Me & Him

Capitolo 2

Ho sempre odiato la sveglia, soprattutto quando era impostata alle 6:50 del mattino. Non è che adorassi proprio il fatto di svegliarmi presto, ma se era inevitabile cercavo di svegliarmi con l'umore più positivo che potevo. Dopo essermi alzata, andai a fare colazione con le donnuts, ovvero le ciambelle ricoperte da glassa, e dopo essermi lavata e truccata rimasi 5 minuti a fissare la cabina armadio, pensando a cosa mi sarei dovuta mettere. Alla fine scelsi una maglietta con sopra un gilet di jeans, un paio di jeans blu attilatissimi e le dr. Martens sotto. Scesi all'ingresso, presi lo zaino dell'Eastpack e con il mio Woorlich cominciai ad incamminarmi verso la scuola. Mentre passeggiavo tra le strade innevate di Boston, inciampo su un sasso che non avevo notato, e cado in avanti. Chiudo gli occhi per la forte paura, ma quando li riapro, non mi ritrovo a terra, bensì nelle braccia di un ragazzo molto carino.
Io: ehm, grazie mille, scusa sono un po sbadata
Lui: non ti preoccupare, anche io sono un po imbranato quando cammino
Io: ah allora vabene. Pensavo di essere l'unica che pensa ad altro quando cammina
Era talmente bello quel ragazzo che quasi non riuscivo a smettere di fissarlo.
Lui: sai... Non ti ho mai visto qui a Boston, sei nuova di qui?
Io: si, mi sono appena trasferita dall'Italia per il lavoro di mia madre
Lui: che coincidenza, anche io sono italiano!
Il mio cuore a quel punto esplose dalla gioia, non solo stavo parlando con un ragazzo a dir poco perfetto, ma aveva addirittura delle cose in comune con me.
Lui: sai... in quindici anni di vita non ho mai visto una ragazza così attraente e bella come te. Ed è raro che lo dica ad una ragazza, di solito non fanno alcuno effetto su di me, mentre, quando ti ho vista, dentro di me si è accesa una specie di scintilla. Non so come spiegartelo, ma è successo questo
A quel punto, non osavo immaginare di che colore fosse la mia faccia, ma quelle parole mi avevano toccato il fondo del cuore.