Mad

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«Mad Krystal McMore non ti permettere di parlare così a tua madre»mi disse
«Iniziamo con il nome completo già alle 8 del mattino?»
«Mad smettila subito, io lo faccio per il tuo bene. Non addossarmi la colpa sai che non sono io ad averne».
Ricomincia, con la solita cantilena 'vestiti meglio', 'siediti a modo' ,'sii più educata', le persone ripetono sempre le stesse cose e dopo troppe volte, esse smettono di avere un significato.
«Certo mamma, come sempre d'altronde. Io vado, a dopo.»
«Comportati bene, io saprò sempre tutto ricordarlo»
«Si, come no. Ciao»
Avanzo in quella scuola impaurita. Non sono più entrata dopo quello. Mi mostro indifferente e cammino a testa alta, ignorando i vari mormorii che risuonavano nel corridoio, chi dice che il carcere mi ha fatto bene, chi mi insultava e chi mi considera solo un mostro. Probabilmente quello che sono, un mostro.
«La signorina McMore si é degnata di presentarsi a lezione, che onore»mi dice Carter con sarcasmo.
«Sa, il carcere era cento volte più divertente delle sue lezioni di merda, ma chi non muore si rivede, no?»
«Non me ne frega niente e si sieda per cortesia»il tono nella sua voce così rassegnato e vuoto mi ricorda per l'ennesima volta la fallita che sono e solo allora mi siedo con riluttanza.
«ps, scusa mi passeresti gli appunti della lezione? Non ho ascoltato niente» a parlare é un ragazzo biondo platino e due occhi grigi come il ghiaccio
«Ti sembra che io abbia ascoltato qualcosa? Perché spoiler no»
«Scusami, non volevo disturbarti. Comunque sai chi é Mad McMore?
É la mia tutor per fisica»
«Piacere Mad»gli dico
«Ah ehm.......Piacere allora! Magari sono scortese ma non mi sembri la tipa che offre il suo aiuto a qualcuno» mi dice mentre squadra i miei capelli castani con le punte azzurre
«Uno: lascia in pace i miei capelli. Due: dopo la prigione se si é ancora a scuola bisogna fare delle attività extra come il tutoraggio e mi sembrava quella meno pallosa» gli rispondo a tono
«Scusami. Veramente. Non volevo giudicarti solo che non mi sembri molto affidabile»
«Informazione assolutamente non richiesta»
«Va bene Principessa»
«Non mi chiamare Principessa, Ciccio»
«E tu non mi chiamare "Ciccio" con quel tono»ribatte lui sibilando
«Io ti chiamo come voglio Ciccio»
«Signorina McMore ci vuole ammaliare con le sue chiacchere o posso iniziare la lezione senza il sottofondo di lei che occide Jack? »mi chiede strafottente. Uccide, una parola che può portare a galla tutto ciò che cerchi di annegare da sempre.
Le parole della psicologa mi rimbombano nella testa, una frase che non mi permette di dormire da notti.
Oddio, vero, sta parlando con me.
'Mad ripigliati'
«Si, può iniziare 'sto schifo»
Si zittisce, lasciandomi uno sguardo di fuoco ma continua lezione.




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