Il telefono squilla e sobbalzo inaspettatamente e leggo sul display del mio iphone 4 "Martin". In realta' non ho esattamente comprato un iphone ma era di un nostro cliente, aveva il display completamente distrutto e il sistema operativo danneggiato; per gioco chiesi a Ress di darmelo per smontarlo e pian piano mi accorsi che non era completamente da gettare via. Mi procurai il materiale e lo rimisi a nuovo! Ero cosi' contenta! Martin non poteva crederci! Chi e' Martin? Il mio ragazzo. Stiamo insieme da 7 mesi, e' un bel ragazzo, alto piu' di me, biondo e con occhi scuri. Lavora nell'azienda del padre, se non sbaglio agraria. Ci siamo conosciuti un anno fa circa, facevo la commessa in un Burgher King ed e' li che lo conobbi. Ormai era un cliente abituale e prendeva menu' grandi ogni giorno finche' non arrivo' quello in cui mi chiese di mangiare un panino con lui. Insomma, una storia fra insalata e cotolette. Gli voglio bene. Sul serio. Semplicemente non so se lo amo veramente. - Matt!- esclamo con voce allegra -Tesoro stai lavorando? Passo a prenderti quando finisci?- dice con tono dolce e tranquillo, e' campione in questo. -Martin stasera non so a che ora chiudo, non voglio farti tardare troppo- in realta' ho solo bisogno di un po di pace; -Ti passo a prendere alle 21.00, ti amo- non faccio in tempo a rispondergli che chiude la linea, ma mi sento sollevata a non aver risposto a quel -ti amo- ;avrei dovuto dirgli qualcosa di falso e non lo merita! E' la persona piu' presente nella mia vita, la piu disponibile! Gli voglio veramente bene! E il pensiero di lasciarlo mi spaventa e i sensi di colpa mi trafiggono il petto. Forse dovrei iniziare ad amarlo. O forse smettere di provarci. Sono quasi le nove e Cesare deve ancora tornare. Stamane doveva andare in tribunale per le ultime pratiche del divorzio e ancora non si e' fatto vivo. Ormai l'officina sta per chiudere, ma non voglio farlo se lui non c'e'! -Al diavolo!- La voce di Ress mi lacera i timpani, corro verso di lui e lo trovo sepolto in un mare di lacrime. -Capo! Chi dobbiamo atterrare? Il giudice o l'avvocato?- cerco di sollevare il suo morale oramai a terra. Ma che dico?! Nelle viscere della Terra! Il suolo e' troppo in superfice! -Claudia!- ribatte duro; ci avrei giurato! - Novita'?- -Si!- -Spara!- - Vuole mille euro piu' l'affidamento di Carl ed Anna!- Bingo! Ho scoperto il nome del figlio fantasma ma soprattutto che questo fantasma ha una sorella! -Chiede gli alimenti, e vuole che io venda l'officina se non trovo il denaro sufficiente, abbiamo litigato dinanzi al giudice- la situazione e' da schifo, ma troveremo una soluzione! -Ress, capo mio, troveremo una soluzione...vedrai che...- non mi da il tempo di finire la frase che chiude l'officina lasciandomi sola in quel buco nero fatto di cavi. Sta male, veramente male. Questa sera e' stata la prima volta che si e' aperto con me, e apprezzo la sua fiducia, ma vorrei che uscisse da questa selva oscura che lo intrappola. So che puo' farcela! E io lo aiutero'.