Capitolo 4

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"La sfacciataggine è come una rosa con le spine: bella da vedere, ma pericolosa da toccare."

Rifocillati e riposati, Cassim decise di andare a fare una visita al porto. Bazzicando tra le bancarelle e pub del porto, Cassim vide davanti a sé un'imponente nave ancorata davanti al molo.

‹‹Per la santa mano di Mida!›› esclamò Cassim, sobbalzando sorpreso. ‹‹Te lo dico io, Iago! Quella è una delle navi più maestose che abbia mai visto!›› col fiato corto, Cassim rimase rapito dalla straordinaria bellezza di quel colosso marino.

Di fronte a lui si trovava una nave imponente, con uno scafo massiccio e solido in legno di cedro pregiato, scintillante sotto la luce del sole. Il castello di prua, maestoso e regale, dominava la struttura, ornato da ampie stanze con finestre dorate e intarsi in alabastro.

Le vele, bianche e luminose, ondeggiavano con grazia al vento, impreziosite da dettagli dorati che scintillavano al sole. Ogni dettaglio della nave esprimeva lusso e opulenza: le ringhiere scolpite con maestria, le polene in oro puro raffiguranti figure mitologiche, e i cannoni enormi disposti lungo i fianchi, pronti a sprigionare la loro potenza.

Sul ponte, i marinai in uniformi blu bordate d'oro si muovevano con efficienza e precisione, incarnando eccellenza e disciplina. L'albero maestro si ergeva maestoso verso il cielo, un segnale di potenza che faceva sembrare piccole tutte le altre navi nel porto.

Cassim, ancora sorpreso, pensò: "Questa non è solo una nave, è un simbolo di potere e ricchezza."

(immaginate la voce del Capitano con quella di Flavio Aquilone, fidatevi, cambia tutto ;p)

Martin Murphy, giovane capitano straordinariamente agile, oscillava con baldanza tra le sartie della nave, esibendo un'aria sicura e spavalda. Il suo aspetto affascinante e intrigante catturava immediatamente l'attenzione. I suoi capelli biondo platino, leggermente ondulati, incorniciavano il volto con naturale eleganza, in armonia con il candore della sua pelle diafana. Sebbene avesse un aspetto angelico proprio come Sarah, nascondeva un carattere forte e sicuro, creando di lui un'immagine singolare.

L'incontro tra Cassim e Martin Murphy avvenne in un clima carico di tensione e ammirazione reciproca. Il giovane capitano continuava a ballare tra le sartie, senz'alcuna paura di cascare, sapendo bene come muoversi, sotto i suoi piedi le profondità del mare. La sua postura trasudava sicurezza, con un pizzico d'arroganza.

L'aria fredda del porto del Nord soffiava forte, facendo danzare i lembi della giacca verde muschio che il capitano indossava

Gli occhi azzurri, profondi e penetranti, avevano il potere di influenzare l'anima di chiunque. Ogni suo sguardo sembrava capace di scovare verità nascoste e segreti oscuri. Quegli occhi magnetici e vigili si posarono su Cassim. Il viso scolpito in un'espressione di arroganza mista a curiosità, osservando l'uomo che gli si avvicinava.

Con la sua figura imponente, il Re dei Ladri, con il suo lungo mantello blu che ondeggiava al vento, l'attillata tuta che evidenziava il petto prorompente, avanzava con passo deciso.

Martin tentò di mantenere la sua compostezza, ma dentro di sé era emozionato. Cassim era per lui un idolo, un mito vivente, il tipo di uomo che Martin aspirava a essere. Tuttavia, non si sarebbe lasciato trasportare troppo da quell'ammirazione. Non poteva perdere l'occasione di mostrare il suo valore di fronte a quell'uomo leggendario.

Tobias e Bridgette lo accompagnarono. Tobias sembrava il più preoccupato dei quattro. Il mare del Nord, freddo e pericoloso, minacciava chiunque osasse avvicinarsi. Tobias sapeva che il giovane capitano aveva un piano per mettere alla prova Cassim, ma questa volta sentiva che il rischio sarebbe stato troppo alto.

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