Capitolo 1.

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Amber's P.o.v

Questo è il mio primo anno alla Dalton, la scuola superiore di Seattle.
È abbastanza lontana da casa mia, quindi ormai vivo praticamente nei dormitori della scuola, condividendo la stanza con Clary, una ragazza simpatica, anche se all'apparenza può sembrare un po' "strana".
Comunque, anche se sono lontana dai miei, loro volevano lo stesso il meglio per me, e per loro questo era il meglio.
Diciamo che volevano realizzare in me ció che loro non erano riusciti a essere.
Una vita perfetta, con un diploma e una laurea in una prestigiosa università, e un lavoro stabile.
Sono passate soltanto due settimane dall'inizio dell'anno scolastico, eppure noi studenti siamo già stanchi.
E finalmente è arrivato il fine settimana. Quindi, come tutti i venerdì, vado a dormire da Emily, una mia amica delle medie. Lei non ha voluto venire in questa scuola, anche perché i suoi non se lo potevano permettere.
Il lato positivo è che abita a Seattle, quindi posso raggiungere casa sua anche a piedi. Dista soltanto qualche isolato.
Preparo la mia roba, saluto Clary, ed esco da quel maledetto dormitorio.
Mi incammino, guardando in basso, pensando.
Quando giro la curva peró incontro un ragazzo, un uomo anzi, visto che avrà 25 anni o più.
"Dove credi di andare?" mi domanda lui.
"A casa di una mia amica, e tu chi cazzo sei?" oso dire, in tono aggressivo.
Non sono una che si fa mettere i piedi in testa.
"Tu chiamami Daddy." risponde lui.
"Oh, ora si che capisco tutto." penso io, ma non voglio provocarlo, quindi non lo dico ad alta voce.
Mi afferra il braccio e mi sposta nel bordo strada.
Lo seguo fino a una casa.
"Manda un messaggio alla tua amica, e dille che non vai più da lei." mi ordina lui.
Ma chi si crede di essere? Appare nella strada e mi dice di non andare dalla mia amica. Provo a stare al gioco.
"E giusto per chiarire, io sono il tuo Daddy e tu la mia Babygirl".
Non ho la minima idea di cosa significhi.
Non lo conosco nemmeno.
Ma decido di dargli retta. E provare a lascarmi andare, scoprire cosa vuole e assecondarlo.
Alla fine, cosa può succedere di male?
Faccio qualcosa con lui, poi la mattina mi sveglio, e torno ai dormitori, facendo finta che non sia successo nulla.
"E in cosa consisterebbe tutto ciò?" chiedo in tono provocante.
"Oh, vedo che qua non ti tiri indietro. Bene. D'ora in poi faremo certe cose, durante i quali tu mi chiamerai Daddy. Non puoi tirarti indietro ormai. E mai potrai. Verrai da me ogni volta che voglio. E farai ciò che voglio. Ah e, dimenticavo, se non ubbidisci, ci sono delle punizioni. Iniziamo stasera?".
A queste parole rimango stupita.
E forse un po' imbarazzata.
Non sono vergine, sia chiaro, e neanche la solita santarellina, ma cazzo, lui è molto piu grande di me, e neanche lo conosco.
Ma ormai non ho intenzione di tirarmi indietro, quindi accetto.

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Spazio alle autrici.

Ciao a tutte, questa è la nostra prima fanfiction, quindi, prima di correggerci, dateci il tempo di prendere la mano.
Mi scuso in anticipo per tutti gli errori che farò, ma pian piano miglioro, tranquille.
Se vi piace mettete una stellina🌟.
I prossimi capitoli saranno più lunghi, lo prometto.

"Tu chiamami Daddy" || H. S. ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora