Volevo essere da qualsiasi altra parte in quel momento.
Era dura per me essere lì, ad ascoltare quelle parole che scossavano mille ricordi in me, e faceva male, molto male.
Non mi aspettavo che questo giorno arrivasse così presto, insomma, Bridget aveva appena compiuto 19 anni meno di tre mesi fà.
Ma come mi hanno sempre detto, il cancro non perdona.
Luke, Calum e Michael erano vicino a me, anche per loro non era facile rimanete seduti su queste sedie senza lasciar trasparire nessun'emozione.
Ma non era facile. Non lo era per niente.
Quando una signora con i capelli rossi cotonati finì di parlare, Luke mi guardó, dandomi una pacca sulla spalla, "tocca a te amico, vai".
Dopo aver udito le sue parole mi alzai dalla piccola sediola nera, dirigendomi poi verso quell'altarino, dove vi era un piccolo microfono.
Diedi un lieve colpetto su di esso, accertandomi che, quando avrei parlato, si sentisse la mia voce.
"Okay, ci siamo" feci un profondo respiro, ed iniziai.
"Premetto che non vorrei essere qui, avrei preferito di gran lunga continuare a piangere nella mia camera piuttosto che far uscire il "vero me" davanti a degli sconosciuti, senza offesa eh.
Sin da piccolo, mi hanno sempre insegnato a non affezionarmi troppo alle persone, dovevo dipendere da me senza farmi mettere i piedi in testa da nessuno.
Poi ti ho conosciuta piccola e, quegli insegnamenti, sono andati letteralmente a puttane.
Mi ero ripromesso che mi sarei messo sotto a scrivere un discorso per te, solo il giorno in cui ti avrei messo un anello al dito.
Invece guardami, sono qui al tuo funerale, con un cazzo di post-it giallo in mano, dove probabilmente ci ho lasciato il cuore." la corazza che mi costruii prima di venire qui si sciolse, dando vita a tante, piccole lacrime salate.
"Non é facile per me, Bridget, lo sai.
Non é affatto facile pensare che, ora tu non ci sei più.Non ti potró più abbracciare o baciare.
Non potró neanche più farti innervosire. Ricordo ancora com'erano intensi i nostri litigi quando eri nervosa... io incominciavo ad urlare parole scollegate che ti facevano perdere la pazienza, così iniziavi a darmi pugnetti sulla spalla con le tue manine piccole.
A quel punto io iniziavo a ridere, eri così buffa con le guance tutte rosse.
Ridevi anche tu dopo, e ti scusavi subito, per poi ricominciare a ridere, insieme a me, come una malata.Ora non posso ridere, mi dispiace, ma non ne ho le forze.
L'unica cosa che riesco a fare, oggi, é guardare la tua bara.
Ovviamente é chiusa, ma tu puoi sentirmi, io lo so che puoi sentirmi.Non mi interessa affatto se Gesù ti desideri lì su, io ho fottutamente bisogno di te più di lui.
Ho bisogno del tuo affetto e della tua premurosità nei miei confronti.
Ho bisogno dei tuoi capelli biondi, che mi ritrovavo sempre in bocca quando mi svegliavo e, te ne sarei stato veramente grato se ogni tanto li spuntassi un tantino.
Ho bisogno dei tuoi occhioni azzurri che mi guardavano ogni volta come se fossi la cosa più bella che abbiano mai visto.
Ma tu e i tuoi occhi non sanno che io, ero bello solo perché ero sempre e comunque accanto a te.
Potevo anche avere mille ragazze ai miei piedi per vari motivi:
per i miei miei bicipiti, per i miei capelli tirati su dalle mie bandane colorate o semplicemente perché mi accontentavo di ragazze facili.Ma sinceramente, non mi importava molto, perché avevo te al mio fianco Bridget.
Non ho mai avuto una relazione seria fin quando non sei arrivata tu. Hai scombussolato ogni mio piano ed ogni ragazza che mi veniva dietro, inchinandosi ad ogni mio passo.
Il punto é che, io non ho bisogno di altre ragazze per dimenticare.
Non voglio svegliarmi la mattina con la consapevolezza di non averti stretta per tutta la notte.
Non voglio andare al cinema senza di te, che compri sempre la porzione large di pop corn.
Io non voglio andare al parco senza avere la tua mano stretta nella mia.
Non voglio suonare la batteria se non ci sei tu ad acclamarmi, spostandomi ogni volta qualche ciocca dei miei capelli ribelli.
Non voglio vivere senza di te, Bridget.
Non voglio vivere un futuro senza di te" tante altre lacrime si impossessarono del mio viso, ripensando a tutti quei bei momenti trascorsi insieme.
Rivolsi un ultimo sguardo alla bara dove lei giaceva, inerme.
"Ma sono qui perché voglio solo ricordarti che io, piccola,ti ameró per sempre, ovunque tu sia.
Tuo, Ash"
-spazio autrice-
Zaaayuum guyss♡
Premetto che questa é la mia prima storia "one shot", ma volevo un pó sperimentare.. quindi ho deciso di realizzarne una
Okay era un pó triste, diciamo che oggi non é il mio giorno migliore, peró mi piaceva l'idea di un'Ashton che scrive il discorso per il funerale della sua ragazza.
Spero vivamente che vi sia piaciuta.
Passate a leggere la mia storia su Calum "Demons || Calum Hood"
Eeee
Grazie ancora per aver letto la storia
(Amatemi perché ve l'ho anche dedicataa)♡-Giulss
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Wherever You Are ➵ a.i {one shot}
Short Story« Il punto é che, io non ho bisogno di altre ragazze per dimenticare. Non voglio svegliarmi la mattina con la consapevolezza di non averti stretta per tutta la notte. Non voglio andare al cinema senza di te, che compri sempre la porzione large di po...