capitolo 4 -butterflies.

9 0 0
                                    

Lee know's POV:

Avevamo ancora quattro minuti per continuare a baciarci. Le nostre labbra si cercavano, ogni bacio diventa più intenso del precedente.

Era come se in quel momento il tempo si fosse fermato, eppure entrambi eravamo consapevoli del limite che avevamo, con la porta chiusa ma completamente al sicuro dagli sguardi degli altri.

Le farfalle nello stomaco erano impossibili da ignorare, una sensazione travolgente che mi accompagnava mentre le nostre mani si muovevano timidamente lungo i fianchi dell'altro.

esplorando ogni curva e ogni contorno. Ogni tocco era carico di emozione, un mix di desiderio e vulnerabilità che mi faceva sentire vivo come mai prima d’ora.

Il suo profumo, dolce e avvolgente, mi inebriava mentre i nostri respiri diventavano sempre più affannosi.

Sapevo che dovevo concentrarmi, ma la sua presenza mi distraeva completamente.

Volevo perdermi in quel momento, dimenticare tutto il resto, anche se sapevo che il tempo stava per scadere.

"Non possiamo fermarci adesso," sussurrai, la mia voce quasi un imploro. Lei sorrise, e quel sorriso era il sole che illuminava la stanza buia.

"Hai ragione.." rispose, i suoi occhi brillavano di una luce che mi faceva sentire invincibile.

Ci stringemmo di più, come se volessimo fondere i nostri corpi in uno solo. Le mie mani scivolarono nei suoi capelli,

e lui si avvicinò, facendomi capire che anche
lui desiderava quel momento tanto quanto me

Ogni bacio sembrava un promemoria, un segnale che ci diceva che eravamo fatti l'uno per l'altro.

Ma sapevo che quattro minuti non erano abbastanza. Avevamo bisogno di più tempo, di più momenti come questo. La mia mente cominciò a vagare,

immaginando un futuro in cui avremmo potuto vivere senza freni, senza paura del giudizio altrui.

Ma per adesso, dovevo concentrarmi su di noi, su quel breve intervallo che ci era concesso.

Le nostre labbra si staccarono solo per un attimo, il nostro respiro si mescolava in una danza frenetica.

"Dobbiamo fare in fretta," lo avvertii, ma il suo sguardo mi fermò. "Non voglio
pensare a quello che verrà dopo," disse, e la sua sincerità mi colpì.

"Nemmeno io," ammettei, "voglio godermi questo momento." E così facemmo,
tornando a perderci l'uno nell'altro, mentre il mondo esterno svaniva,

e per quei pochi minuti, eravamo solo noi, in una bolla di felicità e amore giovanile.

***

Con un ultimo bacio, ci separammo, entrambi con il respiro affannoso e un sorriso stampato sul volto. "Dobbiamo uscire da qui prima di essere scoperti,"

dissi, cercando di riprendere il controllo della situazione. Lui annuì, ma il suo
sguardo era ancora carico di divertimento e complicità.

Aprimmo lentamente le porte dell'armadio, e ci ritrovammo in un corridoio vuoto,
il suono delle risate proveniente dal salone accanto a noi.

"Siamo stati davvero fortunati," sussurrò, mentre mi lanciava uno sguardo furbo. "Vuoi continuare a divertirti?"

"Sei diabolico," risposi, ma il mio sorriso tradiva la mia curiosità. "Che hai in mente?"

"Un gioco," disse, tirando fuori una bottiglia di champagne che avevano lasciato lì per festeggiare.

"Ogni volta che qualcuno di noi dice una bugia, deve bere un sorso."

"Sembra interessante," risposi, mentre lei versava il champagne in due bicchieri eleganti. "Ma preparati, perché sono un maestro nel mentire."

Bevemmo, e il frizzante liquido ci scaldò subito. "Allora, comincia tu," dissi, cercando di mantenere un’espressione seria.

“E va bene, prendo un sorso,” ammise, portando il bicchiere alle labbra.

La tensione si fece più leggera, e continuammo a sfidarci, scoprendo piccoli segreti e divertendoci sempre di più.

Ogni volta che uno di noi veniva colto in fallo, l’atmosfera si caricava di un
brivido piccante, le nostre risate mescolate all’eccitazione del momento.

"D'accordo, la mia volta," dissi, cercando di pensare a una bugia credibile. "Non ho mai cantato sotto la doccia."

"Quella è una bugia" rise, sapendo benissimo che era una delle mie abitudini.

risi consapevole che quella fosse una bugia,  mentre bevevo.

Il gioco continuò, e ogni bugia rivelata sembrava avvicinarci di più. "Ultima domanda," dissi, con una smorfia divertita. "Qual è il tuo segreto più imbarazzante?"

Lui si fermò per un attimo, il sorriso si allargò, e io capii che stava per dire qualcosa di audace. "Ok, lo dirò. Una volta ho scritto alla mia ex che mi mandava ma ho ricevuto il palo."

"chi era?" tra poco gli veniva un malore.

"Non posso dirtelo" rispose, ridendo nervosa mente mentre beveva. “Non posso rivelare i miei segreti più profondi.”

La nostra serata proseguì tra risate e sorsi di champagne, mentre la chimica tra di noi cresceva sempre di più.

Ogni bugia ci faceva ridere e avvicinava le nostre anime, rendendo quel momento indimenticabile.

Non c’era più alcun dubbio: quel gioco era solo l’inizio di qualcosa di speciale
tra noi.
***
spazio autrice
ciao a tutti!
ed ecco qui il mio 4° capitolo, ci rivedremo il prossimo weekend, buona scuola a chi ci va<3

Le canzoni che mi hanno aiutato a scrivere i capitoli:

There -Straykids
DLMLU -Straykids
Destiny -Seungmin
battle ground -Straykids
someone like you -Han
Camelia Lady -Jeongin
mermaid -Jeongin
you were beautiful -Seungmin
Love poem -Seungmin
me after you -Paul Kim

~Giselle

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: 5 days ago ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

My new assistant~MINSUNGDove le storie prendono vita. Scoprilo ora