La storia di Ghali

Capitolo 1~ una vita difficile

Ogni mattina Ghali si alza presto, si veste e fa il suo letto.
Fa raramente la colazione.
Quando c'è qualcosa da mangiare mangia. Se no, non mangia.
Quando si è vestita, ha fatto il suo letto e, forse, fatto la colazione, saluta i genitori e Joy, il suo cane, e va a scuola.
La scuola è molto lontana.
Ghali non ha una macchina.
Nè una bicicletta.
Nè un cavallo, ma, anche se ce l'avesse,non saprebbe cavalcarlo.
Non ci sono autobus.
Allora va a piedi.
Deve attraversare città.
Sentieri.
Strade.
Ci mette un ora e mezza per arrivare a scuola.
Fa fatica.
Molte volte ha pensato che non ce l' avrebbe fatta.
Per ora ha sempre stretto i denti ed è arrivata a scuola.
Molti la prendono in giro.
Tutti quelli che possono.
Molti sono nella sua stessa situazione.
Ghali vive in Africa.
Ma i suoi genitori e lei sono cinesi.
Erano andati in Africa per una semplice vacanza.
Poi sono stati due mesi. Tre. Quattro. Cinque.
Poi però, delle "persone importanti" (come dice il padre di Ghali alla figlia) hanno offerto un lavoro al padre di Ghali e hanno deciso di restare lì, in Africa.
Senza rendersene conto ogni giorno sono diventati sempre più poveri.
Suo padre ha perso il lavoro.
Non hanno abbastanza soldi per tornare in Cina.
Allora Ghali fa la scuola in Africa.
A Ghali piace la scuola.
Da grande vorrebbe fare la veterinaria, per curare il suo amico a quattro zampe, Joy.
Sta molto attenta a scuola, fino al suono dell' ultima campanella.
Dopo la scuola Ghali ritorna a casa.
Non ha tempo per riposare.
Deve andare al campo a lato della sua casa.
Spera di raccogliere qualche ortaggio.
Oggi ci sono solo due lattughe.
Torna a casa e porta le due lattughe alla mamma.
Mangia un passato di verdura per pranzo.
Fa i compiti.
Accarezza Joy e lo porta a spasso. Quando torna dalla passeggiata lava il cane.
Non fa merenda.
Di sera mangia un po' di insalata,quella raccolta la mattina dopo la scuola.
Si riposa.
Prega.
Prega ogni sera.
Prega che il giorno dopo sia un giorno migliore.