Sono per terra da quasi due ore ormai. Appoggio un piede, poi l'altro. Mi tiro su appoggiandomi al bidone. Zoppico. Cammino come se fossi ubriaca. Non mi reggo in piedi. Cammino strusciandomi contro le pareti e i cancelli delle case. Ho gli occhi socchiusi. Mi copro la fronte con il cappuccio della felpa e le guance con i capelli. Arrivo a casa ormai distrutta, completamente, letteralmente. Vado in bagno salendo le scale a gattoni, mi bruciano le ginocchia e le mani. Mi guardo allo specchio. Mi avevano sfasciata. Ho il viso pallido coperto di lividi, tagli e polvere che infettano le mie ferite facendole bruciare. Solo ora mi accorgo di non riuscire a muovere il polso sinistro. Fa malissimo. Credo me lo abbiano rotto. Animali. Gli animali si azzufano tra loro per dimostrare di essere i piú forti, gli animali si uccidono per dimostrare di avere le capacità di un capo. Mi sdraio nella vasca da bagno vuota, cosí, con i vestiti. Rimango li, a pensare. Chiusi gli occhi. Sono in un prato, é bellissimo, è pieno di fiori e alberi da frutto, grandi pergolati sopra la mia testa, edere adornano le panchine. Anche la gente é bellissima, si veste come negli anni '70. Le case sono tutte colorate con colori a pastello. E che bei negozi.
Laggiú c'é un negozio di bambole di porcellana, che bello. Entro. Le bambole sono stupende, perfette, bellissime. Guardo tutto il negozio ogni centimetro. Laggiú però noto uno scaffale, non c'erà prima. É vuoto. No aspetta. Là, nell'angolo c'é una bambola. É brutta, sporca, malridotta. É scheggita e piena di crepe, é l'unica bambola che non sorride. Anzi, sta piandendo una lacrima scende dal suo occhio destro e cade sul pavimente. Eccone un'altra, ed un'altra. Hanno formato una scritta.
"Tu sei come questa bambola, ciò che rovina questo mondo perfetto, l'unico diffetto dell'umanità". Mi sveglio di colpo. Inizio a piangere. Continuo a pensare "io sono sabgliata, sono il difetto. Se non ci fossi sarebbe tutto piú bello. Perché proprio io. Perché.
Ora so perché mi hanno piacchiato. Volevano che tutto fosse perfetto. Ma con me non é possibile. Io sono quel piccolo buco nella tela del pittore. Quel piccolo difetto che rovina un capolavoro. Sono sbagliata. Ma perché proprio io, perché su sette miliardi di persone devo essere io, darei qualsiasi cosa per essere qualcun altro, chiunque altro, chiunque non abbia avuto la sfortuna di essere me.