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Alexander
Avere intorno i delegati delle società e la nostra referente del progetto fu un vero strazio. Non tanto dal punto di vista lavorativo: lavoravo in uno dei maggiori dipartimenti scientifici universitari del paese e sapevo gestire le domande ficcanti e la pressione di essere osservato durante le mie analisi e le mie misurazioni. Ero abile nell'enunciare i processi che impiegavo e i miei metodi, ma la difficoltà maggiore non l'avevo calcolata: mantenere il controllo con Sarah.
Dopo giorni passati a dormire nudi nello stesso letto, tuffarci nel lago, fare l'amore perfino sul tavolo della cucina, ci ritrovammo a decidere di comune accordo di non sfiorarci neanche quando restavamo soli. Tornammo a dormire separati, per evitare imprevisti sconvenienti, e a comportarci come semplici colleghi. Non che temessi di vedermi spuntare Bethany in camera da letto con una torcia puntata contro per stanarmi da sotto le lenzuola di Sarah come una giovane Jessica Fletcher, ma il fatto che tra i delegati ci fosse Aisha complicava le cose.
Non era certo il tipo di donna che accettava un rifiuto. E i messaggi che mi aveva mandato la sera stessa, dopo la cena al ristorante, erano chiari.
Aisha Kumar: ci hanno sistemato in una bellissima suite del The Lodge at Whitefish Lake, se non sei troppo stanco che ne dici di raggiungermi? Pensavo che questa gita nel Montana si sarebbe rivelata una gran rottura di palle, e invece ecco che apparti tu... Offro una coppa di fragole e la possibilità di togliermi la vestaglia di seta appena varcherai la mia porta.
Sì, Aisha era una donna diretta come un caterpillar, con la sua bellezza, la sua posizione lavorativa e la sua ambizione, non era certo una che chiedeva il permesso o girava intorno alle cose.
Avevo risposto di no, declinando nel modo meno offensivo possibile.
Alex: mi tenti, lo sai. Ma domani usciremo sul lago e ci aspetta una lunga giornata lavorativa. Poi, conosci la mia politica, no? Non si mischia il provato con il lavoro.
D'altronde quella era la scusa che avevo usato per troncare con lei una volta ripartito da Portland. Avevo rifiutato la sua offerta e le avevo detto che, anche se mi piaceva molto, una relazione a distanza con una donna che lavorava nel mio stesso ambito, su progetti che potevano entrare in competizione, non era quello che cercavo.
Aisha: ah, sì? Dovresti ripetertelo quando guardi la tua giovanissima collega, allora. O starle molto lontano quando c'è Bethany nei paraggi.
Alex: non so di cosa tu stia parlando.
Aisha: del modo in cui te la mangi con gli occhi, Alexander, e del modo in cui l'hai difesa a quel tavolo, davanti a tutti. Se prima avevo un sospetto, dopo il tuo rifiuto ho una certezza. Buonanotte, biologo dagli occhi neri. Dormi bene.
Quindi, avevo ribadito a Sarah che dovevamo essere prudenti. Limitare sguardi e contatti fisici e qualsiasi gesto che tradisse quanto eravamo intimi. E in effetti ce la cavammo abbastanza bene, dividendo il lavoro e restando separati con metà dei delegati che seguivano lei e metà che seguivano me, nei nostri rispettivi compiti.
La seconda sera, una volta rientrati al cottage, ci dirigemmo nelle nostre stanze, ma quando mi stesi sul letto, con tutti i muscoli indolenziti per l'escursione della mattina, fisai le travi chiare del soffitto, contando le scanalature del legno, e non riuscii più a trattenermi.
Sbloccai il cellulare e aprii la nostra chat, sentendomi un po' ridicolo perché escludevo che Aisha avesse riempito il cottage di telecamere nascoste, quindi avrei semplicemente potuto attraversare il corridoio e andare a parlarle di persona.
Ma desistetti, per la certezza che non sarei più uscito dalla sua stanza fino alla mattina dopo, se avessi posato gli occhi su di lei.
Digitai il messaggio.
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WILD HEARTS
RomanceLei è la sorellina del migliore amico di lui. Ha 12 anni meno di lui. E non dovrebbe neanche guardarla. Ma anche se il loro è un amore impossibile e proibito, si rincorrono e si appartengono da sempre, fino a quando si ritrovano a dover vivere e la...