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7 Anni prima..
Mi vedo allo specchio e quello che vedo non mi piace, la mia mamma mi dice sempre che se continuo a mangiare così diventerò una balena e che per una bambina di 12 anni come me non è normale..
Oggi è un giorno molto importante perché la mia maestra anzi professoressa, non mi sono ancora abituata a chiamarla così, mi ha invitato a casa sua per fare da tutor a suo figlio.
Lei è un'insegnante meravigliosa, si chiama Stacy ed ha un viso molto dolce che ti mette tranquillità, ogni giorno a scuola quando tutti i bambini sono fuori a ricreazione mi dice sempre che sono bravissima nello studio, e che sono la figlia che ha sempre voluto.
Io la ringrazio sempre, quello che non le dico mai però è che è la madre che io ho sempre desiderato, almeno lei mi dice che sono bellissima.. Abbiamo un rapporto molto bello dato che sa che qui a casa non mi trovo molto bene, questo perché lei riconosce quando sono giù di morale e io le racconto la situazione: mia mamma è stata lasciata da mio padre e beve molto, motivo per cui a volte se la prende con me anche per delle piccole cose e io mi sento sempre in colpa per tutto.

Mi scende una lacrima sulla guancia mentre ripenso a quello che vivo tutti i giorni, la raccolgo subito prima che mia madre possa entrare e sgridarmi per essere così debole e ingenua. Indosso al volo i vestiti che avevo accuratamente scelto stamattina e mi affretto fuori la porta di casa avendo visto il bus arrivare in lontananza.
Arrivata davanti alla casa della mia insegnante avverto dei rumori e delle voci strane provenire da una delle camere al piano di sopra, busso e dopo poco mi apre la donna sorridente dicendo di accomodarmi. Un profumo fresco di cotone mi avvolge e io subito inizio a guardarmi intorno essendo la prima volta che entro in quell'ambiente. I miei occhi curiosi scorrono su ogni angolo dell'abitazione fino ad incrociare altri due occhi.

《Ciao》 dico al bambino davanti a me porgendo la mia mano
《Ciao》 risponde svogliato ammiccando un sorriso che non promette niente di buono
《Vivienne cara spero tu ti senta a tuo agio qui, su andate di sopra a studiare insieme》 conclude brevemente la donna

《Ehi tu, non mi hai ancora detto il tuo nome》 ammetto sedendomi sulla sedia
《Non sono cose che ti interessano, sei qui solo per aiutarmi con questi compiti
merdosi》 ribatte lui infastidito
《Non mi parlare in questo modo, io sono qui perché tua madre me lo ha chiesto con
tutto il cuore》
《Mia madre è solo una stronza egoista, non so tu che persona abbia conosciuto》 sputa
di getto arrabbiato
《Lei lo fa per il tuo bene!》concludo ascoltando una sua risata nervosa come risposta

Decido di non parlare più per evitare ulteriori discussioni e mi metto subito all'opera per cercare di costruire qualche mappa concettuale. Mentre faccio gli schemi getto qualche occhiata al bambino "strano", giusto perché Stacy mi ha detto, senza che lui ci sentisse ,di tenerlo d'occhio.
Dopo 5 minuti vedo il foglio che avevo accuratamente preparato distruggersi in mille pezzi e ci impiego 2 secondi per capire che è stato lui a strapparlo

《Ehi ma che fai?》
《Semplicemente mi stavo annoiando》

"Potresti studiare ogni tanto così vedrai che non ti annoierai più"
Dico a bassa voce tra me e me ma quando mi sento tirare la coda capisco che l'ho detto più forte di quanto credessi

《Sei un troglodita, ecco cosa sei, io ora me ne vado perché non spreco il mio tempo con te!》
《E vattene ma chi ti vuole》risponde lui con tono calmo.
Infuriata scendo le scale due scalini per volta, rischiando di rotolare giù più e più volte finché non tocco il pavimento dell'ingresso, saluto al volo la professoressa e me ne vado a casa decisa che un giorno se lo avessi rincontrato gliel'avrei fatta pagare.

Presente
Ed eccomi qui a camminare per i corridoi dello Shadowmoor Institute, uno dei college più rinomati di New Orleans, dove vale la legge del più forte, mi spiego meglio, se hai conoscenze e ti sai adattare allora puoi benissimo campare qui anche cinquant'anni tuttavia se invece sei uno sfigato beh, non resisti nemmeno due minuti.
Come se non bastasse arrivarci non è nemmeno così facile, io abito a cinque isolati da qui e devo prendere due autobus che passano in media ogni mezz'ora per cui se perdi il bus e arrivi in ritardo sarai lo zimbello di tutto l'istituto, aka uno sfigato.
Per fortuna io sono molto brava nello studio, non ho problemi con le tempistiche, né con l'organizzazione degli esami, tutto merito della professoressa Stacy delle medie...A proposito non l'ho nemmeno più vista di sfuggita, chissà che farà ora.

Bound by darknessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora