Giochi di cuore

2.

Ryan pov's

4 anni prima

Oggi è il 13 Maggio ed è la giornata più importante della mia vita...non solo sto partecipando alla finale dei campionati studenteschi ma debutterò, proprio in questo giorno, come capitano della squadra della mia scuola, ovvero i Frostbite Falcons. 

Siamo alla fine del primo tempo e siamo sotto di tre reti e la tensione si fa sentire all'interno dello spogliatoio; mi tengo la testa tra le mani e penso a come poter superare la difesa dei nostri avversari, sono i primi in graduatoria e devo ammettere che sono bravi in quello che fanno, hanno un solo problema....giocano sporco, non fanno altro che ridicolizzarci davanti all'intero palazzetto e abbiamo già evitato quattro risse ma non so per quando io e gli altri possiamo tenere duro. 

Mi agito sulla panca e non posso fare a meno di pensare a Luna...anche per lei oggi è un giorno molto importante, rappresenterà la Lawrence Academy alle finali di pattinaggio artistico e purtroppo non potrò essere lì a supportarla...o questo è quello che lei crede, non lo sa ma le ho mentito dicendole che la partita finirà proprio quando lei entrerà in pista quindi per me sarebbe impossibile andare da lei.

In teoria questo è quello che le ho scritto stamattina...in pratica? beh la partita finirà mezz'ora prima e quindi avrò tutto il tempo per farmi una doccia e farmi portare dai miei genitori al palazzetto dove si tiene il campionato di pattinaggio, non vedo l'ora di farle questa sorpresa; al pensiero di lei che sorride quando mi vede una sensazione strana mi cresce alla bocca dello stomaco ma non ci faccio molto caso, sarà sicuramente l'agitazione di essere tre reti sotto a farmi questo effetto, scrollo la testa e non ci penso in quanto tra pochi secondi inizierà il secondo tempo e io e gli altri dobbiamo metterci tutto l'impegno possibile per poter vincere.

A un certo punto sento una botta sul casco e alzo lo sguardo per vedere Brian, ovvero il mio migliore amico, che mi rivolge un sorriso strafottente.

"Pronto a battere gli stronzi, Capitano?" ridacchia il mio amico prendendomi in giro in quanto sappia molto bene quanta pressione mi abbia messo diventare il capitano della squadra durante la finale.

"Pronto" gli rivolgo un sorrisetto e mi alzo dalla panca, mi rimetto i guanti e prendo in mano la stecca, poi mi avvicino ai miei compagni e insieme creiamo un cerco mettendo, in mezzo ad esso, le nostre stecche, ci guardiamo negli occhi e urliamo in coro:

"Il nostro ghiaccio, le nostre regole! Forza Falcons" dopo di che ridiamo animatamente, sono contento che dopo questa pausa il morale della squadra si sia rialzato e adesso, tutti noi, siamo pronti a fare il culo a quegli stronzi degli Steel Wolves.

Ci prepariamo per tornare in pista ma la mia attenzione è catturata dal telefono che fuoriesce dalla tasca della felpa, il mio pensiero va subito a Luna, vorrei tanto scriverle ma non voglio disturbarla e poi tra poco devo tornare alla partita quindi sarebbe inutile mandarle un messaggio per poi non poterci parlare. Scrollo le spalle ed esco in fretta dallo spogliatoio e mi dirigo in pista posto pronto per vincere questa partita con la mia squadra.

Mi metto al centro pista, davanti a me c'è lo stronzo del capitano dei Wolves, distolgo lo sguardo e mi impongo di rimane concentrato per prende per primo il disco e iniziare lo schema d'attacco che, io e gli altri, ci siamo studiati durante questa breve pausa.

Il fischio dell'arbitro mi richiama all'attenzione e, come sperato, sono io a prendere il dischetto, supero velocemente il capitano della squadra avversaria e passo il disco dietro di me, precisamente  a Brian, mettendo in atto così il nostro primo schema; io e un mio compagno corriamo verso la metà campo degli avversari pronti a fare punto, Brian passa a me il disco che io passo prontamente a Brian e quest'ultimo segna un bellissimo punto, corriamo tutti ad esultare e ci prepariamo a fare almeno altri due tiri come questo.