two

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April non era come tutte le altre, lei era l'esatto opposto. Insomma, al divertimento, al sesso, alla droga, alle canne, e a tutti gli sfoghi degli altri ragazzi, lei preferiva scrivere.

Perché per lei "scrivere" equivaleva alla vita.

Lo trovava divertente per sconfiggere la noia, ed era dura la battaglia dato che la noia in quella casa e soprattutto nella sua mente regnava già da un po'.

A distrarla dal pezzo di carta era stato il campanello che suonava ininterrottamente, portando così ancora una volta la noia tra i suoi pensieri.

«Chi è ora?» tutto ciò che si stava chiedendo.

Dopo esser uscita dalla sua camera, si era diretta alla porta, pronta ad aprire.

E non lo avesse mai fatto.

«Ciao, sono il ragazzo di questa mattina.» il cespuglio verde stava per entrare nella casa, quando April lo blocca con la sua piccola mano sul petto.

«Che vuoi?» aveva corrugato la fronte parlando con un tono noioso e pensando a quanto quel ragazzo fosse prepotente. Chi ha detto che puoi entrare? April no, sicuro.

«Dai, devi solo svolgermi matematica. Non riesco.» le parole del ragazzo erano accompagnate da un leggero sbadiglio da parte della persona che si trovava di fronte a lui, e in questo caso la dominante della situazione. Così, dopo aver scosso il capo, aveva chiuso la porta in faccia al ragazzo ritornando in camera sua.

Sembrava così buffo quanto una penna e un foglio salvassero la ragazza dal mondo noioso che la circondava, eppure ci riuscivano alla perfezione.

maths lessons » cliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora