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Mi fermo davanti all’ingresso delle stanze del principe, prendendo un respiro profondo.
Una ragazza con occhi di un verde così intenso che potrebbero competere con i prati a primavera non ha bisogno di incoraggiamento per far sapere che è appena arrivata.
Mi lancio un’occhiata nei grandi specchi dell’anticamera e noto, con un sorrisetto, come i miei capelli ramati, selvaggi e indisciplinati, ricadano morbidi sulle spalle.
Ho sempre pensato che fossero un po' fuori controllo, come me.
Ma, ehi, sono il mio marchio di fabbrica.
Non sono mai stata una da vestiti elaborati e gioielli d’oro massiccio.
Indosso abiti pratici, comodi, sempre pronti all’azione – oggi, una casacca color vinaccia, leggermente scollata, con dettagli in pizzo scuro lungo le maniche, giusto per un tocco di eleganza.
Alle orecchie, due piccoli anelli d’argento che tintinnano appena quando cammino.
Insomma, perfetta per far colpo senza sembrare troppo interessata a far colpo.
Scuoto le spalle e mi raddrizzo.
Qualunque cosa mi aspetti dentro quella porta, so che sono pronta.
Se Elian si aspetta una ragazza timida o facilmente impressionabile, allora dovrà abituarsi a una grande delusione.
Mi accolgono nelle stanze private del principe con un silenzio quasi sacrale.
Le pareti alte, le tende scure, i libri ordinati in file perfette… Ogni oggetto è al proprio posto.
È il ritratto vivente dell’ordine e della freddezza, proprio come mi immagino lui.
Elian si trova in fondo alla stanza, circondato da una mezza dozzina di tomi, ognuno aperto su pagine diverse.
Non alza nemmeno lo sguardo quando entro; ma in qualche modo, so che mi ha notata.
《Sei arrivata in orario,》dice, senza nemmeno guardarmi.
《E questa è già una sorpresa.》
《Wow, grazie per la calorosa accoglienza.》
Mi faccio avanti, attraversando il pavimento di pietra che riecheggia sotto i miei stivali.
《Immagino che tu riservi questo tipo di ospitalità solo alle persone speciali.》
Finalmente solleva lo sguardo, e per un attimo, ci fissiamo.
I suoi occhi sono di un grigio così intenso che sembrano scavare a fondo, come se stesse cercando di leggere qualcosa che nemmeno io conosco.
Non che glielo permetterei.
《Vedremo se sei così speciale come pensi,》 mormora, con un’espressione impassibile che quasi mi irrita.
Elian è alto e snello, ma c'è una tensione nei suoi movimenti, come se anche stare fermo fosse uno sforzo controllato.
I capelli scuri sono perfettamente ordinati, nemmeno un ciuffo fuori posto, e il mantello nero che indossa sembra quasi parte della sua ombra.
Insomma, è tutto quello che io non sono.
Mentre lui è il ritratto del controllo, io… be’, mi diverte mettere alla prova ogni regola.
《Bene, immagino che oggi avrai preparato qualcosa di spettacolare,》 dico con un sorriso ironico.
《Mi hai fatto chiamare solo per mostrarmi quanto sei… impressionante?》
Un impercettibile movimento delle labbra – è quasi un sorriso, e quel quasi mi fa venire una voglia incredibile di stuzzicarlo ancora.
《Non sono io a dover dimostrare qualcosa, Aislin,》 replica.
《Sono qui per vedere se hai davvero la stoffa per stare al mio fianco.》
Inarco un sopracciglio, avvicinandomi.
《Perché, hai paura che ti metta in ombra?》
《Tu?》
Ride, ma è un suono breve e freddo.
《Vediamo quanto resisti prima di capirlo da sola.》
Allunga una mano e mormora parole basse, pronunciate con una tale autorità che la stanza sembra farsi più scura, come se fosse avvolta dalla sua stessa aura di mistero.
Un libro si solleva, galleggiando a mezz’aria, mentre le pagine si sfogliano da sole, lentamente.
《Il controllo dell’essenza di un oggetto richiede precisione e concentrazione,》 spiega, senza distogliere lo sguardo dal libro fluttuante.
《Vediamo se puoi fare lo stesso senza che tutto esploda.》
Osservo il libro fluttuante.
Ok, questa è nuova.
Non lascerò che lui lo sappia, ma Elian sa come dare spettacolo.
Mi concentro e mormoro una serie di parole, sentendo l'energia scorrere attraverso di me.
Il libro inizia a tremare, e in un attimo si trasforma in una colomba.
Le piume chiare spiccano nella stanza scura mentre l’uccello si alza in volo, e per un istante mi sento trionfante.
Ma il libro si trasforma subito di nuovo, cadendo a terra con un tonfo.
Maledizione.
《Non male,》commenta Elian con un sorrisetto.
《Ma per rendere davvero permanenti le trasmutazioni serve… pratica. E molta più pazienza di quella che dimostri di avere.》
Lo guardo, sollevando il mento.
《Beh, forse sono solo più interessata ai risultati. Non a impressionare un'aula di corte che sogghigna davanti a ogni piccolo errore.》
Elian si avvicina, riducendo lo spazio tra noi.
《Aislin, se vuoi far parte di questo mondo, impara a non lasciare nulla al caso.》
Mi fisso nei suoi occhi, notando per la prima volta una scintilla che va oltre la freddezza, quasi… interesse?
Ma Elian lo nasconde subito, raddrizzandosi.
《Domani ripeteremo questo incantesimo,》 dice, cambiando tono.
《Voglio che tu riesca a farlo alla perfezione.》
《Che generoso,》replico sarcastica.
《Pensavo di dover fare qualcosa di più creativo per impressionarti.》
《Vedremo se il tuo sarcasmo sarà d’aiuto in una battaglia vera.》
Non posso fare a meno di ridere.
《Se una battaglia non la vinco con la magia, la vinco con l’astuzia.》
Un altro sorriso fugace gli scivola sulle labbra.
《Quello, Aislin, sarà tutto da dimostrare.》
Mentre mi allontano dalle stanze di Elian, una strana sensazione mi attraversa.
Come se quella sfida fosse solo l’inizio, e ogni passo mi avvicinasse a un enigma che lui non è pronto a svelare.
Ma una cosa è certa: lui pensa che non riuscirò a stare al passo.
Beh, forse si ricrederà.
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Wickedly Yours
FantasyImmaginate una giovane maga brillante e testarda, il cui talento è pari solo alla sua propensione a sfidare ogni autorità. Aislin ha sempre trovato facile imparare la magia - e quasi altrettanto facile inimicarsi i suoi insegnanti. Ma quando la sua...