No. È stata la prima cosa che ho detto stamani ai miei amici quando mi hanno chiesto se andavo alla festa di stasera.
Si. È stata la cosa che mi hanno costretto a dire.E quindi eccomi qua, in ritardo di ben venti minuti, ma alla festa almeno ci sono arrivato.
Indosso una giacca di pelle nera con una maglia bianca e dei semplici jeans neri, non mi sono nemmeno impegnato tanto.
Sono entrato ora tra tutti questi esseri viventi e a malapena riesco a vedere i miei amici da quante persone ci sono.Vado a prendere da bere al bancone riconosco due persone. Una è Charlotte, l'altra è quella mezza sclerata della bella addormentata nel bosco.
Vado a darle fastidio.«Ehi ehi ehi, non pensavo che le principessine bevessero»
Si gira e i suoi occhi color miele cominciano a guardarmi male.
«Vaffanculo coglione»
«E che ho fatto?» le domando divertito.
«Devi smetterla di rompermi i coglioni e di chiamarmi principessina, Bella Addormentata o cose del genere, intesi?»
«Certo Bella Addormentata.Certo.» scoppio a ridere.A quel punto mi da uno spintone.
«Non so neanche il tuo nome e tu ti permetti di prendermi in giro?!»
«È un modo diverso per chiedermi come mi chiamo principessina?»
«Certo che no! Coglione.»
«Mh mh, mi chiamo Chris comunque. Adesso posso prenderti per il culo visto che sai il mio nome Bella Addormentata.»Si sta incazzando, si vede, e ne sono felice, perché vuol dire che sto riuscendo a infastidirla.
«Ti faccio una domanda a cui devi rispondere si o no in meno di un secondo, se non ci riesci vedrai, pronto?»
«Certo.»
«Allora vediamo...lo vuoi un calcio nei coglioni?»Eh?!
«Uno!»
Porca troia.
Scanso in tempo un calcio che doveva arrivarmi dritto nei genitali.«Ma che cazzo fai?! Mi vuoi mandare all'ospedale??»
«Non hai risposto alla domanda nel tempo prestabilito.» ghigna e se ne va con Charlotte.Passo il resto della serata con i miei amici.
Sono le tre, decido di andare a casa. Non voglio stare un secondo di più in questo ammasso di persone.Arrivo alla macchina e parto.
Appena sono a casa noto che i miei genitori non sono ancora tornati dal viaggio di lavoro.
Beh meglio, più posto per me in casa.
Mi butto sul letto e comincio a guardare tiktok, dopo poco crollo e mi addormento.Domenica. Il giorno prima dell'inferno.
Visto che non ho nulla da fare, vado al parco, dove c'è anche il campo per giocare a basket.
Dopo essermi allenato un po' tornò a casa e mi faccio una doccia.Ovviamente poi non ho più voglia di fare nulla, sono le cinque di pomeriggio, mi ributto sul letto e mi addormento.
Suonano il campanello, guardo l'orologio e vedo che sono le sette di sera. Ma chi cazzo è che viene alle sette di sera a casa mia??
Vado ad aprire.
Alex Crawford.
Migliore amico, nonché compagno di stronzate da tutte le superiori.«Ehy ehy ehy Norton!»
«Alex, cosa ci fai qua.»
«Senti mi chiedevo...»
Non so se voglio sentire.
«Ti ho visto parlare con quella nuova ieri, com'è?»
«Allora, parlato è poco, visto che stava per tirarmi un calcio nei coglioni»
Scoppia a ridere.
«Ma mi spieghi che cazzo ridi?»
«Scusa, scusa non volevo» dice trattenendosi.
Sbuffo.
«Allora, quindi... Se non vi state molto simpatici posso prendermela io?»
«Fai che ti pare, tanto quella è una pazza sclerata, scommettiamo che poi vieni a nasconderti da me?» ora quello che se la ride sono io.
«Si certo, guarda che un sorriso come il mio non ce l'ha nessuno» si mette a ridere pure lui.
Appena ci riprendiamo lo butto fuori e lo saluto.
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Everything Is Possible
ChickLitAurora Smith si è appena trasferita a New York con i suoi genitori. Nel suo primo giorno di scuola attira subito molte attenzioni grazie ai suoi occhioni color miele, facendosi molti amici. Chris Norton, nonché il ragazzo che tutte sognano e compag...