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Felix cercò di distogliere lo sguardo, ma ogni tanto i suoi occhi tornavano sul ragazzo col cardigan rosso. Non sapeva bene perché fosse così affascinato, ma c’era qualcosa in lui che non riusciva a ignorare.

Mentre la fila avanzava lentamente, il biondino tirò fuori il telefono dalla tasca e si mise a parlare. Felix non poteva fare a meno di origliare, anche se cercava di non farsi notare.

"Ma dove sei finito?" disse il ragazzo, con una voce calma ma leggermente divertita. "Sì lo so scusami, ma tanto la fila è chilometrica no?  Sono ancora in orario"

Felix si trovò a sorridere involontariamente. "Starà parlando con un amico," pensò. La voce del ragazzo era calda e tranquilla, con un tono rilassato che rendeva piacevole ascoltarlo, anche senza sapere a chi si stesse rivolgendo.

"Sì, esatto, sono quasi davanti alla cassa. Ti aspetto fuori," continuò il biondino, aggiungendo una risata breve e leggera, come se l’amico dall’altra parte della linea avesse detto qualcosa di buffo.

Felix non capiva perché fosse così interessato a quella conversazione. Scosse la testa, cercando di scacciare quei pensieri. "Ma che ti prende, Felix?" si rimproverò mentalmente.

"Cos'hai da sorridere così?" chiese Jisung, notando l’espressione di Felix.

"Niente!" rispose Felix, cercando di sembrare disinvolto. "Stavo solo pensando a quanto sia lunga questa fila."

Jisung lo guardò con sospetto, ma non disse nulla, lasciandolo al suo evidente imbarazzo. Felix, nel frattempo, continuava a cercare di non fissare troppo il ragazzo, anche se ogni tanto il cardigan rosso tornava a catturare la sua attenzione.

Felix cercava ancora di evitare di fissare troppo il ragazzo, ma il suo sguardo continuava a tornare lì, come attratto da una calamita invisibile. Tuttavia, il suo interesse fu interrotto quando un’altra figura si fece strada nella fila.

Un ragazzo, alto e ben proporzionato, si avvicinò con passo rilassato. Doveva essere almeno della stessa altezza del biondino, forse leggermente più basso. Aveva occhi scuri e profondi, che sembravano scrutare con attenzione ogni cosa intorno a lui. I suoi capelli castano chiaro erano leggermente spettinati, ma in un modo che sembrava intenzionale, come se avesse passato giusto una mano tra i capelli prima di uscire di casa.

Il suo stile era casual, ma curato. Indossava una giacca di jeans con una leggera usura sulle spalle, abbinata a una maglietta bianca con una stampa discreta sul petto. Portava dei pantaloni cargo beige, che si infilavano perfettamente in un paio di sneakers bianche immacolate. Portava uno zaino nero essenziale, gettato su una spalla con noncuranza.

Si fermò accanto al ragazzo col cardigan rosso, dandogli una pacca leggera sulla spalla. "Ehi, scusa per il ritardo," disse con un tono basso e tranquillo, che trasmetteva confidenza.

Il biondino si voltò verso di lui, accogliendolo con un sorriso amichevole. "Non preoccuparti, sei arrivato giusto in tempo," rispose, indicando la cassa ormai vicina.

Felix, però, non rimase impassibile. Appena vide il nuovo arrivato, gli occhi gli si spalancarono e, dopo un attimo di silenzio, iniziò a ridere. Una risata improvvisa, spontanea, quasi isterica. Cercava di coprirsi la bocca per non attirare troppo l’attenzione, ma non riusciva a fermarsi.

Jisung si voltò verso di lui, confuso e vagamente allarmato. "Felix, ma che ti prende? Perché stai ridendo così?"

Felix si piegò leggermente in avanti, cercando di riprendersi, ma ogni volta che guardava il ragazzo accanto al biondino scoppiava di nuovo a ridere. Alla fine si appoggiò al bancone accanto per reggersi, scuotendo la testa come se non potesse credere a ciò che stava vedendo.

"Felix!" insistette Jisung, ora visibilmente preoccupato. "Che diavolo ti succede? Sembri impazzito!"

Felix si raddrizzò lentamente, asciugandosi una lacrima dall’angolo dell’occhio. "Scusa, scusa," disse, cercando di ricomporsi. Poi si voltò verso Jisung, con un sorriso che tradiva tutta la sua incredulità. "Non ci crederai mai. Ma… il tuo stra figo è proprio lì."

Flashback - Pochi minuti prima

La macchina scorreva lenta nel traffico. Felix, al volante, tamburellava le dita sul volante seguendo il ritmo di una canzone pop alla radio. Accanto a lui, Jisung scrollava il telefono con un sorriso stampato in faccia, chiaramente soddisfatto di qualcosa.

"Felix, guarda qua!" esclamò improvvisamente Jisung, girando lo schermo del telefono verso di lui.

"Sto guidando, Jisung. Non posso guardare," rispose Felix senza distogliere lo sguardo dalla strada.

"Allora ascolta," insistette Jisung, agitando il telefono con impazienza. "Ho bisogno di conferme! Questo è il ragazzo con cui sto parlando... OSSERVA CON CHE DIVINITÀ STO CHATTANDO!"

Felix sbuffò, ma al primo semaforo rosso diede un’occhiata rapida allo schermo. C’era una foto di un ragazzo dai capelli castano chiaro, quasi biondo leggermente spettinati, con occhi profondi e un sorriso sicuro. L’immagine trasmetteva un’aura di disinvoltura e fascino, tanto che Felix alzò un sopracciglio.

Fine Flashback

Jisung spalancò gli occhi. "Cosa? Dove?"

Felix indicò con un gesto impercettibile il ragazzo accanto al biondino, godendosi la reazione sorpresa dell’amico. Poi si mise a braccia conserte, osservando la scena con un misto di divertimento e incredulità. Il mondo, decisamente, era più piccolo di quanto sembrasse.

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HO AGGIORNATO PERCHÈ HO NOTATI DEI COMMENTI DA PARTE DI QUALCUNO (mi ero dimenticata di aggiornare🥰) enniente ciao

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 11, 2024 ⏰

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