31 Ottobre
L'ultimo giorno di scuola, prima delle vacanze di metà quadrimestre, era arrivato. C'era quasi tutta la scuola presente, sicuramente perché voleva vedere se quell'anno avrebbe ricevuto l'invito alla festa di Namjoon.
A proposito di quest'ultimo, era particolarmente irritato e si era già fumato tre sigarette ed eravamo soltanto alla seconda ora. Lo avevo incontrato nei corridoi quattro volte, diretto sulle scale o nei bagni per fumare alla finestra.
Stavo andando in bagno, per incontrarmi con un'acquirente, avevo bisogno di soldi e non avrei accettato quelli di mio padre per nulla al mondo. Lui era lì e fumava alla finestra, muovendo freneticamente la gamba.
<<Nam?>> lo chiamai, ma lui continuava a fissare un punto indefinito fuori dalla finestra.
Camminai verso di lui, accendendomi una sigaretta e infilando le sigarette nelle tasche anteriori dei jeans. Sembrò riscuotersi dai suoi pensieri e accorgersi di me, spostando lo sguardo ed incontrando i miei occhi.
<<Ciao.>> mormorò distrattamente, passandosi una mano sul viso e lanciando la sigaretta ancora fumante fuori dalla finestra.
<Che hai? È praticamente tutto il giorno che sei assente.>> aggiunsi in modo indifferente. A modo mio cercavo di capire che problemi lo turbassero senza intromettermi troppo, o essere troppo invadente. Ero fatto così.
Namjoon iniziò a camminare per la stanza, controllando che non ci fosse nessuno nei bagni che potesse ascoltare. Socchiusi gli occhi e quasi scoppiai a ridere, vedendolo così impacciato nei movimenti. Continuava a muoversi irrequietamente e a passarsi le mani sul viso.
<<Namjoon, cos'è successo?>> domandai ancora, prendendo un ultimo tiro di fumo e lanciando la sigaretta giù.
<<Onjo mi ha tradito. Questo è successo!>> esclamò, andando avanti ed indietro.
Scoppiai a ridere, reggendomi lo stomaco non riuscendo a smettere. Si erano messi insieme qualche mese prima, ma non era niente di che. Era una relazione campata sul nulla, non poteva neanche definirsi tale.
<<Che cazzo ridi, Yoon? Eh?>> quasi urlò, notando che non riuscissi a contenermi. <<Io sono disperato!>>
<<Ma falla finita!>> risi. <<Non l'amavi neanche.>>
<<Non è questo il punto. Tutti scopriranno che sono un cornuto!>> sussurrò continuando a guardarsi alle spalle.
Probabilmente perché a breve sarebbe arrivato il mio cliente, e lui lo aveva percepito. Tra l'altro Kim Taemin era un tipo alquanto pettegolo.
<<Ma cosa te ne importa? Si sa che Onjo è una puttana.>> scrollai le spalle e mi appoggiai al muro, infilando le mani nelle tasche del giubbotto di jeans.
<<Già.>> sospirò pesantemente, ponendo una mano sul fianco e l'altra nuovamente a strofinarsi il viso. <<Mi sa che mi faccio un permesso, voglio andare a casa.>>
In quell'esatto momento Taemin varcò le porte del bagno, guardandomi con sguardo confuso ma allo stesso tempo disinvolto.
<<Sì, dovresti.>> poggiai una mano sulla spalla di Namjoon e quest'ultimo, quasi sentendosi di troppo, uscì facendo un cenno col capo.
Taemin si avvicinò in silenzio, con i soldi stretti nel pugno della mano destra. Si guardava intorno, era un fifone. Se suo padre, il preside, avesse scoperto che si faceva di cocaina probabilmente lo avrebbe ucciso prima lui di quella roba.
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Why'd you only call me when you're high?
Fanfiction"Sono amanti?" chiese Jungkook bisbigliando e spalancando gli occhi. Taehyung alzò un'angolo delle labbra e fissò gli occhi in quelli del più piccolo. "Peggio, Kook. Peggio." YoongixJimin