mentre cerco di riempire questo verbale". Lo guardai stranita e chiesi di ripetere quanto detto. Lo ripeté e aggiunse che, nel caso in cui, non fossi soddisfatta della soluzione, avrei potuto arrampicarmi sugli specchi per cercare scuse più adatte. Restai in silenzio. Fermò la penna, aveva la bocca socchiusa e per un attimo, probabilmente la prima volta, i suoi occhi si incrociarono coi miei. Distolse lo sguardo. "Visto che non parli, perché non mi dici come ti chiami?" sospirai e lo risposi. Altre domande seguirono la prima e alla fine mi disse "Ascoltami, tu mi hai assicurato che entro domani finirete di fare questo atto illecito e sai che se questo non accadrà ci saranno delle sanzioni, ok?" non mi lasciò rispondere e andò via.
Una domenica più tardi, ero ad una festa in discoteca di un compagno di scuola. Provammo degli alcoolici, niente di forte. Il mio ex ragazzo si avvicinò e iniziò a provarci insistentemente. Dopo circa dieci minuti sento delle mani che mi allontanarono. Non erano le mani di Miriam che cercava di tenermi lontana da lui e nemmeno del mio migliore amico. Erano le mani di qualcuno che non conoscevo ma, in ogni caso, delle mani forti e calde. Mi voltai e scoprii il volto di Occhi Blu, lo guardai un istante confusa. "Pensavo avessi bisogno di aiuto"- mi tolse le mani dai fianchi e fece un passo indietro- "Scusami, non avrei dovuto". Negai con la testa e lo rassicurai dicendogli di stare tranquillo. Si guardò la divisa e fece "Be', io sono in servizio quindi tutto ciò che posso fare è esserti d'aiuto nel caso in cui tu.." non finì quella frase perché continuai io "Un poliziotto in servizio può riaccompagnare a casa una studentessa che compie atti illeciti?" sorrise. Fu la prima volta che lo vidi sorridere e tutt'oggi mi ripeto che quel sorriso, tra la musica di discoteca e le luci fastidiose, meritava di essere fotografato. Mi riaccompagnò a casa e prima di scendere mi disse che avrei potuto lasciargli il mio numero per assicurarlo, il mattino dopo, che avessi dormito bene.
Fu l'inizio di tutto. Oggi, a distanza di 20 anni abbiamo due figli, la voglia di viverci ogni giorno di più e l'orgoglio di raccontare il nostro amore a chiunque. Innamoratevi, vivete l'amore, non date una risposta negativa alle nuove esperienze. Innamoratevi e sarete felici."


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