Felix's pov
Sono seduto sul divano a guardare Instagram. Chan e' andato a fare la spesa, Han e' in camera sua con Minho e non voglio sapere che stiano facendo, Changbin e' in palestra, Seungmin legge, Jeonjin dorme e Jinnie dipinge...insomma, nulla di nuovo. «Mi pacerebbe che in questa casa ci fosse qualcosa di piu' eccitante», sbuffo buttando la testa in dietro. All'improvviso sento uno strano rumore, rimetto la testa in avanti e guardo verso la finestra. Se non vado errato, e da li' che ho sentito quel suono. Aguzzo la vista stringendo gli occhi. Inizio a dirmi che la mia voglia di novita' me lo ha fatto immaginare quando qualcosa mi colpisce la testa facendomi cadere a terra. Mi ricompongo massaggiandomi il punto leso e cerco di vedere meglio cosa mi ha preso. Mi stupisco quando vedo che e' un libro, molto grosso e pesante, la copertina e' di color granata incorniciato d'oro, «La Leggenda Di Centopia», leggo. Ridacchio e lo apro curioso. Vedo sorpreso che le pagine sono completamente bianche, tutte. «Ma cosa, non c'e' scritto nulla, aah, non importa, che libro stupido», sbuffo alterato. Faccio per andarmene quando sento di nuovo quel suono di prima. I cristalli sparsi su tutta la copertina iniziano a illuminarsi. Sento qualcosa al polso, lo guadrdo e vedo formarsi un bracciale d'oro con una forma molto particolare tempestato di pietre preziose gialle con una piu' grande al centro.[le pietre sono gialle apposta per personalizzarlo].
Piu' curioso di prima ri-apro il libro e vedo in una pagina che finalmente c'e' scritto qualcosa, ma sono tutti segni incomprensibili.
Tocco la pietra grande del bracciale pensando che potrebbe aiutarmi, questo si illumina e dice: «Ciao Felix, di' la tua password». Il brutto e' che io non capisco questi simboli. Cerco di farmi venire in testa dei ricordi utili quando ho un flash: Mi ritorna in mente che Chan mi aveva insegnato a leggere i geroglifici in un nostro viaggio in Egitto, e mi aveva spiegato che per comprenderli bisognava leggerli a specchio. Subito ho un'illuminazione, vado a cercare un CD dei nostri. Dopo aver smontato praticamente tutta casa ne trovo uno, quello di ROCKSTAR. Lo posiziono davanti al libro. «Ok questo, sembra salvare, e quest'altro bracciale...ok forse ho capito» decifro l'enigma, si' sono proprio come i geroglifici, si leggono a specchio. Tocco di nuovo il bracciale:«Ciao Felix, di' la tua password», avvicino il viso e inizio:«Cerca l'elfa dal tuo stesso bracciale, che solo tu hai il potere di salvare». Subito dopo finito di recitare l'oracolo vengo avvolto da una luce dorata. Vengo telestrasportato in questo posto strano tutto giallo e luminoso.
[Lo preso dalla serie perche' e' letteralmente il piu' affidabile, comunque cosi', con il bracciale, l'arma al polso contro i Munculus, (non mi ricordo come si chiama), ma tutto sui toni del giallo/arancione/rosso e i capelli, piu' o meno come quelli che ha adesso].
Cado dal cielo, cerco di atterrare decentemente ma finisco per andare a sbattere contro un'albero per poi finire faccia a terra, fantastico. Mi rialzo massaggiandomi la nuca e rimango a bocca aperta: e' completamente diverso rispetto a dove ero prima, qui e' tutto colorato, bellissime cascate, uccellini cinguettanti e un bellissimo suono.
Sentendolo mi giro e vedo una piccola capretta bianca con due belle cornine zompettare qua e la' suonando, non so' cosa sia, ma mi piace un sacco la sua musica. Finisco inevitabilmente per vedere il mio riflesso in un laghetto, «oh santo cielo! Che mi e' successo?, niente male pero', certo questa tuta dovrebbe essere un po' meno attillata pero'...» i miei occhi cadono sul mio paio di ali simili a quelle di una libellula, «ma, ho le ali, quindi, in sostanza, sono, sono, come li chiamava papa'?, ah, giusto, sono un elfo!, ma se ho le ali, vuol dire che posso volare!». Faccio un piccolo saltino sbattendo velocemente le ali e fluttuo per qualche secondo per poi ritornare con i piedi per terra. Insoddisfatto ci riprovo, questa volta volo per un po', ma il mio corpo si squilibra troppo e mi ritrovo a finire di nuovo faccia a terra. «Ok, con le ali ancora non me la cavo» mi dico leggermente rassegnato. Vago per un po' in giro finche' non sento un cavallo nitrire. Mi giro cercando la fonte del verso, sposto le piante e vedo un bellissimo...unicorno bianco con la criniera e il corno dorati alato che sembra cercare qualcuno. Mi avvicino con cautela, chissa', magari ha bisogno di un'aiuto. «Ciao» lo saluto amichevole, lui si gira di scatto e indietreggia spaventato, «ehi, no, non avere paura, non ho cattive intenzioni nei tuoi confronti, anzi, ti ho sentito nitrire, e vedendo come muovevi gli occhi e la testa sembra che tu stia cercando qualcuno, se ti va' posso aiutarti» lo tranquillizzo. L'unicorno sembra reagire bene e si inchina a me nitrendo di nuovo, «strano, sembra che tu abbia detto: Onchao, e'il tuo nome?» chiedo. Annuisce, sembra felice e rimane prostrato, «Cosa? Cavalcarti? Va bene, se ti puo' rendere felice» acconsento e salgo in groppa. Onchao spiega le ali e spicca il volo veloce, mi aggrappo leggermente al suo collo per non cadere e comincio a fargli qualche domanda su chi sta cercando: «allora, come si chiama la persona che cerchi?», nitrisce in segno di risposta:«Mia? No, purtroppo non ho mai sentito questo nome», nitrisce un'altra volta: «Chi sono Yuko e Mo?» chiedo curioso.Yuko's pov
«MIAA!» la chiamo per l'ennesima volta, e' sparita nel nulla, non si riesce a trovarla, Mo e' andato di pattuglia con degli altri elfi a cercarla. Ho un brutto presentimento, spero solo di sbagliarmi. I miei pensieri vengono interrotti da uno sbattimento d'ali, mi giro e sono felice di vedere l'ombra di Onchao, cerco con lo sguardo di inviduare Mia, un sorriso mi appare in viso quando vedo qualcuno in sella. L'unicorno scese, e la mia felicita' si trasforma in stupore quando vedo che in sella a lui non c'era Mia, ma un'altro elfo, era biondo, vestito quasi interamente di giallo. Noto che ha un bracciale quasi identico quello di Mia, e' veramente troppo strano. «Tu chi sei?E perche' hai un bracciale identico a quello di Mia, ma sopratutto, cosa ci facevi in sella a Onchao?». Viene travolto da quell'orda di domande che quasi lo spaventano. «Ehm, scusa, ma sono preoccuata per la mia amica, non ti ho neanche lasciato parlare». «Grazie, sei gentile, comunque mi chiamo Felix, e, suppongo che tu sia Yuko, giusto?». Sgrano gli occhi stupita, «come fai, come fai a sapere il mio nome?», «me lo ha detto Onchao, mi ha raccontato molto di te e Mo, sopratutto di Mia, mi e' piaciuto tanto sentire le sue storie» rispose il biondo guardandolo e accarezzandogli il muso. «Raccontato, in che modo?», «Raccontato, semplice», iniziai ad ampliare la mia teoria, e se fosse il fratello di Mia? «Anche tu sai parlare con gli unicorni! Come Mia, come la nostra amica Mia!».contiua...
Finale un po' di merda, perdonatemi, aggiornero' il piu' presto possibile. Ciaoo pookiesss
STAI LEGGENDO
Mia and Me + Stray Kids= ...
FanfictionUnire la mia band preferita a, praticamente la mia infanzia mi e' sembrata su' per giu' una bella idea. C'e' tanto materiale con cui lavorare e aggiornero' il piu' spesso possibile. So' gia' che mi divertiro' a scriverla, almeno cosi' stacco un poch...