Capitolo 3

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Mentre aspettavo Riccardo decisi di ascoltare un po di musica del mio idolo: Mattia Briga. Ero seduta sul muretto, quando qualcuno da dietro mi oscurò la vista. Riconobbi subito quelle mani e quel profumo di Hugo Boss.
Lui: Chi sono?
Io: Ehm... il ragazzo più bono del mondo?
Lui: Sbagliato, il più imperfetto
Io: Non credo proprio Riccardo...
Mi alzo, e ci incamminiamo verso casa, ridendo e scherzando sui nostri compagni di classe. Arrivati davanti alla villetta, decido di passare per le scale esterne, in modo da passare inosservata da mamma, che vedendomi con un ragazzo così carino, avrebbe sicuramente cominciato a farmi mille domande su di lui e su come ci eravamo conosciuti. Entrati in camera mia, cominciammo a studiare, ma sembrava quasi impossibile concentrarsi, visto che Riccardo continuava a fare battute sciocche su ogni cosa che leggeva.
Dopo un po, lui cominciò a guardarmi...
Io: Che c'è?
Lui: Nulla
Io: Perché mi guardi così?
Lui: Perché sento di provare qualcosa per te...
Io: Beh allora siamo in due
Lui: Ti amo
A quel punto non resistetti e...
Io: Anche io Riccardo
A quel punto mi prese e mi baciò, le mie labbra incontrarono le sue, la mia lingua si intrecciò con la sua, danzando in perfetta armonia. Mi prende e mi stringe a se, mi butta sul letto e sento che preme per togliermi la maglietta, così alzo le braccia e me la sfila; continuando a baciarci io gli tolgo la maglietta e alla fine rimaniamo in intimo abbracciati più stretti che mai, come se ci stessimo per lasciare. Avrei voluto che quel momento fosse durato per sempre, che il suo calore non mi avesse lasciato mai. Tra baci e abbracci si fecero le 19:00, così Riccardo se ne andò, lasciandomi con un ultimo bacio.
Lui: A domani amor de mi via
Io: A domani vita

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