4. SANGUE DI GAZZELLA

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Indosso una felpona, copriti stupida. Continuavo a rimproverarmi, insultandomi da sola. Smettila, sei patetica, ancora non riesci a capire perché la gente ti evita. Ingenua, svegliati, non ti sai comportare, sei una bambina. Diventa una troia porca puttana! Cosí nessuno ti dirà piú nulla, diventeresti popolare e figa non é questo che vuoi?
No, non é questo, vorrei solo essere rispettata come loro rispettano se stessi. Non hai ancora capito, bamboccia, loro non si rispettano. Rovinano se stessi e sfigurano gli altri perché non rispettano loro stessi, si disprezzano. Ancora non l'hai capito, tutti quei ragazzi che fanno sbavare le ragazze non accettano loro stessi. Magari si tagliano addirittura. Perché non provi? No, non posso, é sbagliato, credo. Se non lo fai non puoi saperlo. Prendo il coltellino svizzero, l'unica cosa rimasta di mio padre. É un coltellino multiuso. Guardo i diversi coltelli. Ce n'è uno, in basso, assomiglia moltissimo a una lametta. Scelgo quello. Mi tiro su la felpa scoprendo il mio esile braccio livido. La appoggio vicino al polso. Ora pensa a tutti quei ragazzi, ti hanno picchiato perché non vali niente, sei inutile, se ti tagli non importerebbe a nessuno. Pigia quella cazzo di lametta! Chiudo gli occhi, penso alla mia vita, alla mia inutile vita, inutile come me, d'altronde. Una lacrima mi scende lungo la guancia e cade sulla lametta. Premo e sposto la lametta verso destra. Fa male, malissimo, eppure mi piace, mi piace un sacco. Ecco un altro taglio e un altro. Faccio tagli profondissimi circa mezzo centimetro. Servirono due metri di benda e due giorni per fermare il sangue.
Ho provato a tagliarmi anche sulle cosce, ho osato di piú, ho fatto tagli profondi circa un centimetro. Non so neanche io come abbia fatto. La rabbia e la tristezza mi hanno stremato.
Mi fermo, sono in un bagno di sangue letteralmente. Il sangue non si ferma inizio a sentirmi debole. La gazzella aveva talmente tanta paura della tigre che per non farsi prendere si è mangiata da sola.

Ero in una specie di estasi. Avevo persino allucinazioni sentivo una melodia faceva tipo NIIINOOO NANNANIIIINOANNINNO
Devo amnetere che era proprio brutta.

Mirisvegliai in una stanza bianca, in un letto bianco con una camicia bianca. Avevo dei fili attaccati al bracci, e i fili erano attacati a un saccheto in cima a un palo. C'era una televisione che non funzionava. Trasmetteva tante linee colorate che facevano su e giú. Anche l'audio era rotto faceva tipo TIC TIC TIC...
Avevo i capelli umidicci e la testa mi faceva malissimo. Sentii una voce.
Voce : ha battuto la testa molto violentemente quando ha cercato di alzarsi dalla vasca. Temiamo che abbia perso la memoria. Tralaltro tutti i litri di sangue che ha perso non migliorano la sua condizione.
A ma che ca**o sta dicendo quello che idiota.
Aspetta un attimo ma... CHI SONO IO!!!!!!!

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 21, 2017 ⏰

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