Capitolo 6: Trust Me🔴

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"Pensavano di poter fuggire... pensavano di poter raggiungere la felicità quando su Sacredland ci fu la guerra. Pensavano di avere tutta la vita davanti, di poter stare con i loro amori e di poter procreare, ma neanche questo gli fu concesso. Ora sono tornati, si sono reincarnati e vogliono ricominciare daccapo, sperando che il mondo di oggi non sia altrettanto marcio come lo era allora..."

Peter

Quel proiettile che mi ha colpito la spalla è penetrato nella mia carne. Continuo a guardare quel punto, come se non avessi percepito nulla, eppure il sangue caldo lo sento scivolare sul mio braccio, macchiando la camicia.

Per chi ha vissuto come me, il dolore non sempre lo avverte. Ho avuto a che fare con una donna malvagia che voleva farmi diventare un mostro e tutti i colpi che ricevo adesso per me sono solo solletico.

Nell'arena avevi due possibilità: batterti o farti ammazzare.

L'unico problema è stato quando Adele ha liberato Cobra. Lui era più sanguinario di me. Aveva una maschera di ferro in volto con un lucchetto dietro la nuca e la chiave era attorno al collo di quella psicopatica.

Del resto sono riuscito a sopravvivere. Del Toro venne in mio soccorso, seppur lo odio a morte, senza ragioni. Quel giorno ci siamo guardati le spalle a vicenda. Non riuscimmo a battere Cobra, fu lui che si arrese gettando l'arma a terra e si rivolse alla madre. "Non ucciderò i miei sosia solo perché ti annoi a morte!"

"Allora suppongo che verrai punito per avermi disobbedito."

Cobra ha preferito la punizione piuttosto che farci fuori. Perché sapeva che ci avrebbe eliminati in un attimo.

Torno a guardare Kathlyn che stringe ancora la pistola, nonostante abbia la caviglia rotta. È sempre stata agguerrita, forse per questo attira la mia attenzione. Le femmine fragili non fanno per me. Le voglio combattive e se sono perverse ancora meglio.

Almeno non ci si annoia.

Osservo lo smalto nero che ha sulle unghie e l'attenzione finisce sul marchio dei Difensori di Menfi. Lo abbiamo sullo stesso punto, ma lei non può vederlo per via del guanto nero di pelle.

Il vapore bianco esce dalla sua bocca ogniqualvolta che respira. È stanca, infreddolita, specie con quella camicia che la copre fino alle cosce.

Indietreggia come meglio può e ogni tanto libera qualche lamento per lo sforzo che sta facendo.

Se solo mi ascoltasse. Testarda.

«Kat, ho detto che sono qui per salvarti.»

«Non mi fido di te. Che ne so se stai dicendo la verità!»

«C'è un modo per provarlo.» le rispondo e mi avvicino.

Entrambi siamo con le pistole puntate contro e arriviamo al fiume, dove c'è un pontile di legno con accanto una barchetta del medesimo materiale.

«Ti ho detto di non avvicinarti!» grida e i suoi piedi sfiorano la riva. L'acqua gelida le accarezza leggermente i talloni e il suo respiro diventa più accelerato.

Tocca di nuovo il grilletto e appena il proiettile esce dalla canna la imito, sparando un colpo, che non va nella sua direzione, ma si imbatte sulla pallottola di Kathlyn.

Esse si schiacciano e finiscono sul suolo leggermente innevato.

Kat rimane sorpresa, incredula di ciò che ho appena fatto. Un Sicario addestrato è in grado di fare cose incredibili. Basta solo tanto esercizio per apprendere certe abilità.

𝐇𝐢𝐭𝐦𝐚𝐧 ➳ ᴄᴏᴍᴇ ᴠᴇʟᴇɴᴏ [Primo Volume]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora