Jack

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Mi guardo intorno nella piccola stanza che nonna mi ha preparato. Le pareti sono coperte di vecchie fotografie e quadri che raccontano storie di un tempo passato. È strano essere qui a Portland, lontano dalla mia vita di sempre, ma forse è proprio quello di cui ho bisogno. Un perodo di pausa da tutto. Il mese scorso ho finalmente finito il college dimedicina e mi sono preso una pausa prima di andare a lavorare al New Hospital come pediatra. Anche se sono arrivato solo ieri sera, sento già l'aria diversa. C'è qualcosa in questa città, nel modo in cui si muove, nel ritmo lento e costante delle persone che incontro per strada. Mia nonna è stata incredibilmente accogliente, e il suo appartamento ha un calore che mi fa sentire a casa.

<<Jack, vieni a fare colazione!>>

La voce di mia nonna mi raggiunge dalla cucina, interrompendo i miei pensieri. Mi alzo dal letto e mi dirigo verso l'odore invitante di caffè e pancake.

<<Buongiorno, nonna>>

Dico entrando in cucina. Lei mi sorride, con quel sorriso che ha sempre avuto il potere di farmi sentire al sicuro.

<<Buongiorno, caro. Spero che tu abbia dormito bene>>

Risponde mentre mi porge un piatto di pancake fumanti.

<<Sì, grazie. È stato un viaggio lungo, ma sono contento di essere qui>>

Dico, sedendomi al tavolo.

<<Hai qualche piano per oggi?>>

<<Pensavo di farti fare un giro del quartiere. C'è un piccolo bar qui vicino che penso ti piacerà. È gestito da una coppia adorabile e spesso hanno musica dal vivo la sera.>>

Annuisco, interessato. Pur avendo avuto problemi di udito fin da piccolo, la musica mi ha sempre affascinato.

<<Sembra perfetto. Mi piacerebbe conoscere meglio la zona.>>

Dopo colazione, ci prepariamo per uscire. Savannah ha un fascino tutto suo, con le sue strade alberate e i negozi caratteristici. Mia nonna mi guida attraverso il quartiere, raccontandomi storie di quando era giovane e di come la città è cambiata nel corso degli anni. Arriviamo al bar di cui mi aveva parlato, un piccolo locale accogliente con un'insegna che dice "Mack's Place". Entriamo e siamo accolti dal suono di una chitarra che suona in sottofondo. Il bar è pieno di gente che chiacchiera e ride, creando un'atmosfera vivace e calorosa.

<<Jack, questo è Mack il proprietario del bar>>

Dice mia nonna, presentandomi a un uomo robusto con un sorriso caloroso.

<<Mack, questo è mio nipote, Jack. È venuto a stare con me per un po'.>>

<<Piacere di conoscerti, Jack>>

Dice Mack stringendomi la mano.

<<Benvenuto a Portland. Spero che ti piacerà qui.>>

<<Sono sicuro di si>>

Rispondo con un leggere ma sincero sorriso. Questo posto emana calore e affetto.

<<Grazie per l'accoglienza.>>

Mentre parliamo, noto che Mack guarda con curiosità il mio apparecchio acustico.

<<So che potrebbe essere un po' personale come domanda ma a cosa ti serve l'apparecchio?>>

Chiede, indicando l'apparecchio acustico che porto.

<<Diciamo che ho l'udito molto poco sviluppato>>

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