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Mia madre arriverà da un momento all'altro a svegliarmi ,quindi è meglio che mi alzo .

" tesoro dove vai ??" dice una voce familiare , troppo familiare. Louis, il mio fidanzato. Aspetta un attimo. Lui non dovrebbe essere qua. "Cazzo, non dovresti essere qui!"gli urlo. Lui cade dal letto. "Tesoro posso entrare?" Santo Cielo mia madre. "Aspetta un attimo" mi giro verso Louis che dormiva per terra. "Alzati Louis!" il ragazzo apre i suoi occhi azzurri e si alza di scatto e sbatte il mignolo sul comodino. "Spigolo di merda" Louis si mette a saltellare per la stanza. "Vai nell' armadio!" Lui con il broncio entra nel armadio a fatica, prendendo i suoi jeans e la sua maglia. "Mi dispiace tesoro, ero troppo stanco e non ce l ho fatta a svegliarmi" .prima di chiudere l' armadio gli stampo un bacio sulla fronte. "Fa lo stesso, basta che non fai rumore." Lui annuisce e si rannicchia nell'armadio. "Ivy posso entrare?" "Certo" dico ansiosa. Mia madre entra con in mano dei vestiti piegati. "Dove devi mettere quei vestiti?" ti prego non nel armadio, ti prego non nel armadio, "Nel armadio" Perché la mia vita è così complicata? "Non puoi!" mi metto tra l'armadio e mia madre. Lei mi guarda di sbieco. "perché?" non mi veniva nessuna idea in mente. "C'è il mio regalo di compleanno?" "no, cioè... si"

Sul viso di mia madre comparì un sorriso. "Ah ok. Allora ti lascio questa roba sul letto." Mentre si avvicina al letto si accorge degli anfibi di Louis che si era dimenticato vicino al letto. Li prende in mano e li guarda. "Cosa sono questi?" Ivy pensa, pensa. "Fanno parte del tuo regalo di compleanno" "Ma sono troppo grandi. Io porto 34 non 42" "Li cambierò" lei li riappoggia per terra e si dirige verso la porta. "Muoviti devi andare a scuola" sento che lei stava scendendo le scale quindi chiudo la porta e apro l'anta dell' armadio e Louis cade sopra di me. E mi fa cadere per terra e tutti e due ci mettiamo a ridere. Mi vesto, con una maglietta corta bianca e dei pantaloni a vita alta blu e delle converse bianche. prima che Louis apre la finestra e scenda dall'albero mi stampa un bacio sulle labbra e mi saluta " a domani sera cucciola". Louis va al college e io vado al primo anno però di un college differente, quindi non ci vediamo molto durante il giorno tranne di notte, che dorme nel mio stesso letto , stiamo insieme da quando mi sono trasferita a Miami e non lo mai detto a mia madre.

Vado in bagno per mettermi apposto i miei capelli che sembrano un nido di rondini, e incontro mia madre che si sta truccando per andare a lavoro. "Ivy ti sta aspettando Niall fuori dalla porta per andare a scuola" cercavo di pettinare i capelli, ma con pochi risultati, mi stanco e lancio la spazzola nel lavandino. "Aspetterà" riprendo la spazzola e piano piano riesco a domare la mia matassa di capelli castano chiaro. Mi sistemo il piercing che ho sul labbro inferiore e mi metto un filo di eye-liner.

Prendo lo zaino che è sul divano ed esco dalla porta trovandomi davanti Niall.

"Ciao bella cugina" mi abbraccia e mi dice " Oh Gesù, Giuseppe e Lady Gaga che pantaloni stupendi " faccio una giravolta su me stessa per fargli vedere meglio jeans. " me li ha regalati Louis "

" ah ok belli "

" c'è qualcosa che non va ??"

" non mi piace quel tipo , però ha un bel sedere" ci guardiamo tutti e due e ci mettiamo a ridere . Saliamo in macchina e lui inizia a guidare.

Niall mi accompagna ogni mattina a scuola da buon cugino. Non ho ancora preso la patente, e poi odio quelle carrette di metallo.

Mentre andiamo a scuola parliamo delle ultime mode, e dei ragazzi che piacciono a Niall. Lui è gay e per fortuna nessuno l' ha mai preso in giro anche perché se no li avrei picchiati. I suoi genitori l' hanno capito quando ha fatto coming out il secondo anno di liceo.

Voltiamo l'angolo scendiamo il suv nero e ci troviamo davanti al nostro college. È un grande edificio diviso in tanti piani. Entrò dal cancello e mi sento come se fossi a casa. Io e Niall ci salutiamo, perché io sono al primo anno di studio, invece lui è al quarto. "Ci vediamo dopo cugino" ci abbracciamo e lui se ne va verso la sua aula. Ci sono dei grandi edifici vicini al college e sono dei appartamenti per i studenti , io preferisco dormire a casa , mi sento più sicura vicino alla mia famiglia , vicino a Niall, ma fra due anni Niall non potrà più accompagnarmi a scuola in macchina e io non ho nessuna intenzione di imparare a usare una di quelle scatole a quattro ruote . Mi accorgo che sono già le 9 ed io ho lezione alle 9:10 , non voglio fare tardi , faccio biologia. credo che mi bocceranno in questa materia ,la prossima volta la salto e vado al centro commerciale. Entro in aula e mi siedo sulla prima sedia che trovo. Oggi dobbiamo vivisezionare una rana, cosa che mi fa altamente schifo. Quando il professore Young, un vecchietto che cammina con un bastone,ci distribuisce le rane io mi avvicino a lui "Scusi professore, potrei non vivisezionare una rana? "

"Ok"

Dopo pochi minuti arriva con un'altra rana in mano e me la appoggia sul tavolo "Viviseziona questo !"

" Ma è una rana !!" sbotto infastidita

" Non è una rana signorina Ross , è un rospo "

" Per me è la stessa cosa !!"

" Ma non lo è !" urla lui infastidito

" Bene oggi lo viviseziono ma vedrà che troverò una legge o qualcos'altro per non farlo "

Prendo il rospo/rana e raccolgo il bisturi che era caduto. La guardo per mezzora , tutti hanno finito e mi fissano, non voglio vivisezionarla , non capisco a cosa mi servirà in futuro . forse un giorno potrei perdermi nel bosco ma apposto di uccidere un piccolo rospo/rana morirei di fame.

Sto sudando , ho paura , mi accorgo che il professore Young mi fissa , mi avvicino piano piano al rospo . prima di incidere la pancia della rana/rospo faccio una preghiera voglio che almeno il rospo vada in paradiso. Alzo il bisturi e per la prima volta sono veramente felice di farmi assordare dal rumore della campanella . "continuiamo domani e alla fine della lezione metto un voto " urla il prof. Young mentre mi guarda male .

Prendo le mie cose ed esco velocemente. Penserò domani a come farmi vivisezionare la rana/rospo da qualcuno.

Guardo l'orario delle mie materie e vedo che ho matematica , la mia materia preferita , con la mi professoressa preferita , la professoressa Tod . Entro nell'aula tutta contenta , e mi accorgo con orrore che la prof non c'è . Mi siedo nel mio solito posto davanti alla cattedra e spero che è in ritardo. Ad un certo punto entra un ragazzo giovane e si mette davanti alla lavagna. Io mi alzo e mi avvicino , devo ammettere che il ragazzo è molto bello ma io sono fidanzata. Indossa una camicia bianca con sopra un gilet grigio e dei pantaloni dello stesso colore , però questo abbigliamento lo invecchia molto. Si gira verso di me e mi accorgo che ha dei bellissimi occhi marroni .

" Sai per caso dove è la professoressa Tod ?"

" Di solito mi dovete dare del lei , ma farò un'eccezione per te " dice ridendo

" Scusa non capisco "

" La professoressa Tod ha dovuto cambiare città per motivi familiari "

" E chi sarà il suo sostituto/a ?? " il ragazzo mi fissa per un po' e dopo si mette a ridere di gusto. Non capisco che cavolo sta succedendo e odio quando le persone mi ridono in faccia .

" Non so tu chi sia , ma non mi faccio ridere in faccia da un nuovo alunno " urlo innervosita. Il ragazzo smette di ridere e mi porge la mano .

" Sono Liam James Payne , il nuovo professore di matematica "

Ora mi metto io a ridere , mi asciugo le lacrime e Liam continua a parlare .

" Lo so sono un po' giovane ma ho saltato tanti anni di studi e mi sono laureato presto "

Ora so che non sta scherzando.

" Scusi , non sapevo che è il nuovo professore "

" Dammi del tu "

"Ok, Liam " sorrido per un po' e lui mi guarda.

" Forse è meglio che ti siedi..." Ah vero, non sa il mio nome.

" Sono Ivy Ross "

" Oh Ivy , ho sentito parlare bene di te dalla signora Tod"

"Modestamente " faccio un piccolo inchino e vado a sedermi . Lui intanto sghignazza sotto i baffi.

" Domani incominceremo la vera e propria lezione " parla alla classe " E spero che Ivy mi aiuterà a tenervi a bada " tutti si girano verso di me a guardarmi, e io gli mando una occhiata che dice <fatevi i cazzi vostri!!!>

Dopo mezzora suona la campanella , ed esco .

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