Riesco finalmente a leggere il primo libro della saga Eternal War di @livio.gambarini, l'autore fantasy italiano tanto declamato da tutti (o almeno da molti) nell'ambiente, sia sui social che alle fiere. Che dire, hanno ragione! L'ambientazione di questo primo volume, cioè la Firenze di Dante, è veramente magnifica, evocativa e ricostruita con cura notevole, non solo per quanto riguarda gli avvenimenti storici e la politica, ma anche per particolari che possono sembrare insignificanti ma mettono in evidenza che nulla è lasciato al caso (a titolo di esempio, la foggia delle armi, i fori sulla lama che alleggeriscono le spade pesanti, i condimenti e le spezie usate nei pasti...).
Lo scenario è avvincente: dietro le guerre tra le famiglie fiorentine, tra ghelfi papali e ghibellini imperiali, si nasconde una lotta tra spiriti, che trascende il piano della Materia. Se all'inizio ci si mette un pò a capire il funzionamento di un sistema poco familiare, perdendoci tra i colori dei drappi e quelli delle anime, ben presto la narrazione ci avvolge facendoci vivere ogni scenario in tutte le sue cromature vivaci, ma non solo: anche nei suoi odori e nei suoi sapori. L'azione, osservata dal doppio punto di vista di Guido Cavalcanti e del suo Spirito Guida, Kabal, è serrata, e il libro si divora dall'inizio alla fine, non ha punti morti. Poi dicono che non ci sono autori fantasy italiani di primo livello!
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