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Nelle profondità della bellissima Puglia,in Italia,la bella ed accogliente Italia,c'è una strana terra bagnata da due mari,tutt'intorno fino a sembrare una calda e soleggiata isola..posto in cui nasce "l'oro nero",la famigerata cozza tarantina:prodotto di cui tutta la Puglia se ne pavoneggia.•Questa splendida "isola" però,ha un quartiere colorato di rosso,un rosso brillantinato..i palazzi sono dipinti di rosso,preferiscono mascherarli così,ma anche rosa e arancio e qualcuno bordeaux..perchè a pochi metri più in lá,c'è una gigantesca fabbrica che sbuffa e sbuffa e ai suoi lati ci sono tanti enormi letti di polvere di minerale ferroso e polvere di carbone,montagne alte diversi metri..e se c'è vento,uno spolverio nè ricopre qualsiasi cosa.. così,i bambini, si ritrovano senza scuola...e,molti abitanti,con sigilli alle porte, perchè troppo adiacenti alla gigante fabbrica..perchè la fabbrica non può e non deve fermarsi,tutto il resto si,a Taranto può fermarsi..e se il sindaco può chiudere le scuole, può chiudere anche le case,perchè anche quelle si,si possono chiudere.. già...questo è accaduto davvero,come se niente fosse,in una città di uno sTATO
chiamato ITALIA.
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Tutto incredibile ma tutto incredibilmente vero.
Per i potenti molto in alto,questo bel posto è un posto strategico, per via del mare e del porto,per produrre acciaio.
In una mastodontica acciaieria alimentata a carbone(nemmeno fossimo negli anni 20').Taranto è RIMASTO L'UNICO POSTO in Italia, in cui lo producono partendo da zero
CON.LA.DANNOSISSIMA.LAVORAZIONE.A.CALDO.
L'unico,perché le aree a caldo delle piccole acciaierie o ferriere presenti in Italia,
sono state chiuse
perchè ALTAMENTE DANNOSE per l'uomo e per l'ambiente..e dato che "la salute viene al primo posto",resteranno aperte solo quelle a freddo.
Tranne che a Taranto,perché probabilmente parliamo di cittadini di serie B,a loro non è concessa la salute! Non sono Italiani forse e l'area a caldo non si chiude! Eppure parliamo della più grande e pericolosa d'Europa,posta a decine di metri di distanza da scuole,case e parchi.Pazzesco.
Grande area a caldo = grande inquinamento.
I potenti politici,
hanno deciso quindi,che quegli abitanti,formati da bambini,mamme e papà,sorelle,fratelli,zie,zii e nonni,per loro, sono tranquillamente s a c r i f i c a b i l i ,in nome del PIL NAZIONALE.
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Erano i tempi delle spice girls,del giornalino Cioè,di Fiorello e il suo Karaoke,festival bar e non è la rai...ascoltavo musica dal pomeriggio alla sera..il nonno preferiva togliere il suo apparecchio acustico,non lo indossava mai in realtà,amava il silenzio...ormai ci era abituato;colpa di un'incidente sul lavoro e il nonno si ritrovò sordo..e..anche cieco da un occhio,diceva la nonna mia che fu colpa di un esplosione in fabbrica.
•La mia casa si trovava in centro,a Taranto..non era molto grande,ma c'era spazio a sufficienza per me,i miei genitori,sorellina e nonni..e spesso,durante le festività Natalizie,in qualche brandina ci entravano anche i parenti,così al mattino erano già li e la sera si poteva restare svegli fino a notte fonda,tutti insieme.Durante l'infanzia ero una bimba sognatrice e felice,e amavo i nonni da impazzire..ricordo quando preferivo andare a fare passeggiate con loro,magari andare a trovare gli zii in un paese vicino,da fantasiosa e sognatrice quale ero,anche le cose più semplici mi parevano meraviglie..nel tragitto,in macchina,vedevo ogni volta la "fabbrica delle nuvole",una fabbrica grandissima che creava le nuvole per tutto il mondo;poi il vento le portava via.Emanava un cattivo odore,io con pollice e indice mi tappavo il naso,ma glie la indicavo comunque ogni volta a mio nonno,urlando a squarciagola e piena di stupore..lui sorridendo appena,annuiva,non ha mai aggiunto altro.Era di poche parole.
Andavamo a trovare spesso anche una cara zia,viveva sola,purtroppo vedova..non mi hanno mai parlato di com'è morto lo zio.
Lei abitava in città come noi,ma non molto vicino,dovevamo comunque prendere la macchina;un giorno,sentii la nonna piangere tantissimo,non lo faceva mai,era sempre allegra mia nonna...ma quel giorno tutti erano tristi,la cara zia morì di "Fumor".."Lumor"..ah..dice mamma che si chiama Tumore!Io le volevo bene.Povera zia,morta di questa cosa tanto strana.
•Dopo appena un mese,arriva l' estate e finalmente tutti al mare,ahhh il mio bellissimo mare..
è di sicuro il più bello del mondo.
Quel giorno non si vedeva la solita famiglia al solito posto come ogni anno...e non si vide nelle settimane successive..non ci metto molto ad allacciare nuove amicizie,facile per me dato il mio caratterino attacca-bottone che mi ritrovo.Così passo svariate settimane spensierata.Ma a lei ci pensavo sempre..era la mia migliore amica,perchè con lei non si facevano compiti,non ci si annoiava mai,ma era l'amica delle vacanze..e ogni volta,ci munivamo di maschera subacquea e correvamo direttamente in mare per restarci fino a sera,fino ad uscirne raggrinzite.Non vedevo l'ora di rivederla.
Ero comunque serena..la scuola ancora lontana,le giornate lunghe e spensierate,la musica dal jukebox suonava ininterrottamente,spesso ripeteva le stesse canzoni.Ma era piacevole.
Un giorno rivedo la mia amica...le andai incontro a passo veloce con la maschera già pronta in viso,e un'altra che mi penzolava sotto il gomito pronta per lei...ma a guardarla meglio appariva triste e pallida,parlava poco,di sorridere neanche a parlarne,non era la solita amica di sempre..aveva da pochi mesi perso il suo cuginetto..era morto.
Io lo ricordo il suo cuginetto,poco più piccolo di noi..bello e paffutello,piuttosto simpatico.Restai impietrita,non dissi niente,ma corsi tra le braccia della mia mamma... mamma mi disse che fu colpa di quella cosa,la malattia del secolo,proprio come la zia.
-Cosa??!-Un bambino?..La mia mamma mi disse che a causa dell'inquinamento,poteva capitare a grandi e piccini.
Ma cosa si stava inventando!? ..nella mia città non vedo inquinamento,basta guardare il bel mare,pulito pulito.
-Mamma lo vedi quanto è pulito il mare? ..Ma non volli entrare più in acqua quel giorno,ne giocare.Piansi una notte intera..fortissimo;decisi che quella cosa,"tumore" lo chiamano,era la cosa che odiavo di più al mondo.La mia mamma mi promise che non sarebbe capitato più a nessuno.
•Signore e signori..Gli anni passano,la gente muore,ma non di tumore dicono i miei genitori..e non per inquinamento.La mamma si era sbagliata.
\\\Tutte le persone sono sane e felici,il cielo è azzurro..senza nuvole,la fabbrica delle nuvole oggi è spenta.Il cielo così è magnifico.C'è il cuginetto della mia amica conosciuto qualche estate prima..nuota con pinne e occhialini nell'acqua cristallina e fresca;vedo mia zia in lontananza che tenta di addentare una succosa fetta di anguria,sotto il fresco dell'ombrellone spaparanzata sulla sua sdraio...i miei genitori giovani e innamorati tengono per mano la mia bella sorellina, intenzionata ad esplorare la sabbia fine tra le dita dei piedi.I nonni dormono beati..il sole li sfianca.///
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La fabbrica delle nuvole 🏭☁️☁️☁️
Historical FictionÈ un viaggio tra ricordi d'infanzia, sfide familiari e ingiustizie ambientali vissute in Puglia,nella bellissima ma tormentata Taranto. Si racconta come l'acciaieria più grande d'Europa,a scapito di un'intera comunità,faccia tutt'ora parlare di sé a...