Jack

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Oddio quella ragazza é veramente insopportabile. Non capisco perché mi sembra di averla già vista anche se l'ho appena conosciuta, non so veramente.
Suona la campanella, é già passata un'ora? Non me ne sono accorto, esco dalla classe e mi dirigo verso gli armadietti. Questa scuola nonostante le persone al suo interno é bellissima. Tutto pulito e nuovo, il riscaldamento a pavimento e i laboratori.É uno splendore.
'Jack per favore, renditi presentabile perché devi farti vedere dalla ragazza più bella della scuola'
Scusami ma tu chi cazzo saresti?
'Piacere, Coscienza'
É una rompipalle lasciami in pace e torna dove sei sta questi 18 anni, che dici ce la fai?
Se ne é andata menomale.
Anche se tra tutte le cazzate che ha detto un giusta c'era. Tra cinque minuti devo essere nell'alula di fisica per il tutoraggio, ma sarà veramente brava?
Comunque tempo finito, mi do una sistemata ai capelli e sistema la maglietta bianca.
Va bene. Pronto.
Entro in classe bussando per capire se e già arrivata, a disagio, e mi risistemo ancora una volta i capelli. Quando sono nervoso é una specie di tic.
«Ciccio, entra»mi dice
«Non mi chiamare ciccio»soltanto lei poteva farlo, solo lei. Il respiro si fa pesante e stringo forte le mani in un pugno.
«Va bene, ma calmati, non c'è bisogno di scaldarsi. Ma tu non mi chiamare Principessa»anche se aggiunge a sottovoce«Non merito questo nome»
la guardo con un sorriso enigmatico. Non ho mai creduto nel karma, le cose non tornano quasi mai, la vita é semplicemente ingiusta. Ma qualcosa mi dice che a lei é ritornato tutto indietro.
«D'accordo. Cominciamo»dico ironicamente
Ho capito tutto, fa' davvero miracoli questa ragazza, se non fosse per il suo carattere di merda sarebbe veramente una brava ragazza.
«Il mio lavoro per oggi é finito a domani cicc-Jack»
Se ne va senza aspettare un risposta, ma stop.....si é corretta, cioè si é corretta. Possibile che abbia capito tutto dal mio sguardo?
Esco anche io subito per andare da Kim, la mia migliore amica,
La vedo davanti agli armadietti che si fa piccola nelle spalle.
Le vado incontro.
«Kim....come va?»
«Non ti vergogni di darti vedere a parlare con me?»mi chiede cinica
«Perché dovrei?»so perfettamente il perché di questa domanda.
Dopo la chemio i capelli biondi li sono cresciuti nel solito caschetto ma il suo corpo ne é ancora la prova.
Il corpo e più gracile e magro, il volto più asciutto e il respiro più sottile. Il cancro polmonare non gli ha fatto bene ma i suoi occhi nocciola sono ancora profondi e penetranti, questo fa di lei la solita persona.
«No Kim, no»
«Dovresti »un sorriso amara le attraversa il viso mi arriva come un colpo dritto al cuore
«Sei bellissima comunque»
«Grazie Jack. Di tutto» accena quello che dovrebbe essere un sorriso e se ne và.
Rimango lì. Fermo come un palo a fissare il vuoto. I ricordi che mi fa vedere la testa sono i peggiori. I bip monitor, l'ago della flebo, le ciocche dei suoi capelli rossi sparsi sul cuscino...... Vaffanculo, dovevo essere io invece la morte si é voluta prendere mia madre.

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⏰ Ultimo aggiornamento: 11 hours ago ⏰

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