Quando il verde incontra l'azzurro

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NB: Tengo a ribadire che questa storia non è mia, ma è la traduzione di questa fan fiction >>> http://w.tt/1I2v759  (spero che il link si apra lol ) e quindi tutti i crediti e quant'altro vanno all'autrice che mi ha gentilmente dato il permesso di tradurre questa OS. Tutto qua, vi auguro buona lettura...ci vediamo nelle note in fondo

"Non posso credere che tu abbia di già una casa tutta tua. Mi sembra ieri il giorno in cui ti ho visto prepararti per il primo giorno di liceo", sussurrò  Anne ed Harry la strinse forte fra le sua braccia.

"Lo so mamma. Ma vivremo a solo un'ora di distanza, verrò a trovarti spesso, va bene?" Harry disse sorridendo ampiamente, tanto da mettere in mostra le sue fossette. Avevano appena finito di sistemare tutte le cose nella sua nuova e piccola casa,  di fronte alla quale Anne aveva piantato delle piccole adorabili rose. Harry amava il fatto che fosse così piccola, lo amava davvero.

"Va bene, ma chiamami ogni giorno, okay?

Harry rise. "Forse non ogni giorno, mamma, ma lo farò spesso. Ho un lavoro ricordi?"

Le labbra di Anne tremarono come se stesse per scoppiare di nuovo a piangere. "Non posso credere a quanto successo abbia avuto il tuo libro. Lo voglio leggere, anzi tornando a casa lo comprerò."

Harry arrossì, l'idea di suo madre che leggeva il suo libro lo imbarazzava un po'. Aveva cominciato a scrivere quando era piccolo e adesso stava vivendo il suo sogno, il suo libro infatti era diventato un bestseller del New York Times.

Harry si rendeva conto che la gran parte dei suoi lettori era costituita da ragazzini ossessionati delle idee di amore, destino e anima gemella. Ma malgrado ciò non poteva biasimarli, dato che lui stesso ne era un po', anzi molto, ossessionato.

"Va bene mamma. Salutami Gemma, okay?"

Anne annuì, sporgendosi in avanti per lasciare un leggero bacio sulla guancia del figlio. "Ti voglio bene. Non avrai problemi a farti degli amici, sei così affascinante".

Le sue parole fecero andare le guance di Harry a fuoco, ma Anne con un sorriso soddisfatto sulle labbra stava già salendo in macchina per tornare a casa, lasciandolo tutto solo nel nuovo piccolo quartiere.

Harry respirò profondamente prima di tornare dentro, fischiettando e ridendo di tanto in tanto. Era un cretino e lo sapeva.

Si era appena seduto per bere un tazza di thè, quando sentì bussare alla porta; sorrise e si alzò, posando la tazza e avviandosi verso la porta d'ingresso.

La aprì, mentre le sue labbra si aprivano in un sorriso alla vista del ragazzo biondo, che lo intrappolò immediatamente in un abbraccio.

"Benvenuto nel quartiere! Io sono Niall, Niall Horan!" disse il ragazzo allegramente. "Non posso credere che due persone, con circa la mia stessa età, si siano trasferite qui lo stesso giorno! Prima c'erano solo persone anziane." Disse arricciando il naso, facendo ridere forte Harry.

"Andiamo a fare una passeggiata, Niall Horan!" Harry disse cantando. Amava di già la personalità frizzante di Niall, che gli dava la certezza di avere scelto il quartiere giusto. S'incamminarono quindi fuori nell'aria primaverile.

"E' una bellissima giornata" Harry disse sorridendo e guardandosi attorno con occhi curiosi. "Giornate come queste dovrebbero essere festeggiate".

Niall sollevò un sopracciglio confuso, vedendo Harry sporgersi in avanti e raccogliere dei fiori, che qualcuno avrebbe potuto tranquillamente scambiare per marijuana.

"Perché vuoi l'erba?" Niall rise, sembrando un tantino sopraffatto dall'allegria di Harry. Niall era divertente, ma Harry aveva qualcosa in più, e lo sapeva anche lui.

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