Capitolo 2

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Ero sconvolta. E lo era anche Ale. Una scuola che ti insegna a uccidere alieni!? Non era possibile.
:"Okay ora basta!" Grido' Ale. Il comandate si giro' e Ale riprese a gridare.
:"E' uno scherzo! Avanti! Gli alieni di nome Apic!? Vogliamo piantarla!"
:"Ragazzo, mi spiace ma e' tutto vero" disse il comandante. :"E ora forza, dalle vostre famiglie."
Arrivati a casa di Ale il comandante mi chiese di restare dietro la casa. Era normale, credo che hanno pianto e io non avevo il diritto di guardare.
Restai li' senza capire niente. Perche' noi? Per la nostra bravura nei videogiochi? Pensano davvero di formare un'esercito di adolescenti?
Comunque non scappai. Non so, io non pensavo fosse uno scherzo fin dall'inizio. Rimasi appoggiata al muro. Dopo 15 minuti Ale e il comandante tornarono. Non so, mi venne d'istinto, abbracciai Ale. Mi senprava giusto. Lui mi strinze piu' forte e poi ci incamminammo verso casa mia. Arrivati, Ale aspetto' sotto e io salii con il comandante. Non ricordo cosa disse ai miei, ricordo solo che mia madre mi abbraccio' e mio padre altrettanto. Scendemmo e Ale mi salto' al collo. Sorrisi. E lo abbracciai fortissimo. Poi ci incamminammo.
:"Dove andiamo?" Chiesi.
:"Andiamo al nostro veicolo che ci portera' nello spazio. E' un razzo. Ma e' ben nascosto." Spiego' il comandamte.
Non risposi. Diedi la mano a Ale e camminai.
Arrivammo in un posto alquanto strano che puzzava di pipi'. C'erano topi, anzi, PANTEGANE DI 30cm che giravano mangiando uccelli morti. Raccapricciante. Il comandante mise una chiave in una piccola serratura e dal terreno si sollevo' un razzo.
~spazio autrice~
Spero che la storia vi stia piacendo, nel prossimo capitolo (che postero' sta sera o domani mattina) descrivero' il viaggio e cominceranno le "lezioni" della nuova scuola.

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