Bound by darkness

2.

𝐃𝐑𝐀𝐕𝐄𝐍
Entro nello spogliatoio per cambiarmi prima della mia solita sessione di ginnastica, ma in realtà quello che mi piace più di tutti è la sensazione di essere guardato dalle ragazze che fanno le prove dello spettacolo per l'inaugurazione della stagione scolastica.
Il fatto è che so di avere fascino, un tempo tutti questi tatuaggi mi avrebbero allontanato dalla società per via dei canoni sociali ma ora come ora sono proprio questi che attirano le ragazze come una fottuta calamita e loro credono davvero che possano avere una possibilità con me, o forse sono io che glielo faccio credere.
Mentre rifletto su questo mi scappa un ghigno soddisfatto.
Penserete che sono uno stronzo approfittatore ma sapete, i traumi che ho subito da piccolo hanno contribuito a costruire l'uomo che sono adesso.

ᰋ      ݁...7 anni fa
《Mamma ascoltami, ti sto dicendo che ho deciso cosa fare per il mio compleanno》
《Draven un attimo, sono impegnata con il lavoro da far fare a Vivienne》

Insoddisfatto me ne torno in camera pensando che a nessuno importa di quello che dico, a nessuno frega di un povero bambino che ha il destino già segnato: essere un fallito e morire da solo.
Quella Vivienne mi sta rovinando la vita, da quando è un alunna di mia madre, lei non mi guarda più allo stesso modo, anzi non mi guarda proprio, per lei sono diventato un fantasma e io allora sarò il fantasma di Vivienne, la perseguiteró finché non avrà avuto quello che si merita, le renderò la vita impossibile come lei sta facendo con me e sfrutterò il fatto che lei non conosce il mio nome.

ᰋ      ݁Presente
Apro la porta dello spogliatoio e vedo un ammasso di gente che mi blocca il passaggio.
Mi faccio spazio aiutandomi con le mie braccia possenti prima che debba spaccare la faccia a qualcuno che non si sposta di sua volontà fino a che arrivo davanti a una scena che non mi sarei mai aspettato vedere.
Lei, in piedi, con la maglietta in mano e il reggiseno con le tette in bella vista

《Che sta succedendo qui?》 sbotto facendo il finto tonto anche se ho capito benissimo come andrà a finire.
《Ahh guardate chi abbiamo, ti sei persa bambolina?》 continuo suscitando le risate dei presenti con l'intento di prenderla in giro e metterla in soggezione. Ottengo proprio la reazione che volevo.
《Io....Io...》balbetta cose senza senso. Bingo. Ce l'ho in pugno.
《Tu cosa ragazzina?》dico ridendo e godendomi la sua reazione

《Vi allenate, vi fate crescere i muscoli e poi di uomini non avete proprio niente, dato che vi piace umiliare una ragazza che si è trovata nel posto sbagliato, al momento sbagliato》sputa furibonda.
So che dovrei avere compassione e non trattare una ragazza cosi, ma lei non è una ragazza qualsiasi e dei suoi sentimenti onestamente non me ne frega proprio un cazzo.
《Ragazzina..., lasciami farti capire una cosa. Qui nulla è servito, e a nessuno fotte delle tue idee da femminista per cui impara a vivere la vita, che non è fatta di unicorni e fiorellini colorati, impara a farti i cazzi tuoi e a non metterti nei casini, così vedrai che non verrai più umiliata》 soffio a pochi centimetri dal suo viso facendola rabbrividire e, per un momento, vedo un segnale di cedimento, stava cedendo proprio sotto i miei occhi e questo mi da un senso di controllo che a parole non posso minimamente descrivere.

Se ne va ma prima di varcare la soglia decido di darle il colpo di grazia, giusto perché per i miei gusti non mi sono divertito abbastanza a prenderla in giro e a farla infuriare

《Ah comunque, bel culo Porter》 dico sfoderando il mio sorriso più paraculo

Senza pensarci due volte apre la porta dello spogliatoio, che sbatte a causa del movimento brusco, e vedo la sua presenza dissolversi.
So che se la seguissi sembrerei un fottuto cagnolino o un sottone ma la verità è che la mia vendetta è appena cominciata.
Prima che scenda le scale le afferro un polso e quando mi guarda sembra volermi uccidere. Beh non ha tutti torti.