Capitolo 3

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"Come fai a conoscerlo?"
"Amico, tutta la scuola ne parla. Strano che un ragazzino viziato come lui frequenti questo posto".
Un ghigno uscì dalla bocca di Niall.
"Come mai si é trasferito qui?"
"Suo padre ha un progetto per la città e quindi ha bisogno di seguirlo personalmente."
"Quante informazioni, Horan"
Entrambi scoppiammo in una risata fragorosa e lentamente ci incamminammo verso l'aula di fisica, verso la prima lezione dell'anno.
~
"Non ho capito nulla di ciò che ha detto"
"Niall, era solo la presentazione del programma dell'anno..."
"Lo so".
"Resterei a parlare della tua stupidità tutto il giorno, ma ho un'altra lezione e penso tu debba vederti con Nick e mia sorella".
"Daccordo, Styles. Ci vediamo alla quarta? "
"Si, a dopo".
Mi incamminai goffamente senza una meta ben precisa, dato che ero in anticipo di circa 15 minuti. Mentre vagavo per i corridoi una fame improvvisa mi colpì e per mia fortuna c'era un distributore nelle vicinanze. A passo svelto lo raggiunsi, feci per inserire una monetina, ma una mano si sovrappose alla mia, anch'essa intenta a cercare di inserire una moneta. Non ero il solo ad essere affamato in quel momento.
"S-scusa" fu tutto ciò che riuscì a mormorare, senza voltarmi per guardare la figura dietro la mia, dato il rossore del mio viso. "Non preoccuparti"-una voce maschile acuta, ma nervosa giunse alle mie orecchie. "Prego" mi spostai indicando il distributore. Allora mi decisi a guardare il ragazzo.
Era bassino, magro ma non troppo, con gli occhi azzurri, che mi ritrovai a fissare, anche se di profilo.
Mi bloccai un attimo dallo scrutarlo per pensare.
"É quel Tomlinson" fu l'unica cosa che la vocina nella mia testa riuscì a suggerirmi, unica ma fondamentale. Osservai il ragazzo, che ora sapevo essere il nuovo arrivato, compiere i gesti meccanici per acquistare una barretta dietetica, quelle che di dietetico hanno solo il nome e la confezione, al massimo. "Harry Styles" dissi dopo quelli che sembravano minuti interminabili. Allungando una mano che rimase sospesa a mezz'aria fin quando l'altro rispose con un secco "Non è giornata, scusa".
Una traccia di delusione comparve sul mio viso, ma cercai di non darlo a vedere. A quel punto rimisi in tasca la mano che era ancora li, in attesa di poter incontrare quella del ragazzo dagli occhi più belli e pericolosi che avessi mai visto.
Avevo ancora 8 minuti a disposizione e camminavo a mani vuote, ma la fame era scomparsa, come la delusione, ora sostituita da una nuova emozione: la rabbia.
"Ma chi si crede di essere" borbottai a voce bassissima.
Mentre camminavo continuavo a pensare all'incontro avvenuto poco prima. Quel ragazzo non aveva nessuna scusa che lo giustificasse, anche se nervoso, arrabbiato, stanco, avrebbe dovuto porgermi quella cazzo di mano e dirmi il suo cazzo di nome. Si chiama educazione questa, non è una scelta.
"Così ricco, così viziato, ma un grande maleducato"-suggerì la vocina ed aveva ragione.
Diedi un'occhiata all'orologio e mi accorsi di essere in ritardo, così mi affrettai a raggiungere l'aula, non molto lontana da dove mi trovavo.
"Styles, desidera anche un Caffè, per caso?"
L'irritante voce della professoressa di francese ha risuonò nella grande aula, dove la lezione era già iniziata da quasi 5 minuti. Chiusi la porta con un gesto teatrale e mi accomodai al mio posto.
"Oggi la lezione, la prima di questo nuovo anno, sarà focalizzata sull'amore e tutte le frasi per esprimerlo nella meravigliosa lingua che é il francese"
Vidi Taylor, nel bianco accanto, spostarsi sempre più verso di me, provocandomi di nuovo quella fastidiosa sensazione.
Dopo un'ora trascorsa tra "Je t'aime" e frasi romantiche che che mi venivano ripetute nell'orecchio dalla mia vicina di banco, innegabilmente brava, decisi di trascorrere le altre due ore prima di pranzo in biblioteca. Impiegai più del previsto per raggiungerla, e ciò dimostra la frequenza con cui la visitassi, ma appena arrivato notai quanto fosse grande e ricca di scaffali. Camminavo per gli scaffali alla ricerca di un libro e ne trovai uno che parlava di famiglie ricche e importanti contemporanee. Una sorta di rivista di gossip di milionari. La scelsi solo perché non amavo leggere romanzi o cose del genere. Mi sedetti ad un tavolo deserto in un angolo remoto della biblioteca e mi immersi nelle non troppo numerose pagine della rivista. Dopo aver letto di tutti i membri di una decina di famiglie, arrivai al capitolo "Tomlinson". Girai la pagina frenetico e fui accolto da una foto di una famiglia apparentemente felice e perfetta. Ispezionai i volti dei, wow...7 membri, fino a scorgere un molto recente Louis in uno smoking nero, posare fiero accanto a suo padre. "Che uomo imponente" pensai guardando il signor Tomlinson troneggiare al fianco della sua bellissima signora, delle sue 4 figlie e del suo unico figlio, nonché il maggiore.
Saltai le pagine prima di Louis, l'unico di cui mi interessasse sapere qualcosa. Mi importava sapere qualcosa su di lui?
Rimasi a fissare la foto in alto alla pagina per il doppio del tempo che impiegai per leggere le informazioni. Un ragazzo spensierato e di classe in piedi di fianco al suo cavallo. Una tenuta da fantino che gli donava un'aria da campione, che poi effettivamente era, appresi successivamente.
"Louis William Tomlinson, nato il 24 Dicembre 1991 da Johannah Darling e Mark Tomlinson.
Campione multipremiato di equitazione, figlio maggiore della famiglia più ricca d'Inghilterra..."
Aveva degli hobby piuttosto noiosi, notai, cose da ricchi.
Ma a me importava sapere cose più importanti, della sua vita privata o che comunque lo riguardassero personalmente.
La mia richiesta venne subito esaudita:un intero capitolo dedicato alla sua relazione con una certa "Eleanor Jane Calder", anch'essa figlia di una famiglia molto ricca. Sembravano felici insieme, ma si sa che questo genere di relazioni non nascondono un amore poi così profondo. Proseguii nella mia lettura su Louis, ma poco dopo venni interrotto da una mano che si posò sul tavolo e da una fredda voce che "Indaghi su di me?". Il sangue mi si gelò nelle vene. "Io...Ecco. ..stavo..leggendo..Ho trovato questa" feci indicando la rivista ancora tra le mie mani. "Ti consiglio di non farti gli affari miei, Styles. Non ti imteressa nulla che mi riguardi, sono stato chiaro? Lo spero, perché potrebbe mettersi molto male per te". Annuii frettolosamente e Louis sparì tra i corridoi. "Si è ricordato il mio cognome" pensai, ma mi diedi subito dell'idiota ripensando a ciò che aveva detto. Iniziavo a detestare quel ragazzo, ma c'era qualcosa che mi spingeva verso di lui.
Esattamente come quando assaggi un limone: è aspro, contrai la faccia, ti lascia un brutto sapore in bocca, ma tu lo provi ancora, nonostante tu sappia quanto faccia schifo, per esplorarlo ancora, sperando che qualcosa possa cambiare.
Era ormai ora di pranzo e una volta uscito dalla biblioteca mi incamminai verso la mensa per raggiungere Niall e gli altri.
"Ciao ragazzi" mi accomodai su una sedia di plastica attorno al nostro tavolo. Un saluto di risposta giunse in coro da mia sorella, il suo fidanzato Nick, Niall e Liam. Il clima era ancora un po' teso dalla partenza di Zayn a Londra, ma cercavamo di apparire normali.
"Il nostro ricciolino ha iniziato ad indagare su Tomlinson ed è stato beccato da lui stesso"
"Niall..?" Non feci in tempo a terminare la frase
"...che lo ha anche minacciato"
Le bocche dei presenti si spalancarono in delle grosse "o", e Gemma attaccò per prima
"Harry, non immischiarti in questa faccenda e sta lontano da quel ragazzo. É bipolare e con molte, troppe conoscenze, potrebbe distruggere te e la tua famiglia, compresa me. "
Le parole di mia sorella mi colpirono molto, ma non furono sufficienti per allontanarmi dal confuso e malato universo chiamato Louis Tomlinson.
Inutile dire che trascorsi l'intera nottata su Internet, cercando qualsiasi cosa su Louis. Venni a conoscenza di molte cose interessanti, come il sospetto di una relazione con il suo miglore amico anni prima, (mai confermata, però) e altre assolutamente Inutili, come l'elenco degli animali domestici posseduti sin dall'infanzia.
Una marea di pagine virtuali, fiumi di parole, ma nulla era sufficiente a soddisfare la mia sete di curiosità. Abbandonai la mia ricerca alle 4 del mattino, consapevole del fatto che dopo 3 ore avrei dovuto essere pronto per andare a scuola.
Il risveglio quella mattina fu abbastanza traumatico, ma riuscii comunque ad arrivare puntuale alla colazione di famiglia, giù per le scale.
Gemma non faceva mai colazione con noi, ma stranamente quella mattina era seduta attorno al tavolo insieme ai miei genitori.
"Gemma ci ha detto che hai conosciuto Louis Tomlinson..."
Iniziò mia madre, con tono sorpreso e falsamente dolce.
"Com'é? É simpatico?"
Non esitai minimamente a rispondere:
"No, affatto. É un ragazzino viziato e maleducato. Un tipo da evitare, praticamente". Conclusi, fiero del tono sicuro che avevo utilizzato.
"Allora perché ti interessa così tanto sapere su di lui?"
Mio padre spostò lo sguardo dal giornale che stava leggendo, mentre mi pose quella semplice domanda, che mi mandò in panico.
"Curiosità" fu tutto ciò che uscì dalla mia bocca.
"Se ti interessa così tanto sapere cose su di lui, parlargli, prova a fare amicizia".
Le madri credono sempre che tutto possa risolversi con un sorriso e qualche frase fatta, ma non è sempre vero, non con Louis Tomlinson.
"Deve stargli lontano, mamma. É un ragazzo terrible e insopportabile e..."
Mio padre imterruppe Gemma, intenta ad elencare tutti gli innumerevoli difetti del sinorino in questione, con un gesto della mano, quasi volesse cacciar via le sue parole come si fa con gli insetti.
"Devi diventargli amico, Harry"
La voce roca di mio padre interruppe i miei pensieri.
"So quello che dico".




#spazioautrice
Allora, bentrovati.
Questo capitolo è molto importante, perché sarà quello che darà inizio a delle ripercussioni sul futuro.
Vi ricordo che i coniugi Harry e Louis osserveranno il passato sempre da quella finestra temporale e all'esterno, ovvero alla festa d'anniversario, il tempo si é fermato.
Per ulteriori chiarimenti, su twitter sono @NiallMyAnchor02
A presto,
Claudia xx

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 27, 2015 ⏰

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