Il gioco dei bambini

Capitolo 5

Entrai in casa, aprì piano la porta e litigata con mia madre tra 3...2...1...
«Mi spieghi dove diavolo sei stata?!» disse lei. Come previsto.
«Ero passata...da Tony» risposi. Tony è il mio vicino di casa, siamo coetanei, ci conosciamo da quando eravamo piccoli.
«Torna un altra volta a quest'ora e giuro che non la passerai liscia» urlò
«Va bene» dissi in tutta tranquillità mentre salivo le scale per dirigermi in camera. Sentí mia madre mormorare qualcosa. Feci spallucce ed entrai in camera buttandomi sul letto, guardai il cellulare. 12 chiamate perse da Emma. Misi una mano alla bocca e la richiamai subito.
«Lucy devi spiegarmi tutto, dove sei stata, perché sei stata via finora e cos'è successo» disse di fretta.
«È una storia lunga...ti racconterò domani a scuola...»
«No Lucy. Smettila di sparare cazzate. Ora spieghi, sono tornata indietro quando l'hai chiesto ma ora spiega.»
«Non sto sparando cazzate, è una storia lunga e complicata, non sono arrivata nemmeno io ad una conclusione, giuro che domani ti racconterò tutto»
«E va bene» sbuffò «Ma voglio sapere ogni minimo dettaglio» continuò.
«Va bene, a domani»
«A domani...»
Mi buttai sul letto e mi addormentai.
Di nuovo quell'incubo, ci avevo fatto l'abitudine, mi svegliai e cambiai posizione, sentì il cellulare vibrare. Guardai l'ora, erano le 2:37 del mattino.
«Dio chi sarà a quest'ora?» dissi tra me e me.
Forse era qualche mio compagno ubriaco, cercai di riaddormentarmi ma la curiosità ebbe la meglio, presi il cellulare, era un numero che non avevo salvato, il messaggio diceva "Ci si vede, stesso posto, stessa ora".
Decidi di rispondere.

Ehm chi sei?
Thomas, ricordi?
Come...fai ad avere il mio numero?
Ho i miei giri, tornerai?
Si...credo di si
Perfetto
Aspetta posso sapere chi ti ha dato il mio numero?
No, non faccio la spia. Lucy ti conosco meglio di quanto tu sappia ora vado.

Non risposi. Ero terrorizzata, chi gli aveva dato il mio numero?
Da quanto mi conosce?
Tutto questo iniziava a terrorizzarmi.