Are we too young for this?

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12 anni prima
Einar's pov
Presi le ultime cose che erano rimaste in camera mia e corsi di nuovo fino al piano di sopra chiudendo la porta della camera dei miei genitori e nascondendomi nell'armadio.

Mi strinsi le ginocchia al petto cercando di regolare i respiri e calmare il battito del mio cuore che era talmente veloce da fare male.
Chiusi gli occhi mentre ogni respiro che facevo mi provocava un dolore lancinante ai polmoni.
Trovai quasi ironico il fatto che una cosa così necessaria come respirare fosse diventata improvvisamente estremamente dolorosa, quasi da sembrarmi mortale.

Appoggiai la testa alla parete dietro di me continuando a respirare a fondo, senza però avere risultati concreti.
La luce che entrava dalle fessure dell'anta illuminava, per quel poco che poteva, il mio volto rigato dalle lacrime salate.
Le urla provenienti dal piano continuavano incessantemente da ore, accompagnate da piatti e bicchieri che, dopo un lancio da un lato all'altro della stanza, si spaccavano in mille pezzi sul pavimento.

La mia testa iniziava a pulsare dolorosamente e il mio corpo iniziava a tremare come quando si sta in mezzo alla neve senza essersi coperti adeguatamente.
Mi ripetevo che dovevo essere forte, che i bambini forti non piangono, non hanno paura.
I bambini forti sanno cosa fare, non hanno bisogno di niente e di nessuno.
Più mi ripetevo queste parole, più pensavo come un bambino potesse essere forte per i suoi fratelli, per evitare che qualcuno facesse a loro quello che avevano fatto a lui.
Pensai al fatto che, da quello che avevo visto durante i miei pochi anni di vita, i bambini di solito corrono, saltano, giocano o semplicemente leggono un libro, perché noi non potevamo?
Cosa avevamo fatto per meritarci questo?

Cosa avevo fatto per non ricevere l'amore e la libertà che di solito hanno i bambini?

A risvegliarmi dai miei pensieri fu un peso sulla spalla. Mi girai a guardare e vidi una chioma bionda scossa dai singhiozzi che riempivano ormai tutto l'armadio.
Guardai Sun con le lacrime agli occhi, consapevole del fatto che in quel momento ero totalmente impotente.
Avevo fatto due rampe di scale pur di salvare i miei fratelli, eppure mi sembrava di essere inutile comunque.

Spostai la mia mano sulla sua testa cercando di calmarla e spostai il mio sguardo verso le due coperte che coprivano i corpi di Celeste e Luke che ormai erano tra le braccia di Morfeo.
Avevo sperato per tanto tempo che loro non dovessero vivere quello che avevo vissuto io, che la loro vita fosse più semplice, più spensierata:
Che la loro vita fosse diversa da quella che eravamo costretti a vivere.

La testa continuava a pulsare, e il tremolio del mio corpo si fece sempre più intenso.
Avrei dovuto prendere le pastiglie, ma l'idea che un qualsiasi rumore potesse portare l'attenzione dei mostri verso di noi, quindi verso i miei fratelli.
Non avrei permesso a nessuno di fare del male ai miei fratelli.

Ad un certo punto le urla cessarono lasciando spazio alle sirene della polizia, e la paura iniziò a farsi strada verso di me.

Non siamo troppi piccoli per questo?
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Ciao a tutti mie piccole rose, come state?
Sono tornata dopo una lunga attesa e vi chiedo scusa, però cercherò di essere abbastanza costante.
Questo è il prologo e, come avrete notato, c'è un personaggio che nei presta volto non c'era.
Chi è Sun? Dov'è finita? Cosa stava succedendo?
Io vi auguro una buona serata e una buona lettura. Un bacio grande~Lilly🫶🏻

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 01 ⏰

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